In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] siciliano originario di questi testi e fino a qual punto la lingua delle carte Barbieri riproduca fedelmente quella degli ). Welt und Kultur des Mittelmeerraums, hrsg. von M. Fansa & K. Ermete, Mainz am Rhein, Philipp von Zabern, pp. 188-199. ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] e chiusure della glottide in un’unità di tempo e, dal punto di vista acustico, al numero di cicli compiuti dall’onda sonora al settentrionali è impedita dal confine tra prefisso e radice; oppure ami[k]o → ami[ʧ]i, dove il morfema flessivo (-o / - ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] l’assimilazione è parziale, in quanto riguarda soltanto il punto di articolazione, e si verifica in tutti i registri pːuˈliːta]
mangiò poco [manˌʤɔ ˈpːɔːko]
a casa [a ˈkːaːsa]
dove vai [ˌdove ˈvːaːi]
Il fenomeno trae origine dall’assimilazione della ...
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Le semivocali sono suoni di tipo vocalico che, nei dittonghi (➔ dittongo) e nei trittonghi (➔ trittongo), si combinano alle ➔ vocali propriamente dette. Una suddivisione più fine oppone le semivocali alle [...] formazione dei dittonghi. Le due semivocali divergono anche dal punto di vista della variabilità. Nei casi di presenza di Pio); /laˈkwaːle/ la quale ~ /lakuˈaːle/ lacuale; e /aˈkːwisti/ acquisti ~ /akuˈisti/ acuisti; /ekwiˈta/ equità ~ /akuiˈta/ ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] curva intonativa ascendente nel parlato (➔ curva melodica) e il punto interrogativo nello scritto. Nell’italiano parlato in Toscana e a Roma o domande k, dato che in italiano le parole interrogative cominciano quasi tutte con /k/). Nell’interrogativa ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] Per quanto riguarda le interrogative aperte (o interrogative -k, cioè quelle espresse con l’uso di parole B%; Siena: A* B%; Milano: !A+B* B%, dove il punto esclamativo indica un abbassamento di tono), in quanto la distribuzione degli AT è regolata ...
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Insieme a nomi, verbi e aggettivi, gli avverbi costituiscono una delle classi aperte di parole nel lessico dell’italiano.
Uno degli aspetti più difficili nell’analisi degli avverbi riguarda la loro definizione [...] -mente è stato svuotato del suo significato originario, al punto che non è più avvertito come riconducibile al sostantivo da cui Simon C. (1997), The theory of functional grammar, edited by K. Hengeveld, Berlin - New York, Mouton de Gruyter, 2 voll. ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] stata ed è ancora fortemente controversa, sia in ambito accademico sia dal punto di vista socio-politico. Ma, citando Alinei (1996-2000: 759):
consonante finale della radice quando questa sia -l, -t, ch [k], -s, -z o -n in sillaba atona come nelle ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] ma era realizzata come nel resto d’Italia come [k]. Parole come pace, fece (non presenti nel d., oppure può costituirne il Tema, cioè l’elemento preso come punto di partenza della comunicazione e normalmente noto o deducibile in base al contesto ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] senza aggettivi’ e il dialetto, ci si accorge a questo punto che il confine più problematico da definire è quello per così Toscana l’espansione della ➔ spirantizzazione di [p], [t], [k] intervocaliche e del passaggio di [s] postconsonantica a [ʦ] ...
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k, K
(cappa o kappa, ant. o region. ca) s. m. o f., invar. – Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (cioè il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto) come il greco κ (che ha lo stesso nome); quando il...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...