L’ipallage (gr. hypallagē´ «scambio, commutazione»), o enallage (vedi più avanti) dell’aggettivo, nella retorica classica è una figura che consiste nella diversione dell’orientamento sintattico dell’aggettivo, [...] recentem
caede locum
nel quale l’attribuzione di tepida a caede e di recentem a locum viene interpretata come scambio reciproco: è la strage (caedes) a essere recente, e il luogo a esserne ancora caldo.
In questa accezione più ristretta, l ...
Leggi Tutto
I pronomi allocutivi sono forme di pronomi personali, atoni e tonici (➔ clitici; ➔ personali, pronomi), usate per rivolgersi a un destinatario, per interloquire con lui e per richiamare la sua attenzione [...]
(b) la relazione simmetrica può realizzarsi sia al livello della confidenza (o solidarietà) con il tu reciproco, sia al livello della distanza con il Lei reciproco; la distanza caratterizza un incontro tra estranei o il rapporto tra persone che, pur ...
Leggi Tutto
Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] nominativo singolare dei temi in -on- (tipo regio).
Nel flusso delle parole formanti il verso, il contatto reciproco dà luogo a speciali figure fonetiche che per il loro carattere interessano prosodicamente e metricamente. Fenomeni ricorrenti nella ...
Leggi Tutto
Nella tradizione grammaticale italiana i verbi reciproci sono una sottoclasse dei verbi pronominali (tutti i verbi in -si e altri ancora; ➔ pronominali, verbi) o dei verbi riflessivi (tutti i verbi in [...] ama Gianni e Gianni ama Maria]
(2) Maria e Gianni si sposano
(3) Maria e Gianni si tengono per mano
Sui verbi reciproci si sono stratificate le posizioni. Tesnière (19652: 254) non li considera una sottoclasse di verbi a sé, ma li colloca tra le ...
Leggi Tutto
Glottodidattica
Benedetta Baldi
Negli ultimi anni la g. si è trasformata in una disciplina scientifica autonoma elaborando uno specifico quadro concettuale e teorico. Ne consegue un'evoluzione non soltanto [...] le convenzioni, le abitudini, i gesti, all'interno di un processo cosciente, in grado di valutare l'effetto reciproco di comportamento linguistico come prodotto della diversità. Il contesto storico propone un mondo sempre più interessato alle lingue ...
Leggi Tutto
Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] e che mette in gioco nell’interazione sociale, investendola di valori emotivi e dell’aspettativa di un riconoscimento reciproco da parte dei membri della comunità.
Reinterpretata come bisogno primario dell’individuo sociale, la nozione di faccia si ...
Leggi Tutto
strutturalismo Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, costituisce cioè un insieme organico [...] dei vari organi, per cui essi sono definibili non in sé, separatamente, ma nella loro globalità e nelle loro relazioni reciproche.
Nella filosofia, specialmente europea, lo s. ha attratto l’attenzione sia di neokantiani, come E. Cassirer, sia di ...
Leggi Tutto
L’atto e l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione o configurazione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinonimo di movimento, a cui in genere è preferito nel linguaggio [...] di origine galileiana e cartesiana, il m. si definisce non come passaggio da potenza ad atto ma come rapporto reciproco di particelle prime, quantitativamente determinate. Quando invece il concetto di m. accentra su di sé lo stesso più generale ...
Leggi Tutto
LINGUAGGIO (XXI, p. 199)
Antonino Pagliaro
Gli sviluppi degli studî linguistici nell'ultimo decennio, dando sempre maggiore consistenza alla lingua come sistema e struttura, richiedono che il problema [...] viene collegato ad un segno fonico di valore universale ed il complesso dei segni assume, nel rapporto reciproco, una determinazione di contenuto, atta a ricostituire, come rappresentazione, l'intuizione medesima. Ogni forma di attività spirituale ...
Leggi Tutto
Medicina
Complesso di strutture che mantiene in reciproca contiguità due o più superfici ossee.
Classificazione
Gli elementi scheletrici che costituiscono le a. possono essere mobili, semimobili o fissi; [...] ecc. L’area dell’apparato di fonazione in cui le parti mobili (o una parte mobile e una fissa) si pongono in rapporto reciproco di occlusione, di stretta o di apertura per ottenere la pronuncia di un fonema costituisce il luogo (o punto) di a.; l ...
Leggi Tutto
reciproco
recìproco agg. [dal lat. reciprŏcus «che va e viene, che fluisce e rifluisce», comp. di *recus «che sta indietro» e *procus «che sta innanzi»] (pl. m. -ci). – 1. Che sussiste in modo analogo e vicendevole tra due o anche più soggetti,...