I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] l’approvazione e la stima di tutti.
Poco più avanti, l’imperatore sottolinea fino a che punto egli giudichi irrinunciabile l’armonia ai principales delle curie e 5 ai semplici decuriones29.
È significativo e rivelatore di questo stato di cose che l’ ...
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Assise di Capua
Aurelio Cernigliaro
Le Assise di Capua costituiscono il primo complesso normativo emanato da Federico II al rientro nel Regno dopo l'assenza per la conquista della corona imperiale e [...] un editto costituito da venti capitoli messi a punto a seguito di una lunga elaborazione con esperti del diritto: dei genitori), XVI (perpetuità dei privilegi emanati dalla Curia).
Di eccezionale rilievo, e indubbiamente le più significative nel ...
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GUGLIELMO I d'Altavilla, re di Sicilia
Francesco Panarelli
Nacque tra il maggio 1120 e il maggio 1121, se si accetta la notizia di Romualdo Guarna, arcivescovo di Salerno, secondo la quale (p. 253) [...] di fiducia di Ruggero II, al ruolo di grande ammiraglio, cioè di fatto di primo ministro. Era il segno della precisa volontà del sovrano di elevarlo al di sopra degli altri componenti della Curia riponeva molte speranze, al punto da volergli dare in ...
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MILES
SStefano Gasparri
Il termine miles si associa per lo più, nel linguaggio delle fonti medievali, al combattente a cavallo, il cavaliere, ma le sue possibili valenze sono molteplici, e tali rimangono [...] parlare di una vera e propria classe cavalleresca, fu tuttavia un processo abbastanza lento, al punto che chiarissimo. L'autonomia conseguita nelle curie dai vassalli vescovili consentì poi ai milites di ritagliarsi uno spazio importante all'interno ...
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BORROMEO, Federico
Roberto Zapperi
Nacque a Milano nel 1535, primogenito di Gibertoconte di Arona e di Margherita de' Medici. Ebbe educazione cavalleresca, come si conveniva alle tradizioni della famiglia, [...] pesare in modo non indifferente e i rappresentanti della Curia non mancarono di sottolinearlo.
La trattativa non fu per questo meno un notevole impegno diplomatico per trovare il punto d'incontro tra l'avarizia di Filippo II e l'avidità dei fratelli ...
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CAPECE, Marino (Marinus Capece de Monacho de Neapoli, Capice, Capicius, Cacapice)
Norbert Kamp
Apparteneva a quel ramo della nobile famiglia napoletana che verso la metà del sec. XIII assunse il soprannome [...] quel che riguarda questo punto. Nella fondazione di Manfredonia Manfredi era invece curie" Ruggiero di Amendolara, Giovanni di Melfi e Bartolomeo di Corneto, furono riesaminati anche i titoli legali del mulino "di Archi" appartenente al demanio di ...
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cibo di strada
loc. s.le m. Cibo che si consuma anche passeggiando, talvolta in occasione di fiere e manifestazioni popolari, spesso tipico della cucina locale, regionale, etnica. ◆ «Da Michele» resiste la tradizione della pizza come cibo...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...