Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] ’intero campo di attività), era contemporaneamente macchina da presa, proiettore e macchina da stampa, capace di riprendere e Un gruppo di registi di solida professionalità (P. Noyce, B. Beresford, F. Schepisi e P. Weir) si mise in luce in Australia ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] ambito d'interesse: si voleva infatti capire come la macchina del c. (il fascio diluce del proiettore, la sala buia ecc.) determina una peculiare esperienza di visione, ma anche come lo sguardo (della cinepresa, del regista) costringe lo spettatore ...
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Sala cinematografica
Gian Piero Brunetta
Comunque la si voglia considerare e qualsiasi forma e dimensione abbia avuto ‒ baraccone ambulante, nickelodeon, o palazzo da 6214 posti, come il Roxy di New [...] quasi la sensazione di assistere a un'eclissi totale di sole. Per qualche frazione di secondo, mentre il raggio diluce usciva dal ancora la prima volta che a Bagheria riapparve il proiettore dopo l'incendio al cinema Moderno. La macchina fu ...
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Fascismo
Giovanni Gozzini
I rapporti tra fascismo e cinema
La questione dei rapporti tra f. e cinema si muove su un doppio terreno di analisi: quello dell'uso dei nuovi mezzi di comunicazione di massa [...] di esso sta infatti una lettura del cinema come consumo culturale di massa e quindi come specchio e nello stesso tempo proiettoredi stili di dell'Istituto Nazionale Luce (novembre 1925): dall'aprile 1926 i documentari "di propaganda nazionale e ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] un'illuminazione in chiaroscuro, con zone differenziate diluce; alle riprese in interno si alternano quelle in Innanzitutto cambiano le condizioni di fruizione di una pellicola: si cerca di annullare il rumore del proiettore; si accentua il buio ...
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Percorsi introduttivi - Fantasie del cinema prima del cinema
Lucilla Albano
Fantasie del cinema prima del cinema
Quando si parla di 'cinema prima del cinema' o di 'pre-cinema', termine che appare ufficialmente [...] a che fare con una scena 'formatrice' messa in luce dalla psicoanalisi, quella della castrazione. Partendo dal tema dell' suo stadio di sviluppo, la 'macchina' assume la forma di una lanterna magica o di un cinematografo (cioè di un proiettore) e le ...
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Muto e sonoro
Alberto Boschi
Il mito del muto
Nel 1975 François Truffaut intitolava Le grand secret la sezione di Les films de ma vie "consacrata a registi che hanno cominciato la loro carriera con [...] 1916 Hugo Münsterberg, criticando i primi tentativi di sincronizzare il proiettore con il fonografo, sostiene che la presenza negli anni Sessanta, non avrebbe probabilmente visto la luce senza l'introduzione del suono.Un'altra fondamentale ...
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proiettore
proiettóre s. m. [der. del lat. proiectus; v. proietto e proiettare]. – 1. Apparecchio che impiega una sorgente luminosa e un sistema di lenti o specchi per proiettare un fascio di luce intenso e ristretto e illuminare oggetti anche...
faro
s. m. [dal lat. pharus, gr. ϕάρος, dal nome dell’isolotto di Faro sulla costa egiziana, sul quale fu costruito nel 3° sec. a. C. il faro di Alessandria]. – 1. a. Strumento di segnalazione luminosa, costituito da un proiettore di luce...