Dell’Oriente, cioè in genere dei paesi posti a E dell’Europa, e quindi soprattutto dei paesi asiatici, ma con estensione più o meno vasta secondo il significato che nei vari tempi è stato attribuito a [...] la sua giurisdizione tutte le Chiese, in virtù d’un principio politico (Costantinopoli, nuova Roma). Le ), fino a oggi interamente cattolici, e gli Armeni di Cilicia, per la durata del loro regno (1198-1375). Attente disposizioni furono date dai papi ...
Leggi Tutto
Nome di tre sovrani di Persia, della dinastia dei Sasanidi. S. I, figlio del fondatore della dinastia Ardashīr, regnò dal 241 al 272 d. C. Combatté ripetutamente contro Roma, e vinse gli imperatori Gordiano [...] della città di Hatra in Mesopotamia, capitale di un piccolo regno cuscinetto tra la Persia e l'Impero romano. A lui i territorî romani sul Tigri, e gli lasciava mano libera in Armenia, dove infatti il re persiano tentò di instaurare lo zoroastrismo. ...
Leggi Tutto
Re dell'Armenia (n. 95 - m. 54 a. C.); portò il suo regno all'apogeo della potenza. Vinse il re di Sofene e ne occupò il territorio; si alleò con Mitridate (del quale sposò la figlia); occupò per lui la [...] la partenza di quest'ultimo T. riprese la Cappadocia, conquistò la Mesopotamia, la Migdonia e l'Osroene, rese tributarî i re d'Iberia, d'Albania e dell'Atropatene e altri minori, e assoggettò infine la Siria. Fondò una splendida capitale da lui detta ...
Leggi Tutto
Re di Armenia-Cilicia (n. 1226 - m. 1270); riuscì a limitare le conseguenze della grande invasione mongola nel territorio del suo regno concludendo un'alleanza offensiva e difensiva col loro capo Bachu [...] e divenendo nel 1244 vassallo del khān Oktai. Grazie a questi vincoli H. poté battere i Turchi; ma poi, sconfitto (1268) e con gran parte dell'Armenia invasa dalle forze di Baibars, sultano d'Egitto, lasciò il potere e si fece monaco. ...
Leggi Tutto
Succeduto (1187) nella signoria al fratello Rupen II, ottenne dall'imperatore Enrico VI la corona reale (1199), fondando il regno della Nuova Armenia o di Cilicia. Organizzò il regno sul modello dei principati [...] franchi d'Oriente, e introdusse la legislazione franca di Antiochia (Assise d'Antiochia), che fece tradurre in armeno. Morì nel 1219. ...
Leggi Tutto
Figlia (n. 1237 - m. 1274) di Boemondo VI e di Isabella o Sibilla di Armenia. In contrasto col nipote Ugo III, re di Cipro, accampò dei diritti sul regno di Gerusalemme, quale discendente di Boemondo II [...] e di Alice. Non potendoli far valere, li vendette a Carlo d'Angiò. ...
Leggi Tutto
VICARIO
Alberto GITTI
Pietro VACCARI
. Antichità romana. - Nell'ordinamento che Diocleziano e poi Costantino diedero all'Impero le provincie vennero molto diminuite di territorio; se ne aumentò il [...] della parte settentrionale dell'Asia Minore e dell'Armenia romana; il vicario dell'Asia (vicarius dioecesis il titolo all'esercizio della carica; la bolla d'oro del 1356 divise il regno in due vicariati corrispondenti alle due grandì divisioni fra ...
Leggi Tutto
PARTIA
Antonio Invernizzi
La P. è una regione storica non vasta ma di grande importanza, che divenne il nucleo originario dello stato degli Arsacidi, e dalla quale i Romani trassero la denominazione [...] gli Arsacidi fondarono un piccolo regno con Nisa per capitale. Con l'avanzata verso Iran, Mesopotamia e Armenia, gli Arsacidi fondarono altre capitali, finché Ctesifonte , 3 (1953); I.M. e M.M. D'jakonov, V.A. Livšic, Parfjanskij arxiv iz drevnej Nisy ...
Leggi Tutto
HURRITI (XVIII, p. 609)
Giorgio Raffaele CASTELLINO
È tuttora questione controversa se i H. siano da tenersi distinti dai Subarei, oppure debbano essere considerati una sola entità storica con loro. [...] I. J. Gelb.
Originarî dei monti dell'Armenia, nelle regioni attorno al lago Van, i fa fede la corrispondenza diplomatica con i Faraoni d'Egitto, Amenophis III e IV, per IX e il 585 a. C.) dal nuovo regno di Urartu.
La lingua hurrita, nota solo da ...
Leggi Tutto
VALENTE imperatore
Alberto Gitti
Imperatore romano d'Oriente dal 364 al 378. Flavio Valente nacque in Pannonia attorno al 328 da Graziano, un oscuro soldato arrivato ai più alti gradi della milizia. [...] d'infrenare, senza però riuscirvi, gli abusi e l'avidità dei funzionarî. Costruì o restaurò opere di pubblica utilità e opere militari lungo le frontiere. Però, e specialmente all'inizio del suo regno invaso e occupato l'Armenia dove V. aveva inviato ...
Leggi Tutto
nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...
messa1
méssa1 s. f. [lat. tardo, eccles., mĭssa (propr., part. pass. femm. di mittĕre «mandare, inviare»), tratto dalla formula di congedo ite, missa est (v.)]. – 1. a. Il più importante rito liturgico della Chiesa cristiana cattolica e ortodossa,...