È un ente autarchico territoriale costituito da una collettività di persone residenti o aventi certi interessi in una limitata parte del territorio statale. Di solito è sorto spontaneamente ed è sempre [...] nelle condizioni di tutti i comuni del regno, che poi si trasformò naturalmente in che caratterizza l'Europa uscita dalle invasioni barbariche, in tempi e in forme diverse, nel Medioevo il nome schiettamente romano di vicanalia o vicanum. Le ...
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PALAZZO
Doro LEVI
Giuseppe SAMONA'
. Il nome del colle sul quale Augusto e i suoi successori si costruirono la loro dimora (v. palatino), dopo essere passato a indicare la dimora stessa, venne a [...] palazzi romani si ispirarono certamente quelli dei primi re barbarici, come quello di Teodorico a Ravenna, di cui si Vouni, in Corolla archaeologica principi her. Sueciae dicata (Acta Inst. Rom. Regni Sueciae, II), 1932, p. 145 segg.; V. Müller, in ...
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Imperatore romano dal 284 al 305. Nacque in Dalmazia, forse in Salona, verso il 243 d. C. e militò giovanissimo nella Gallia, distinguendosi per valore e per attitudini al comando, che sviluppò alla scuola [...] secolo. Ad affrettare lo sfacelo, più numerosi e forti i barbari, in possesso già di migliore organizzazione politica e militare, e romano della Mesopotamia, della cessione di cinque regioni al di là del Tigri, della supremazia romana sul regno d ...
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Nacque in Napoli da più che agiata famiglia borghese il 22 febbraio 1815 e si spense ivi il 3 marzo 1900. Alieno dalla politica, temperato e modesto nella vita privata, dedicò tutta la sua lunga, tranquilla [...] del tempo e col confronto del dritto romano e canonico è dei codici barbarici. Il materiale raccolto per così importante con tante altre fonti da produrre l'eccellente Historia diplomatica Regni Siciliae inde ab anno 1250 ad annum 1266 (1874). ...
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Pare nascesse nel 466; e già nel 481, alla morte del padre Childerico, divenne re di uno dei regni dei Franchi Salî, con centro a Tournai, limitato ad occidente dai dominî del romano Siagrio. E contro [...] , donde una forza intrinseca al regno che mancò totalmente in tutti gli altri stati romano-germanici. La forza di attrazione ), mirava a stabilire una specie di preminenza sui varî stati barbarici. Due spedizioni gote si ebbero nel 509 e nel 510: ...
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GREGORIO II, papa, santo
Paolo Delogu
Nacque a Roma, presumibilmente nell'ultimo quarto del sec. VII, e fu allevato ed educato nel patriarchio lateranense, il complesso di uffici, con annesse scuole [...] sue memorie sacre, in gran parte provenienti dai regnibarbarici dell'Occidente europeo, dove il culto dell'apostolo al papa poteri di governo in Roma e nel Ducato romano, un governo che comunque si esercitava nel rispetto della sovranità ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] folio, con rami a piena pagina, Del regno d’Italia sotto i barbari (1644), che precedeva di una decina di con cui da’ nostri si son coltivate e ne’ più lieti tempi del romano impero e ne’ felici secoli del loro risorgimento, le ha condotte a tal ...
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LIBRO
Guglielmo Cavallo
Armando Petrucci
Giuliano Vigini
Il libro nell'antichità e nel Medioevo
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
Nel lungo arco di tempo dall'antichità al basso Medioevo il libro [...] di biblioteche private e pubbliche in tutto il mondo romano (o meglio, ormai, greco-romano), atte a soddisfare le accresciute esigenze di cultura scritta sono da una parte la Chiesa, dall'altra i regnibarbarici e quindi le corti. È in queste forze, ...
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Greca, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Le principali opere d'arte della civiltà greca si trovano menzionate in questa Enciclopedia sotto gli esponenti dei nomi di luogo dove esse si trovano conservate o [...] verso l'Occidente, paesi tutti non tanto barbari, come i potenti stati orientali, ma che giunge, attraverso il regno di Battriana, sino a contatto il dominio e lo sfruttamento dell'imperialismo romano. Nella svolta antirazionalistica che si delinea ...
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Venezia (Vinegia)
Eugenio Chiarini
Pier Vincenzo Mengaldo
Sorta sulla laguna dei Veneti nei secoli avanti il Mille, dietro all'incalzare delle invasioni barbariche, da un insieme d'isole, isolotti, [...] pure (relativamente) estraniata dalla vita e dalle sorti della penisola, serbandola indipendente dai regnibarbarici come poi, in effetti, da Bisanzio e dal Sacro Romano Impero; immune dalle lotte tra papi e imperatori come dall'urto tra guelfi e ...
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barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...
centenario2
centenàrio2 s. m. [dal lat. tardo centenarius «centurione»]. – Nel tardo periodo imperiale romano, il comandante militare della centuria, e, nell’amministrazione civile, un funzionario inferiore della polizia fiscale; nei regni...