(App. III, I, p. 291)
Scrittore, morto a Siena il 19 settembre 1985. Se La giornata di uno scrutatore (1963) presenta un personaggio non più allegorico, come ne I nostri antenati (rist. nel 1985), ma concreto, [...] toni comico-ironici, ma non sempre con felici esiti estetici, all'invenzione di un personaggio-automa dal nome cifrato, la cui razionalità non può essere dell'uomo; così come solo artificialmente e al di fuori dell'uomo si può immaginare nell'epoca ...
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Scrittore calvinista (Uzès, presso Nîmes, 1679 - Ginevra 1767); dopo la revoca dell'editto di Nantes, esule in Svizzera, Olanda, Inghilterra e bibliotecario in Ginevra; si occupò di scienze naturali, storia, [...] filologia, teologia, sostenendo la perfetta "razionalità" della rivelazione: di qui la sua interpretazione razionale del cristianesimo e la negazione del "mistero", secondo le prospettive della cultura illuministica contemporanea. Alcuni suoi temi ...
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Scrittore di lingua tedesca, nato a Rustschuk (Bulgaria) il 25 luglio 1905, premio Nobel 1981 per la letteratura. Di famiglia ebrea di radice sefardita, si è formato a Vienna, dove anche ha scritto o almeno [...] sulla situazione attuale dell'uomo, dove la paranoia del protagonista, folle non per difetto bensì per eccesso di razionalità, e la rigidità da maschera di tutti gli altri personaggi evocati evidenziano l'ormai piena impossibilità d'una integrazione ...
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Umanista (Orléans 1509 - Parigi 1546); prese parte alla disputa sul ciceronianismo, scrivendo un Dialogus contro Erasmo; la sua opera maggiore sono i Commentariorum linguae latinae libri duo (1536-38). [...] in cui rifluiscono (in una umanistica rivendicazione di "riforma" e di razionalità) suggestioni diverse, è stato volta a volta considerato riformatore, ateo, razionalista, ecc. Come stampatore, D. ha curato edizioni assai belle e tipograficamente ...
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Scrittrice italiana, morta a Parigi il 14 novembre 1997. Legata agli ambienti culturali antifascisti, diresse fino al 1948 la rivista Mercurio. Collaborò inoltre a numerosi giornali e periodici.
Motivo [...] incline a un certo sentimentalismo romantico, nel corso degli anni la scrittrice affrontò con sempre maggiore consapevolezza e razionalità, servendosi di un linguaggio via via più scarno e misurato, i temi della condizione femminile: il rapporto con ...
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Pseudonimo dello scrittore russo B. A. Vogau (n. Možajsk 1894 - m. forse 1941). Conquistò una posizione di rilievo con il romanzo Golyi god, quadro della rivoluzione del 1917. Attaccato dalla critica russa [...] capitale», 1923). La sua narrativa fortemente sperimentale e la sua visione della storia russa, in cui alla razionalità occidentale si contrappone un'anima orientale barbarica e superstiziosa, lo resero inviso alla critica sovietica, che attaccò con ...
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GADDA, Carlo Emilio
Arnaldo Bocelli
Scrittore, nato a Milano il 14 novembre 1893. Laureato in ingegneria, esercitò per alcuni anni la professione, mentre veniva affermandosi (intorno al 1930) fra gli [...] per le forme acquisite della vita, della civiltà, per la scienza stessa, tendenti ad un linguaggio lirico, affrancato da ogni razionalità. Ne nasce una prosa barocca, mista di modi illustri e di modi dialettali e gergali; un gusto "macaronico", per ...
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filosofia Si dice dell’attività di una funzione conoscitiva, in quanto si presenta del tutto indipendente dalle altre. In tal senso il termine era già usato nel 16° secolo. I. Kant diede al concetto un [...] della poesia come mera interiorità, tende a un’espressione svincolata da ogni fedeltà al vero e quindi da ogni razionalità di nessi e di sviluppi, non rappresentatrice ma evocatrice. Pertanto essa predilige le forme brevi, metaforiche, analogiche ...
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Tema di una famosa disputa, accesasi nella Francia di fine Seicento (Querelle des anciens et des modernes). Anticipata dal punto di vista letterario da A. Tassoni, che nel 1620, nel 10° libro dei suoi [...] nazionalistiche, rivendicando i sostenitori dei moderni una ‘letteratura francese’, con caratteri distintivi di chiarezza e razionalità, contro una letteratura d’imitazione classica e in particolare contro quella italiana. Conseguentemente, all ...
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Narrativa
Claudio Magris
di Claudio Magris
Narrativa
sommario: 1. Tramonto dell'epica e crisi del romanzo: la dissoluzione del grande stile. 2. Totalità e regressione: la cancellazione del soggetto [...] e nella sua armonia il significato del suo fluire; è una delle ultime opere d'arte che, costruite con laboriosa razionalità, raggiungano ‟l'apparenza della vita reale" che s'appaga della propria ‟eterna continuità" (v. Mirskij, 1949; tr. it., pp. 229 ...
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razionalita
razionalità s. f. [dal lat. tardo rationalĭtas -atis]. – La qualità di ciò che è razionale. In partic.: 1. Facoltà propria degli esseri dotati di ragione: la r. è l’essenza dell’uomo. 2. Fondamento, metodo, criterio razionale:...
razionale1
razionale1 agg. [dal lat. rationalis, der. di ratio -onis «ragione»]. – 1. a. Che è fornito, che è dotato di ragione: anima, creatura r.; molti [animali], quasi come razionali ... la notte alle lor case senza alcuno correggimento...