Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] età, capelli d’argento, evergreen, taglie generose, punti critici, extra-size).
Per quanto riguarda l’ «Synergies Italie» numero speciale, pp. 137-144.
Zelenin, Dimitri K. (1988-1989), Tabù linguistici nelle popolazioni dell’Europa orientale e ...
Leggi Tutto
L’espressione costruzione passiva indica un gruppo di costrutti sintattici che servono a esprimere una delle ➔ diatesi possibili in italiano, cioè la diatesi passiva. La frase nell’esempio (1) contiene [...] invece radicalmente la prospettiva focale del passivo, assumendo a punto di vista lo stato del soggetto grammaticale»:
(7 impersonals, in Encyclopedia of language and linguistics, editor-in-chief K. Brown, Amsterdam - London, Elsevier Science, vol. 9 ...
Leggi Tutto
gorgia toscana
La gorgia è un fenomeno fonetico diffuso nei dialetti toscani (noto anche come spirantizzazione o aspirazione toscana). È un processo di ➔ indebolimento che coinvolge le consonanti ➔ occlusive [...] cui le consonanti interessate sono pronunciate ➔ fricative o spesso approssimanti, ovvero:
/p t k/ > [φ θ h/x]
ape > [ˈaφe], petalo > linguistica e di bilinguismo.
Da un punto di vista fonetico, la corrispondenza spesso postulata ...
Leggi Tutto
In italiano e in molte altre lingue la classe dei verbi intransitivi (➔ transitivi e intransitivi, verbi) non è omogenea, ma si divide in due gruppi principali, che si distinguono secondo il comportamento [...] dai verbi inergativi, gli inaccusativi specificano sempre il punto in cui l’evento che descrivono si conclude ( Unaccusativity, in Encyclopedia of language and linguistics, editor-in-chief K. Brown, Boston - Oxford, Elsevier, 14 voll., vol. ...
Leggi Tutto
CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] premessa alle Morphologische Untersuchungen dei due neogrammatici H. Osthoff e K. Brugmann, il C. scriveva: "Bisogna… studiare ciascuna sia in singoli documenti delle origini, sia dal punto di vista di programmi linguistici attuali (lavori quasi ...
Leggi Tutto
Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] .
Le affricate sono segmenti compositi anche dal punto di vista acustico (➔
Normal
0
14
false essi si realizzino con affricate davanti a i ed e, ma con occlusive velari (/k/ e /g/) davanti alle vocali a, o, u. La pronuncia affricata davanti ...
Leggi Tutto
L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] più complessa, poiché questi devono essere valutati da due punti di vista, quello del genere e quello della classe pəˈfɔːməns/, continental /konˈtinental/ invece di /ˌkɒntɪˈnentl/.
Gusmani, Roberto (19862), Saggi sull’interferenza linguistica, ...
Leggi Tutto
I suoni sibilanti sono una sottoclasse di ➔ consonanti (➔ fricative), suoni rumorosi e intensi, articolati mediante un forte restringimento del condotto orale.
La differenza tra fricative sibilanti (ingl. [...] , la distribuzione del segnale aperiodico dipende dal punto in cui avviene la costrizione del flusso d > [ˈʒbatːere]). Lo stesso fenomeno si ha in Salento dinanzi a /k/ e a /ɖ/. Altra forma di palatalizzazione si rinviene nelle varietà emiliane e ...
Leggi Tutto
La formazione delle parole riguarda l’insieme dei meccanismi e dei procedimenti di cui una lingua si serve per costruire parole (dette più tecnicamente lessemi), e permette quindi il continuo arricchimento [...] generale che condiziona l’uso effettivo di parole ben formate da un punto di vista morfologico è il blocco. Secondo tale principio, l’ 26-28, 2001, Geneva), edited by P. Bouillon & K. Kanzaki, Genève, École de Traduction et d’interprétation, pp. ...
Leggi Tutto
I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] del canale fonatorio dei cinque modi articolatori.
Dal punto di vista dello spettro acustico, il luogo gallo-italiane dell’Italia meridionale, come nel gruppo dialettale di Potenza, [k] viene realizzata come fricativa sonora (ad es., nevica [ˈneːvəɣ ...
Leggi Tutto
k, K
(cappa o kappa, ant. o region. ca) s. m. o f., invar. – Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (cioè il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto) come il greco κ (che ha lo stesso nome); quando il...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...