CARELLI, Gonsalvo (Consalvo)
Oreste Ferrari
Primogenito di Raffaele e Rosa Coltellini, nacque a Napoli il 29 marzo del 1818. Allievo del padre, ebbe un esordio precocissimo, e partecipò con due disegni [...] nel genere delle vedute di piccolo taglio, ben ordinate compositivamente e dense diluce: valgano, ad esemplificazione i suoi gusti esotizzanti, lo stimolò a quanto pare ad un tipo di pittura di facile effetto illustrativo. Diplomatosi nel 1876, si ...
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BORRANI, Odoardo
Ferdinando Arisi
Nato a Pisa, in famiglia fiorentina, il 22 ag. 1833 da David e Leopolda Ugolini; nel 1840 era a Firenze, e in questa città operò per tutta la sua vita. Lo avviò all'arte [...] ), che può sembrare una quasi ingenua dimostrazione di bravura di un giovane dotato che tenta di mettere a frutto quanto ha appreso nelle più impegnative discipline artistiche (prospettiva, effetti diluce): i colori sono accesi, quasi stridenti, con ...
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CIARDI, Guglielmo
Maria Cionini Visani
Figlio di Giuseppe, segretario della Contabilità di Stato, e della veneziana Teresa De Bei, nacque a Venezia il 13 sett. 1842. Compiuti gli studi classici secondari [...] largo e pacato di vedere e l'interesse tutto rivolto ai contrasti diluce. A Napoli - con una lettera di P. Molmenti che , Galleria d'arte moderna).
Più tardi, quasi consapevole diquanto tali indulgenze alle nuove mode lo conducessero su una strada ...
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BAZZANI, Cesare
Mario Manieri Elia
Nacque a Roma il 5 marzo 1873 da Luigi, bolognese, professore in Roma di disegno architettonico e scenografo, e da Elena FracassiniSerafini, sorella del pittore Cesare. [...] della sala centrale dice: "inondata diluce" e definisce le gallerie dei quadri: quanto ebbe a dire nel discorso di Perugia (Perugia 1916)in occasione della commemorazione di G. Calderini. Con la massima enfasi egli parla del palazzo di Giustizia di ...
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BELLUCCI, Antonio
Nicola Ivanoff
Nacque nel 1654 a Pieve di Soligo (Treviso). A quanto pare, aveva studiato pittura in Dalmazia, dove esercitava il mestiere di uomo d'armi. Il suo primo maestro sarebbe [...] scenografiche, mentre le forme vacue e gli sbattimenti diluce ricordano ancora lo Zanchi. Un'opera giovanile, ancora , II, Como 1964, pp. 318, 319; F. d'Arcais, L'attività viennese di A. B., in Arte veneta, XVIII (1964), pp. 99-109; U. Thieme- ...
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GIOTTO di Bondone
Miklos Boskovits
Nacque, secondo la tradizione, a Vespignano del Mugello (oggi frazione di Vicchio, presso Firenze) intorno al 1265. Già i contemporanei riconobbero la sua statura [...] recentemente tornati alla luce) sulle superfici da affrescare nella quarta e nella terza campata e dipinse di propria mano almeno e attestò come opera di Giotto. Quanto alla data di esecuzione della decorazione della cappella di S. Nicola, alcuni la ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] di C. in Bologna) vide la luce (gennaio 1810) quasi in concomitanza con quello veneziano di Isabella Teotochi Albrizzi sulle Opere di scultura e di plastica di , con il compito di reclamare quanto perduto con il trattato di Tolentino. Nella città si ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] simoniache, e definiva quanto meno discutibili quelle relative alla riserva di entrate di benefici e di pensioni.
In seno ", o ad eliminare i passi non più accettabili alla luce delle definizioni tridentine. Gli impegni nella correzione del breviario, ...
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LEONARDO da Vinci
Pietro Marani
Figlio illegittimo di ser Piero da Vinci e di Caterina, nacque ad Anchiano, presso Vinci, il 15 apr. 1452, "a ore 3 di notte", come ricorda il nonno paterno, Antonio, [...] onore della seconda moglie del re, Anna di Bretagna (che diede alla luce una figlia il 15 ott. 1499, quanto previsto dal "preventivo", che dà, secondo i calcoli di L., un ammontare complessivo di "ducati 3046" di spesa (oltre tre quarti diquanto ...
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CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
Arnaldo Bruschi
Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, [...] della volta a lacunari e delle pareti, alla luce abbondante e radente delle finestre "termali", alla Stabilitosi a Piediluco per organizzare i lavori, con grande quantitàdi mezzi e gran numero di operai, e spesso spostandosi a Rieti e a Terni ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...