(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] persiano ar-Rāzī (il Rhazes dei Latini, m. circa 923), il solo che abbia fatto valere esigenze di pura razionalità non conciliate, anzi radicalmente contrapposte alla rivelazione islamica e a ogni altra religione rivelata: il suo pensiero può dirsi ...
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DE GUBERNATIS, Angelo
Lucia Strappini
Nacque a Torino il 7 apr. 1840 da Giambattista (morto nel 1867), figlio di un capitano dell'esercito sardo, che era stato funzionario del ministero delle Finanze [...] dei miti stessi come prodotto errato del linguaggio. Il Müller dunque, tendeva a delimitare rigorosamente il confine tra la razionalità moderna e l'irrazionalità primitiva, confinando quest'ultima a una precisa zona di "malattia" del linguaggio e del ...
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BRANCATI, Vitaliano
Nino Borsellino
Nacque a Pachino (Siracusa) il 24 luglio 1907eintraprese gli studi a Modica proseguendoli a Catania dove, nel 1929, si laureò in lettere discutendo con N. Busetto [...] in uno spasmo perpetuo di libidine che lascia immune solo l'esangue e spiritualissimo Michele, eroe di una utopistica razionalità che non lo sottrae al suicidio. Il B. colloca i suoi personaggi dentro quadri narrativamente autonomi, quasi scene di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Pietro Verri
Antonino De Francesco
Il profilo politico e culturale di Pietro Verri, il maggiore degli illuministi italiani, consente di leggere le modalità concrete mediante le quali le forze più vive [...] 1786, l’irruenza riformatrice di Giuseppe II avrebbe finito per sacrificare lo stesso Verri alle esigenze di razionalità amministrativa, inducendolo, dopo inutili tentativi di ottenere la revoca del licenziamento, a prendere le distanze dall’intero ...
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FRACASTORO, Girolamo
Enrico Peruzzi
Nacque a Verona da Paolo Filippo e da Camilla Mascarelli, di origine vicentina, tra il 1476 e il 1478. L'incertezza della data di nascita è dovuta alla contraddittorietà [...] astrazione dell'idea della bellezza in sé.
Senza un'effettiva soluzione resta il problema dell'anima umana, della possibilità razionale di mostrarne l'immortalità e la divinità. L'anima, partecipe dell'armonia universale, viene ad essere l'ultima ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] della seconda metà del 20° sec. hanno grande rilievo soprattutto R. Rainer e la sua scuola, che uniscono rigorosa razionalità e sicurezza stilistica. Si distinguono ancora K. Schwanzer, W. Holzbauer, F. Kurrent, J. Spalt, J. Staber, mentre dagli ...
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Letteratura e società
Vittorio Strada
Boris Dubin
Lev Gudkov
Introduzione
Impostazione del problema.Il rapporto tra letteratura e società è suscettibile di varie interpretazioni non soltanto perché [...] invece, fa uso, nel suo sviluppo, di alcune formule. Introduce, ad esempio, l'immagine utopica di un ordine sociale razionale e perspicuo (la città ideale, l'isola perfetta, un altro pianeta), permettendo di confrontarlo con la realtà attuale. Oppure ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] dall'insania mutile delle conquiste (nonostante le tre partizioni della Polonia) e apparentemente guarentiti nella propria esistenza dalla razionalità dell'equilibrio.
Tutti i motivi e temi cui diede sviluppo e vigore il secolo XIX si direbbe sieno ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] , Rime di F. Petrarca, Livorno 1876, pp. XXXIV-XXXV; G. Saintsbury, A history of criticism and literary taste, London 1802; R. Scrivano, Il razional. critico di L. C.,in Cult. e letter. nel '500, Roma 1966, pp. 169-182, G. Cavazzuti, L. C. e la comm ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] , di evadere dal problema del male, o di porlo in quei termini ultimi, dove la soluzione, per lui, non è razionale, ma mistica e teologale: nella remissione, nell’«ignoramus», nel silenzio, nell’«adoremus» dell’atto di fede: «adorare e tacere», con ...
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razionalita
razionalità s. f. [dal lat. tardo rationalĭtas -atis]. – La qualità di ciò che è razionale. In partic.: 1. Facoltà propria degli esseri dotati di ragione: la r. è l’essenza dell’uomo. 2. Fondamento, metodo, criterio razionale:...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...