Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] , nella sepolta economia vitale, per la stupefacentemente radicale libertà e spregiudicatezza di pensiero che mostra lo piano pratico di tante premesse – che pur si mantengono su quello ideale della vita e dell’opera di Leopardi –, e che appare ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] , in cui la poesia è strumento critico, più o meno radicale, di rinnovamento civile, morale o religioso, a una cultura in tema in Giacosa (Tristi amori, 1887) o Praga (La moglie ideale, 1890), lontanissimi Manzoni e Pellico, è come se i cristiani d ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] ibridata, con il materialismo che si intrecciava con l’idealismo, sicché non è poi strano che alla fine Capuana perché «le differenze possono essere piccole, ma portare a conseguenze radicalmente diverse» (p. 791). Il nemico da esorcizzare nell’uno ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] Asia (1829-30) il L. ritrova il proprio pessimismo radicale, che chiude una lunga elaborazione lirico-concettuale, tesa a imprimere Matteo), amico di C. Troya e anticipatore di ideali neoguelfi, nel proprio modello culturale commisto di platonismo ...
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Lattanzio ideologo della svolta costantiniana
Gaetano Lettieri
Intellettuale alla corte di Diocleziano, convertitosi al cristianesimo a ridosso delle persecuzioni tetrarchiche, primo, seppure approssimativo [...] ritenuto la più adatta a sé»130; l’ideale proclamato da Lattanzio, evidentemente condiviso da alcuni ambienti come segno solare pagano, forse egiziano –, persino sull’ipotesi radicale di un’interpolazione del passo relativo, cfr. l’interessante ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] ha tolto definitivamente quella illusione della fedeltà di Cino all'ideale ghibellino che era stato un tempo quello del «buon tenere nel debito conto.
Come si spiega un così radicale abbandono da parte di Cino della sua interpretazione del diritto ...
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Niccolò Machiavelli: Opere - Introduzione
Mario Bonfantini
Il fatto che le prime notizie sicure sul Machiavelli si riferiscono proprio al tempo in cui egli venne ad entrare negli uffici pubblici, sembra [...] subito applicati ai fatti contemporanei e proclamati con acutissima radicale forza polemica, e il suo dolore per la e della fantasia, e dei lumi che gli venivano dai venerati ideali classici di fresco rivendicati e dalla passione con cui in nome loro ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] 'apparenta alle predilette lingue «turaniche», dove il radicale fa aggio sulla terminazione;2 è 'drammatizzazione', sul non sei neppure (o non sei ancora: chissà?) il lettore ideale che l'altro Pascoli, quello esoterico, avrebbe desiderato, per farsi ...
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Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] discussi e persino con asprezza negati in successivi momenti storici, contrassegnati da sensi e ideali interamente disformi. Basterebbe ricordare, per un esempio di radicale opposizione, i giudizi scritti in Opera e dramma, e non solo per antitesi di ...
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Alessandro Manzoni: Opere – Introduzione
Riccardo Bacchelli
Una recente, da sperarsi non ultima, fortuna editoriale dei Promessi sposi all’estero, il successo inglese, propiziato bensì da una nuova [...] cui il più acuto indagatore dei segreti e dei sottintesi, e ideali ed ideologici, del Manzoni, Angelandrea Zottoli, assegna, giustamente, fatto di critica e di estetica, di un intemperante radicale in fatto di lingua, era prodotta da una necessità ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...