Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro Pomponazzi
Vittoria Perrone Compagni
L’intera vicenda biografica e intellettuale di Pietro Pomponazzi si svolse nelle aule dell’università. L’unilateralità di questa esperienza di vita è solo [...] saggio, né regolano il loro comportamento in nome dello stesso ideale di virtù autosufficiente. Se per i pochi «di natura ben 3, pp. 23-69.
M.L. Pine, Pietro Pomponazzi radical Philosopher of the Renaissance, Padova 1986.
P. Zambelli, «Aristotelismo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Marsilio da Padova
Gregorio Piaia
Sarebbe oggi ingenuo non riconoscere il sovraccarico teorico e ideologico cui le dottrine di Marsilio furono sottoposte nel secondo Ottocento e in buona parte del Novecento, [...] rivoluzionaria e avrebbe posto Marsilio accanto ai movimenti più radicali, come quelli dei catari e dei valdesi. In Stato, per cui l’attenzione viene posta non tanto sulla prospettiva ideale (i ‘fini’ dello Stato) quanto sull’esercizio del potere in ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bertrando Spaventa
Alessandro Savorelli
Bertrando Spaventa fu il rappresentante più dinamico di quel gruppo di intellettuali che si suole denominare degli ‘hegeliani napoletani’. La sua fama era già [...] di Baruch Spinoza e il soggettivismo cartesiano, fino all’idealismo. A parte certe forzature di metodo, Spaventa delineò per una volta caduto il nesso intravisto nel periodo ‘radicale’ tra rivoluzione democratica e realizzazione della filosofia della ...
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BUONAIUTI, Ernesto
Fausto Parente
Nacque a Roma da Leopoldo e da Luisa Costa il 25 giugno 1881. Dal 1892 frequentò il ginnasio presso il Pontificio Seminario Romano, ove poi entrò come interno nel 1894. [...] trascendente e Iddio si rivelava nel progressivo attuarsi dell'ideale etico dell'umanità". La reazione dei vari ambienti si accorge facilmente che l'attesa di una palingenesi imminente e radicale è forse la vera nota dominante, il vero Leitmotiv, del ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Leonardo da Vinci
Fabio Frosini
Carlo Vecce
Leonardo da Vinci è sicuramente una delle figure più rappresentative del Rinascimento, di cui incarna l’aspirazione di conoscenza del reale per mezzo della [...] stesso tempo, la sua carriera compendia l’ideale di ‘uomo universale’, proiettato contemporaneamente verso l questa il corpo, tutto venendo coinvolto allo stesso modo in questa radicale annichilazione. Dato che però i corpi, le superfici, le linee, ...
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FERRERO, Guglielmo
Piero Treves
Nacque, di borghese famiglia subalpina, da Francesco e Candida Ceppi, il 21 luglio 1871, a Portici (Napoli), dove allora risiedeva suo padre, ingegnere delle Ferrovie.
Il [...] secolo scorso ed è l'idolo, la religione, l'ideale astorico ed antistorico delle genti d'America. La civiltà Ricognizioni, Roma 1924, pp. 5 ss. Per la giovinezza torinese e radical-socialista del F., A. Cavaglion, Felice Momigliano,Bologna 1988, pp. ...
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BUSONI, Ferruccio (Benvenuto Michelangelo Dante)
Raoul Meloncelli
Nato a Empoli il 1º apr. 1866 da Ferdinando, anch'egli empolese d'origine corsa, apprezzato clarinettista, e da Anna Weiss, triestina [...] e il potere necessari per mettersi alla guida di un radicale rinnovamento della musica italiana; una testimonianza di quanto gli stesse di quella che egli chiamò "Junge Klassicität", un ideale che a lungo frainteso venne interpretato come una sorta ...
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Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] inizio dal rigetto di ogni sapere acquisito e dal dubbio più radicale. L'unica certezza che resiste a questa prova è la si trasforma in questa stessa realtà.Il romanticismo e l'idealismo successivi a Kant tendono a una rilegittimazione del concetto di ...
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FALCO, Giorgio
Girolamo Arnaldi
Nato a Torino il 6 febbr. 1888 da Achille e Annetta Pavia, si laureò nel 1911 a Torino con una tesi in storia medievale su Alfano di Salerno. All'università aveva incontrato [...] Zerbi (pp. 31-[32], n. 54), alla ancora più radicale lezione originale che diceva: "medio evo è storia dell'Europa n. 45), ha potuto dire di vedere realizzato in essa "il suo ideale di libro di storia: ridurre la notizia dei fatti a un racconto di un ...
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BELLI, Giuseppe Gioachino
Giovanni Orioli
Nacque a Roma il 7 sett. 1791. Il padre, Gaudenzio, di professione computista, apparteneva a famiglia benestante; la madre, Luigia Mazio, a famiglia agiata [...] per tanti aspetti anacronistico, quanto un suo radicale rinnovamento morale e sociale. Su questo tormentato Introduzione, che risale al 1831, è di natura moralistica perché l'ideale cui il poeta rimase sempre coerentemente fedele è la "Santa Verità", ...
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memetica s. f. La disciplina che studia i memi e la loro trasmissione. ♦ Partiti per risolvere la sfida formidabile costituita dal dover spiegare la cultura, come se nessuno ci avesse provato prima (Dawkins non ha mai nascosto il suo disprezzo...
gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...