FIRENZUOLA, Agnolo
Franco Pignatti
Nacque a Firenze il 28 sett. 1493, primo dei cinque figli del notaio Bastiano Giovannini da Firenzuola e di Lucrezia Braccesi, figlia dell'umanista Alessandro, che [...] tenuto occupato fin lì, in una conversione percepita come svolta così radicale da suggerire l'idea di tradurre l'Asino d'oro di (1974), pp. 7896; E, Scuderi, F. e il suo ideale di bellezza femminile, in Id., Scrittori irregolari, Bologna 1977, pp. 35 ...
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ALBERGATI CAPACELLI, Francesco
Alberto Asor Rosa
Nacque a Bologna il 19 apr. 1728 dal marchese Luigi e da Eleonora Bentivoglio d'Aragona. Sebbene appartenesse ad una delle più nobili famiglie bolognesi, [...] sua posizione sociale, egli è talvolta più aspro e radicale del Goldoni nell'additare piaghe e difetti della nobiltà testimonianza di vivacità e curiosità culturale piuttosto che di coerenza ideale e artistica. Sopra tutti, il Goldoni, che l'A ...
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CALCATERRA, Carlo
Piero Treves
Nacque il 21 nov. 1884, da Carlo e da Carolina Giovanelli, a Premia (Novara) e, quasi per fedeltà alla sua terra, ne dedusse lo pseudonimo di Carlo da Premia, o la sigla [...] dei Trionfi (Torino 1927), intrapreso un radicale rivoluzionamento della critica petrarchesca in senso antidesanctisiano l'Italia non pur del barocco, ma dell'Arcadia e del bello ideale da un lato e l'Italia europea od europeizzante dell'Alfieri e ...
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LONDONIO, Carlo Giuseppe
Marica Roda
Nacque a Milano il 1° ott. 1780, figlio unico di Girolamo e Giuseppa Goffredi. La famiglia era di origini spagnole, benestante e dedita ai commerci. Rimasto orfano [...] fare parte della commissione direttiva. La vicinanza ideale e la collaborazione con il milieu liberale lombardo , videro la luce un Esame critico di un progetto di riforma radicale del sistema monetario, pubblicato nel Giornale dell'I.R. Istituto ( ...
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BIANCHETTI, Giuseppe
Armando Balduino
Nato il 22 luglio 1791 a Onigo (Treviso), ricevette la prima educazione letteraria in un collegio della pieve di Sant'Ilaria (od. Sant'Eulalia, fraz. di Borso del [...] letteratura doveva essere attuato senza alcun distacco radicale dalla tradizione nazionale. Ciò non gli impedì più organiche e originali: in esse, fra l'altro, delinea una sua ideale figura di letterato (che dovrà essere non un "retore", bensì un " ...
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Cicerone, Marco Tullio
Massimo Di Marco
Grande oratore, scrittore e politico dell'antica Roma
Cicerone fu un importante uomo politico romano del 1° secolo a.C., ma deve la sua fama soprattutto alla [...] Figura complessa, teorizzò e cercò di realizzare un ideale di humanitas: l'ideale cioè di un uomo di cultura capace di la congiura organizzata da Catilina, capo dell'ala più radicale dei popolari, sostenendo la sua azione con quattro veementi ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] di Roma. A prima vista un paradosso: il rinnovamento radicale della cultura viene avviato come riesumazione di un passato lontano. arti – l’opera degli allievi diretti e quella prodotta dagli ideali continuatori dei ‘maestri’ del primo R. (si pensi a ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] più efficace e consona al suo genio. Egli trasferì in modo radicale la realtà dell'oggi, cioè le gesta di Augusto, e le più alto vertice dell'umana perfezione. Dante ritrova le sue fonti ideali nell'Eneide, ed è grazie alla lettura consapevole di V. ...
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Il complesso di esperienze artistiche elaborate tra il secondo e l’ultimo decennio del 16° sec.; nato con particolare riferimento alle arti figurative e all’architettura, il termine è stato poi esteso [...] Roma nella seconda metà del 16° sec.) fenomeni di radicale trasformazione (C. Gurlitt, 1887).
La storiografia artistica del del Parmigianino, d’altro verso, ne metterebbe in evidenza l’ideale di ‘grazia’ e di raffinatezza, riscontrabile anche in una ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] 'minimalisti' annunciavano e denunciavano una crisi radicale, una improvvisa e irrimediabile discontinuità, un politico delle idee dei secoli passati: il bisogno di legittimazione ideale dei moderni sistemi politici, l'ampiezza dei mezzi di ...
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gruppo
s. m. [dal germ. kruppa]. – 1. Insieme di più cose o persone, distinte l’una dall’altra, ma riunite insieme in modo da formare un tutto: un g. di case, di persone; un g. di stelle; un g. d’aziende; g. familiare, costituito dai membri...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...