(App. II, i, p. 815; III, i, p. 508; V, ii, p. 20; v. ecumenismo, App. IV, i, p. 623)
Movimento ecumenico è l'espressione generalmente adottata per indicare i molteplici sforzi compiuti dalle Chiese cristiane [...] 1963.
La conferenza del 1993 notò con gratitudine, nel suo bilancio, l'enorme progresso ecumenico, evidenziato da un radicale mutamento di rapporti tra molte Chiese dopo Montréal. Simbolo, tra gli altri, di tale progresso, furono la partecipazione ...
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Metamorfosi
Emanuele Lelli
Mutare la propria forma
In tutte le mitologie e le religioni antiche sono presenti racconti in cui persone o cose si trasformano in altro da sé: è la metamorfosi, una mutazione [...] .
In natura la metamorfosi è il processo per cui alcune piante o animali mutano il loro aspetto anche in modo radicale. Nelle piante, per esempio, le foglie subiscono di frequente la trasformazione che le porta a diventare fiori. Negli animali ...
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PIO VII, papa
Philippe Boutry
PIO VII, papa. – Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato [...] ; dall’altra i membri più intransigenti della Curia e del S. Collegio, che rivendicavano con forza una restaurazione più radicale sia nella Chiesa sia nello Stato. Il crescente isolamento di Consalvi in seno alla Curia preluse alle future rivincite ...
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Giulio Andreotti
Giovanni Paolo II
Non abbiate paura!
Luci di un lungo pontificato
di Giulio Andreotti
2 aprile
Giovanni Paolo II si spegne nel suo appartamento in Vaticano alle 21.37. Dopo l'annuncio [...] .
Giovanni Paolo II è tornato più volte sulla necessità che i cattolici ammettano le loro colpe, operando una revisione radicale del loro passato e riconoscendo di avere forti responsabilità in tema di antigiudaismo, divisioni tra i cristiani, guerre ...
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Teologo protestante considerato il maggiore vivente, nato il 10 maggio 1886 a Basilea. Ha studiato a Berna, Berlino, Tubinga, Marburgo. Dal 1909 è stato pastore in varie comunità, dal 1921 professore universitario [...] ispirata, né della "cultura", né di altra attività umana. Presupposti positivi sono la filosofia di S. Kierkegaard e la critica radicale (di varie origini) della società esistente. In nome della parola di Dio, il B. reagì al nazionalsocialismo e alle ...
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CALLEGARI, Giuseppe
Angelo Gambasin
Nacque a Venezia il 4 nov. 1841 da Pietro e da Angela Cescutti, in una famiglia appartenente alla piccola aristocrazia veneziana e di radicate tradizioni cattoliche; [...] contrari al rosminianesimo, al volpianesimo, ma anche insofferenti del giogo giuseppinista; favorirono un rinnovamento radicale della Chiesa veneziana, con la ristrutturazione dottrinale romano-tridentina e il ritorno alla disciplina borromeiana ...
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BUSALE (Bucala, Bucali, Busala, Busalis, Buzano, Buzzale), Bruno
Anne Jacobson Schutte
Al pari dei suoi due fratelli, Girolamo e Matteo, il B., probabilmente nativo di Napoli e di origine spagnolo-marrana, [...] Quando il 18 dic. 1551 il Consiglio dei dieci, in seguito alle rivelazioni di Pietro Manelfi, decise di arrestare tutti i religiosi radicali, il B. cercò di salvarsi con la fuga dalla cattura da parte del podestà di Padova; ma il suo tentativo fallì ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] visione del Tutto ordinato nei successivi momenti delle nature, S. E. individua tuttavia, coerentemente alla tradizione neoplatonica, una radicale contrapposizione tra essere (ciò che cade sotto i sensi e l'intelletto) e non essere (ciò che eccede le ...
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Cardinale e umanista (Beverly, Yorkshire, 1469 circa - Londra 1535). Studiò a Cambridge (1483), di cui nel 1497 diveniva master; prete nel 1491, confessore e consigliere di Margherita Beaufort, madre di [...] alla ribalta con le polemiche contro Lutero ed Ecolampadio, per l'improvviso timore che andassero confuse nella radicale rivoluzione protestante le ragioni prevalentemente etiche della riforma da lui auspicata: il De veritate corporis et sanguinis ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] sindacati edili e metalmeccanici […], l’apertura di sedi sindacali unitarie in seno a proprie sedi del Partito» ma anche la radicale impotenza o inadeguatezza degli altri. E, nelle sedi di lavoro, parlava dei sindacalisti socialisti che «non si sa se ...
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radicale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3 a;...
radicalico
radicàlico agg. [der. di radicale] (pl. m. -ci). – In chimica, che ha relazione con i radicali liberi: reazioni r., quelle che avvengono con l’intervento di radicali liberi.