Attore comico italiano (Milano 1928 - ivi 1996). Attivo nell'avanspettacolo già nel dopoguerra, si affermò nella rivista accanto a E. Macario (Votate per Venere, 1948-49), W. Chiari (Controcorrente, 1952), [...] momentaneamente a Broadway, 1986; Se un bel giorno all'improvviso, 1993).Imitatore e barzellettista, svolse una fortunata attività alla radio (Batto quattro, 1966) e alla televisione, che lo rese popolarissimo: lo ricordiamo in spettacoli di varietà ...
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Televisione
Luigi Rocchi
Carlo Sartori
Giuseppe Santaniello
Aldo Grasso
Giuseppe Cereda
Federico di Chio
Peppino Ortoleva
(XXXIII, p. 439; App. II, ii, p. 964; III, ii, p. 914; IV, iii, p. 600; [...] dai mass media. I nuovi paradigmi pongono l'accento sulla dimensione relazionale, attivata nell'uso e dall'uso dei mezzi di comunicazione. La radio e la t. riescono a creare una fitta rete di relazioni all'interno di un contesto comune, giungendo ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] pratiche della c. di massa (giornalismo, radio, televisione). Al successo interdisciplinare del modello hanno di rilevare i problemi. I secondi, per contro, sono percepiti come attività volte a mantenere lo stato di salute; in tal caso gli effetti ...
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Opinione pubblica
Giuseppe Bedeschi
L'opinione pubblica nelle società industriali avanzate
Nelle società industriali del Novecento - con la concessione del suffragio universale, il formarsi dei grandi [...] rotonde, le tribune politiche, i dibattiti culturali, vengono continuamente promosse. La radio, le case editrici, le associazioni fanno di tutto ciò una fiorente attività collaterale. Tutto sembra dimostrare che ci si prende la massima cura della ...
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Dal dopoguerra al miracolo economico
L'e. italiana ha conosciuto una grande fase di sviluppo tra la fine degli anni Cinquanta e la metà degli anni Settanta. Questi termini cronologici - collegati al miracolo [...] canadese Harlequin, e Blue Moon (1982) della Armando Curcio, sigla già attiva nel campo dell'e. di dispense per l'edicola. Nei primi anni (librerie, vendita per corrispondenza, commercio elettronico), Radio; inoltre, ha alle sue spalle la forza ...
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STAMPA
Giuseppe Santaniello
(XXXII, p. 463; App. II, II, p. 888; III, II, p. 819)
Legislazione. - La l. 8 novembre 1948 n. 47 rimane, tuttora, il punto di riferimento in materia di disciplina giuridica [...] forma attraverso l'utilizzazione dei vari media (s., radio, televisione) riaccende l'attenzione verso forme di vigilanza l. 223/1990 e l. 287/1990), considerando in tale attività gli specifici criteri ispiratori su cui le discipline stesse sono basate ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] pratiche della c. di massa (giornalismo, radio, televisione). Al successo interdisciplinare del modello hanno di rilevare i problemi. I secondi, per contro, sono percepiti come attività volte a mantenere lo stato di salute; in tal caso gli effetti ...
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WOOLLCOTT, Alexander
Cecil SPRIGGE
Giornalista, nato a Phalanx (New Jersey) il 19 gennaio 1887, morto il 23 gennaio 1943. Nel 1914 venne assunto, quale critico teatrale, dal New York Times. Interrotta [...] tale attività a causa del servizio militare, prestato per due anni in Francia, dove collaborò al giornale dei soldati Stars and Stripes, egli campo fu il commento, intitolato "Town Crier", che per undici anni egli tenne ogni settimana alla radio. ...
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informazione
Nicola Nosengo
Una 'materia prima' della società contemporanea
L'informazione è una delle più importanti risorse della nostra epoca. Si dice spesso, infatti, che viviamo nella società dell'informazione, [...] quel settore della produzione culturale composto dai giornali, le radio, le televisioni e Internet. Si parla quindi di esistono leggi che al tempo stesso tutelano e limitano l'attività dei mezzi di informazione. Nel nostro paese non è prevista ...
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giornale
Luciana Giacheri Fossati
La forza del 'quarto potere'
Per giornale si intende una pubblicazione di formato medio o grande, composta di un numero variabile di pagine, che si stampa ogni giorno [...] ". Le nuove libertà favorirono un grande incremento dell'attività giornalistica: solo a Parigi nacquero in quegli anni sfrenata degli altri mezzi di comunicazione di massa. La radio, il cinema e soprattutto la televisione hanno imposto ai giornali ...
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radiare2
radiare2 v. tr. [dal fr. radier, e questo dal lat. mediev. radiare, che è una falsa latinizzazione del fr. ant. raïer, mod. rayer «tirare una riga»] (io ràdio, ecc.). – Cancellare una persona da un ruolo, oppure da un elenco, da una...
radar
ràdar s. m. [acronimo dell’ingl. ra(dio) d(etection) a(nd) r(anging) «radiorilevamento e misurazione di distanza»]. – 1. Apparato elettronico impiegato per rivelare e determinare, istante per istante, la posizione di oggetti nello spazio...