Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] più o meno accurata, più o meno trascurata. Dal punto di vista dell’analisi fonetica (➔ fonetica), questi concetti sono [ʒ]o), ora sempre più spesso sostituita da [ks]. La pronuncia di ‹k›, invece, è sempre velare (per es., killer); la pronuncia di ‹y ...
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L’area linguisticamente meridionale d’Italia comprende in realtà anche zone che, dal punto di vista geografico, sono ancora centrali, come una parte della provincia di Ascoli Piceno, a sud del fiume Aso, [...] ; plumbu(m) (ma la forma [ˈkːju] da plus è nota fino a Teramo e all’Aquila). In alcuni punti (ad es., nelle parlate fra Lazio e vəˈrimːə e ʧə ˈmɔvərə] «cerchiamo di muoverci», [nun mə ˈfirə ˈkːju e tə warˈda] «non ce la faccio più a guardarti».
2.2. ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] differenziazione tra le parlate regionali: i punti in cui la grafia non dà precise quest’ultima in carte liguri dei secoli XI-XII); infine, nell’indicazione delle occlusive velari /k/ e /g/ la ‹h› assume per la prima volta il valore diacritico che ...
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Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] lingua, che si è spostata in avanti in modo che la punta tocchi gli alveoli superiori nella parte centrale, subito dietro agli incisivi della lingua e la parete fissa è il palato molle ([k] e [g] in [k]ane e [g]ola). Nel luogo uvulare, il diaframma ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] nella società.
In entrambi i livelli, dal punto di vista metodologico la sociolinguistica è fortemente orientata verso ] per bacio); e la realizzazione come leni delle occlusive sorde [p, t, k] intervocaliche, come in [ˈkaːb̥o] per capo, [ˈdiːd̥o] ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] (➔ stile nominale). Si tratta di strutture molto diverse dal punto di vista sintattico, sul cui statuto teorico il dibattito è 4-6 settembre 1990), Roma, Bulzoni.
Halliday, Michael A.K. (1985), Spoken and written language, Victoria, Deakin University ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] modi polemici del suo tempo, nia èanche una testimonianza del punto di vista dal quale l'A. giudicava l'uomo e successivamente si è avuto un altro buon elenco in K. Schottenloher, Bibliographie zur deutschen Geschichte im Zeitalter der ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] sanzionatore di 6 scritture; scala, l'asta dell'alif: 10 punti. Con l'espansione politica e religiosa islamica, in tempi e modi futhark secondo le sue prime sei lettere (f,u,th,a,r,k). Le rune vennero usate fino alla fine del Medioevo, ma esse ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] ridir com’i’ v’entrai,
tant’era pien di sonno a quel punto
(Dante, Inf. I, 10-11)
Il raddoppiamento fonosintattico fin dai fonosintattico è solo di tipo assimilativo ([a ˈmːe] «a me», [kə ˈdːiːtʃə] «che dici?»), mentre è inefficace l’accento ([tu ...
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L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] (dove, anzi, le sue caratteristiche raggiungono le punte di maggior evidenza), e che, come si è «vigile»), il raddoppiamento sintattico ([a ˈrːoma]), la tendenza di /p, t, k/ ad essere pronunciate rilassate sia tra vocali, sia dopo /n/ (e anche dopo ...
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k, K
(cappa o kappa, ant. o region. ca) s. m. o f., invar. – Decima lettera dell’alfabeto latino, che rappresenta l’occlusiva velare sorda (cioè il suono proprio di c in casa, fuoco, acuto) come il greco κ (che ha lo stesso nome); quando il...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...