I ➔ numerali cardinali sono quasi tutti aggettivi, plurali e invariabili, compreso zero: sei bicchieri, ventiquattro ore, zero gradi. L’unico cardinale singolare è uno, che segue le regole morfosintattiche [...] (► secoli, nomi dei) e i nomi di re e papi. Gli ordinali, di norma, precedono il nome, ma lo seguono nei nomi di re e papi (Federico , gli ordinali usati per i secoli e per i nomi di re e papi possono adottare la forma del tipo decimo primo, ovvero ...
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I monosillabi, cioè le parole costituite da una sola sillaba, sono forme particolari dell’italiano; sono infatti poco numerosi e presentano diverse peculiarità dal punto di vista fonologico.
Se si escludono [...] dalle parole parossitone o proparossitone.
La classe dei monosillabi è particolare anche per quanto riguarda indica il confine di sillaba):
(1) a. u.n a.mo «un amo»; pe.r a.mo.re «per amore»
b. un. ca.ne «un cane»; per. ca.so «per caso»
Si noti che ...
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Scevà (adattamento italiano di Schwa, trascrizione tedesca del termine grammaticale ebraico shĕvā /ʃəˈwa/, che può essere tradotto con «insignificante», «zero» o «nulla») è il nome di un simbolo grafico [...] stessa parola arbëreshë «albanese», che si pronuncia [arˈbəreʃ].
In alcuni casi lo scevà può anche essere vocale tonica macrofenomeni di centralizzazione nella variazione diafasica: rilevanza dei dati fonetico-acustici per il quadro dialettologico del ...
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BONELLI, Luigi
Alessio Bombaci
Nacque a Brescia il 20 sett. 1865 da Gaetano, funzionario delle dogane, oriundo di Lodi, e da Rossana Fratta. Studente alla R. Accademia scientifico-letteraria di Milano, [...] e da solo a rendersi familiare la diplomatica ottomana. Nel 1931 e 1932, dietro invito del re d'Egitto, soggiornò al Cairo per compilare i regesti dei firmani ottomani. Il suo dotto e paziente lavoro purtroppo uscì sotto il nome di Ḥāyim Nāḥām, che ...
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L’epitesi (dal lat. tardo epithĕsis, a sua volta dal gr. epíthesis «sovrapposizione, aggiunta»; il termine originario si basa sul tema di epitíthēmi dal significato di «porre sopra o accanto») consiste [...] con le altre forme verbali, subisce l’epitesi della sillaba -re diventando in italiano essere. In ➔ Dante è possibile trovare in epitesi della sillaba -di o -si alla fine della terza persona dei verbi come era → eradi, dice → dicese, o dicesi, ...
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Si dicono mobili i dittonghi (➔ dittongo) ie e uo per la possibile alternanza, nell’ambito di una stessa famiglia lessicale o di uno stesso paradigma verbale, di forme con dittongo ie [ˈjɛ] e uo [ˈwɔ] [...] in sillaba tonica chiusa. Come esempio, si considerino i processi di derivazione e alterazione cuò-re → ac-co-rà-re, ruò-ta → ro-tà-ia, uò-mo → o-mì-no, uò-vo → o-vét-to e le voci dei verbi tenere e potere: tu tiè-ni, voi te-né-te, loro tèn-go-no ...
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Quindicesima lettera dell’alfabeto, in italiano la ‹q› è presente – a parte sigle (q «quintale»; AQ, targa automobilistica dell’Aquila), voci e toponimi stranieri (burqa, Iraq) – solo seguita da ‹u› (che [...] stio.ne, quo.zie.nte, qui, e.qui.no.zio, e.qua.to.re, ecc.
Quando la vocale che segue il nesso ‹qu› è la ‹o era qui, almeno originariamente, vocale a tutti gli effetti.
Nell’uso dei semicolti si tende, piuttosto che a non usare la ‹q›, a estenderla ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] del primo trattato di p. latina medievale, De re diplomatica. La disciplina paleografica trovò poi una sistematizzazione erudita corsive di tipo personale, molte delle quali proprie dei dotti di età preumanistica e umanistica, fino ai prodotti ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] Assiri, che sono fin dall’inizio mescolati alla popolazione non semitica dei Sumeri. Intorno al 2350 a.C. fondano, con Sargon, il , documentati specialmente a Ebla, che sono sottomessi dai re di Akkad. La presenza semitica nella regione palestinese è ...
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sillaba La minima unità fonica (autonoma e distinta sotto l’aspetto dell’articolazione) in cui si possono considerare divise le parole.
La s. è costituita da un punto vocalico o centro o apice, formato [...] si chiamano aperte o libere (per es., le tre s. di pa-ga-re); quelle che terminano in consonante si chiamano chiuse o implicate (per es., le aoristo ἔλιπον.
Nella didattica, metodo sillabico, uno dei metodi d’insegnamento del leggere, fondato sul ...
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re2
re2 〈ré〉 (ant. rège) s. m. [lat. rex, dal tema di regĕre «governare»]. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; ant. re di corona, re di grande...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...