Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] toscana allestita come dono del Magnifico per il figlio del re di Napoli nel 1476-1477. L’epistola prefatoria, scritta dal riduzione, accanto a quello originario prieghi, brieve), del plurale dei femminili in -e (il tipo innovativo le nave accanto al ...
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L’italiano parlato a Torino condivide, con differenze diafasiche (➔ variazione diafasica), diastratiche (➔ variazione diastratica) e di frequenza d’uso, i principali tratti regionali delle varietà settentrionali. [...] (ad es., ero per [= «stavo per, volevo»] scartare il re di fiori); tornare + infinito, dal valore iterativo (ad es., torno più permeabili all’➔interferenza.
Soltanto una parte dei regionalismi citati è inoltre da ritenersi effettivamente diffusa ...
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La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] a partire da temi del presente: lavora(re) → lavorazione, puli(re) → pulitore; sono però frequenti anche fondamentali:
(5) a. molti dialetti tendono a sparire
b. la sparizione dei dialetti
I nomi d’azione possono essere parafrasati «l’atto di V». ...
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FORMICHI, Carlo
Paolo Taviani
Nato a Napoli il 14 febbr. 1871 da Giuseppe e Vincenza Pisa, si era appassionato allo studio del sanscrito già prima di giungere all'università, dove lo continuò sotto [...] situazione del veterotestamentario Giobbe con quella del mahabharatiano re Yudhiṣṭhira per dimostrare che ad entrambi i testi sottenderebbe la medesima concezione dell'imperturbabilità delle scelte e dei giudizi divini. Nel frattempo, tra il 1932 e ...
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L’aspetto è una categoria grammaticale dei ➔ verbi che esprime diversi modi di vedere la scansione temporale interna a una situazione. Bertinetto (1986: 76) descrive come segue le proprietà aspettuali [...] Nelle parti di Grecia ebbe un signore che portava corona di re […] e per alcuno misfatto tenea un savio greco in prigione tutto inaccettabile.
L’aspetto ingressivo è un’accezione particolare dei tempi con valore aoristico, in specifiche e limitate ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] raddoppiate per i tipi lessicali re e roba, diffuse nell’area centromeridionale (ad es., il napol. o [rː]e «il re», a [rː]o[bː] .
Rohlfs, Gerhard (1966), Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti,Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1° ( ...
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L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] d’Italia. Di per sé, dunque, fenomeni di italianizzazione dei dialetti sono presenti da lungo tempo (cfr. Berruto 1997: lj], in prestiti comuni come [zbaˈʎe] «sbagliare», [miʎuˈre] «migliorare». Più spesso, però, si registra il fenomeno opposto, ...
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I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] meridionale e in Campania (per es. aspettare > [aʃpeˈtːaːre], sbattere > [ˈʒbatːere]). Lo stesso fenomeno si ha in Salento Rohlfs, Gerhard (1966), Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 3 voll., vol. 1 ...
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Con il termine diatesi (dal gr. diáthesis, lett. «disposizione»; in inglese è in uso il termine voice, reso in italiano con voce) si intende una categoria propria dei ➔ verbi che serve a esprimere le correlazioni [...] svolge, dunque, il ruolo di paziente (per le definizioni dei ruoli tematici cfr. Jezek 2005: 116). Tanto Gioacchino levò dalla paglia e andò a trovare quella femina alla quale il Re aveva data la sentenza in favore (Giulio Cesare Croce, Le astuzie ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] 1949: §§ 197, 217). Da notare, infine, che uno dei caratteri distintivi del dialetto sardo logudorese (➔ sardi, dialetti): è la Avremo quindi due grafie diverse per lo stesso suono: cuore [ˈkwɔːɾe], cuoio [ˈkwɔːjo], cuoco [ˈkwɔːko] e quota [ˈkwɔ ...
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re2
re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; ant. re di corona, re di grande...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...