GENTILE, Giovanni (XVI, p. 580)
Gaetano De Sanctis.
Il sistema filosofico dell'attualismo, costruito dal G. soprattutto nel ventennio fra il 1911 e il 1931, non è stato nei suoi scritti filosofici posteriori [...] se non ribadito e, in qualche punto, precisato, onde non è qui il caso di riassumerlo.
È solo da notare che nei del Petrarca, in Nuova Antologia del 16 gennaio 1942. - Estetica e critica letteraria: Poesia e genio, in Giorn. crit., 1934, pp. 1- ...
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fenomeno
fenòmeno [Der. del gr. phaínomai "mostrarsi", "apparire"] [FAF] Fatto o evento suscettibile di osservazione, diretta o indiretta, naturale e spontaneo oppure provocato; è tradizionale parlare [...] . dinamici, di f. statici, ecc.: v. anche fisica: II 588 e. ◆ [TRM] F. critico: comportamento singolare di proprietà termodinamiche e di trasporto in vicinanza del puntocritico di una transizione di fase: v. fase, transizioni di: II 539 f e fenomeni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rodolfo Mondolfo
Fabio Frosini
Vissuto a contatto con alcuni tra i più violenti conflitti politici del 20° sec., l’Italia tra il 1910 e il 1930 e l’Argentina degli anni Quaranta-Settanta, Rodolfo Mondolfo [...] aveva rifiutato il catastrofismo marxista proprio perché esso, accentrando «la trasformazione [...] in un unico puntocritico», irrigidisce «il concepimento dialettico dello sviluppo [...] in uno schematismo, che intensifica la distinzione fra ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La magia naturale
Vittoria Perrone Compagni
Definizione di magia naturale
Con Giordano Bruno (1548-1600), o poco dopo, sembra chiudersi per sempre la grande stagione della magia naturale, «contemplazion [...] responsabilità di ricomporre – non solo nella contemplazione, ma anche, concretamente, nell’azione – l’unità cosmica originaria.
Il puntocritico della magia ficiniana non può essere individuato nei contenuti che presenta o negli strumenti di cui si ...
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invarianza
invarianza [Der. di invariante] [LSF] Proprietà di ciò che è invariante, spesso sinon. di conservazione. ◆ [FAF] La circostanza per cui una data relazione tra grandezze fisiche rimane invariata [...] , a grande distanza, funzioni omogenee; questa proprietà è di solito caratteristica di un sistema in equilibrio al puntocritico. ◆ [CHF] I. di un sistema eterogeneo: la condizione nella quale la varianza del sistema, valutata secondo la ...
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Filosofia
Dapprima disciplina riguardante la conoscenza sensibile o la percezione, dalla metà del 18° sec. il suo significato prevalente è di disciplina riguardante il bello (naturale e in particolare [...] escludere l’altro e non permettere che giungiamo a nessun vero risultato». Il suo punto di vista era precisamente quello del ‘vero risultato’ e la critica dell’opposizione si risolveva nell’unità di un vero «concetto filosofico del bello», compreso ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] che le opere dell'uno e dell'altro, le annate de La Critica (v.), fondata nel 1903, la quale rappresentò l'insigne organo del dell'edificio filosofico di C. e il delicato punto in cui storia e filosofia operano una reciproca integrazione ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] eine altere entbehrlich gemacht werden soll, 1790), più difficile riuscì a K. fronteggiare con uguale successo le numerose critiche che assumevano come punto di partenza il suo stesso sistema. Già la polemica di F. H. Jacobi contro il concetto di ...
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Economista e filosofo (Kirkcaldy, Scozia, 1723 - Edimburgo 1790). Educato nelle università di Glasgow e di Oxford, divenne professore di logica (1751) e poi di filosofia morale (1752) nell'università di [...] una rigorosa giustificazione teorica del laisser faire. S. criticò infatti aspramente tutti gli ostacoli concreti che si del lavoro e dello scambio fornita da S. rappresenti il punto di partenza della scuola economica "classica", che doveva avere ...
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Filosofo, critico e sociologo tedesco (Berlino 1892 - Port Bou, Spagna, 1940). Studiò a Berlino, Friburgo e Monaco, laureandosi in filosofia a Berna (1919). Si accostò quindi al marxismo di G. Lukács e [...] spagnola, per non cadere nelle mani della Gestapo, si uccise. Punto di incontro di significative e talora contrastanti esperienze culturali - dal misticismo teologico di G. Scholem alle dottrine critiche di E. Bloch, al neokantismo di H. Cohen e H ...
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critico1
crìtico1 agg. [dal lat. critĭcus, gr. κριτικός «atto a giudicare, decisivo» e come s. m. «giudice, critico», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la facoltà intellettiva di esaminare e giudicare,...
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo a breve distanza, e il risultato...