ZEUSI (Ζεῦξις, Ζεύξιππος, Zeuxis)
P. Moreno
Pittore vissuto nella seconda metà del V sec. a. C. Fu, secondo il giudizio degli antichi, uno dei più grandi pittori greci. La fama delle sue opere ispirò [...] sec., con il periodo trascorso al servizio del re Archelao di Macedonia (413-399 a. C.). Sostanzialmente le con una famiglia di coloni. Si tratta più probabilmente di Eraclea sul Ponto.
Varî sono i luoghi dell'attività di Z., oltre la Sicilia e la ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Le testimonianze islamiche nella penisola italiana: Palermo
Vladimir Zoric
Palermo
Nel corso del III secolo a P. era già largamente introdotto il cristianesimo, come [...] Forse anche in competizione con lo stesso re, che stava erigendo la cattedrale di Monreale, Gualtiero demolì la vecchia cattedrale urbana e plastico caratterizzò una grande corrente di architettura nella Sicilia occidentale del XIV secolo e degli ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Vandali
Letizia Pani Ermini
I vandali
Per ricostruire la storia dei Vandali, popolazione germanica in origine [...] ottenuta mediante l’intervento della corte di Ravenna che impedì la penetrazione vandalica in Sicilia, gli attacchi alle altre isole cattolici furono esercitate a opera di Genserico, Unnerico e Trasamondo, i tre re che più degli altri cercarono ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. Gli Enotri
Luca Cerchiai
Gli enotri
La più antica menzione dell’ethnos è documentata alla fine del VI sec. a.C. in Ecateo di Mileto (FGrHist, I, 64-71) che attribuisce agli [...] Grecia, valorizzandone piuttosto il rapporto con la Sicilia, Antioco di Siracusa (seconda metà del V sec. a a sua volta accoglie come ospite Sikelòs fuggito da Roma che, divenuto re, divide l’ethnos: gli Enotri si suddividono così in Siculi, Morgeti ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La penetrazione del cristianesimo nella societa romana
Antonio Carile
Pier Giorgio Spanu
Il cristianesimo e l’impero
di Antonio Carile
Il termine [...] In una lettera inviata nel 593 a Eutichio vescovo di Tindari in Sicilia, Gregorio fa riferimento a “idolatri (...) che si Adilberto, re degli Angli, incitato a distruggere “i luoghi di culto pagani”.
Se da una parte i continui inviti di Gregorio ...
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Vedi MARSIGLIA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARSIGLIA (Μασσαλία, Massilia)
F. Benoît
Fondata verso il 60o a. C. da una colonia focese, nelle vicinanze delle Bocche del Rodano. Eretta su uno sperone [...] della Magna Grecia e della Sicilia. La statuaria d'età greca è limitata ad alcune stele a forma di naòs, che rappresentano la spese di Arles e di Narbona; al sicuro dagli attacchi dei Visigoti, che l'assediarono nel 413, attirò l'attenzione dei re ...
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Vedi PALERMO dell'anno: 1963 - 1996
PALERMO (Πάνορμος; Panhormos, Panormus)
V. Tusa
V. Tusa
Città posta nella costa nord-occidentale della Sicilia. Fu abitata, sia in quello che è oggi il centro abitato [...] quando gli Elleni vi giunsero (in Sicilia) in gran numero per mare" (Thucyd., vi, 2). Delle vicende di P. romana sappiamo pochissimo: la sono la statua di divinità seduta da Solunto e un gruppo di statue romane da Tindari; doni dire borbonici, per ...
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Manifestazioni della cultura dell'Occidente greco. La pittura parietale
Laura Buccino
La pittura parietale
I rinvenimenti archeologici in Magna Grecia hanno portato alla luce resti consistenti di pittura [...] Sicilia, e gli scrittori antichi tramandano la novità del suo linguaggio espressivo, attento alle proporzioni e al gioco di luci al fine di grazie alla mediazione di Taranto e alla presenza nella regione dei contingenti dei re epiroti Alessandro il ...
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Vedi SERRA ORLANDO dell'anno: 1966 - 1997
SERRA ORLANDO (Μοργαντίνα, Μοργαντίνη; Morgentia, Murgantia)
E. SJöqvist
Contrada in Sicilia, distante 6 km da Aidone verso N-E, in provincia di Enna. Il nome [...] a. C. (v. sicilia); a questo insediamento sono stati riconosciuti fondi di capanne circolari, strati di rifiuto e tombe distrutte. per l'incoraggiamento del re Agatocle di Siracusa (cfr. Diod., XIX, 6, 2-3), ed il lungo regno di Gerone II (275-216 ...
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HADRA, Ceramica di
A. Di Vita
Dalla necropoli omonima che si estendeva ad O dell'antica Alessandria, prende il nome una produzione ceramica indigena fortemente caratteristica.
La forma costantemente [...] vi compare anche il mese, il giorno e l'anno di regno del re (non nominato) sotto il quale era avvenuta la morte o produzioni similari dell'Italia meridionale e della Sicilia) queste hydrìai-urne si legano ben di più che non alla classe precedente. ...
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apuliense
apuliènse s. m. [dal lat. mediev. Apuliensis, propr. «pugliese»]. – Moneta d’argento (detta anche a. normanno), del valore di un soldo, fatta coniare dal re di Sicilia Guglielmo II il Buono, che porta al dritto la sigla del re e...
trinacria
trinàcria s. f. [da Trinacria, l’antico nome greco della Sicilia (v. trinacrio)]. – Doppia oncia d’oro di Ferdinando I di Borbone (III come re di Sicilia) coniata nel 1814, che prese il nome dalla figurazione simbolica dell’isola,...