MANSI, Giovanni Domenico
Fabrizio Vannini
Nacque a Lucca il 16 febbr. 1692, da Giuseppe e da Maria Rosa Torre, in un ramo collaterale della famiglia patrizia dei Mansi, quello di San Donnino, primo [...] e lo indicava come il curatore anonimo del Saggio de' supplementi teologici, morali e critici, di cui abbisogna la storia del probabilismo e del rigorismo (Lucca 1744) del gesuita N. Ghezzi, amico del M. e avversario di Concina. Tuttavia l'opera del ...
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BONELLI, Benedetto (al secolo Francescantonio)
Giuseppe Pignatelli
Nacque il 26 dic. 1704 a Cavalese, in Val di Fiemme, da Giandomenico e da Antonia Miorini, in una nobile famiglia. Avviato agli studi [...] dal padre generale Pietro da Molina, subito dopo il capitolo di Mantova del 1762, la stesura del decreto contro il probabilismo, che era normativo per tutto l'Ordine francescano e minacciava ai lassisti severissime sanzioni. A questa decisione il B ...
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CASNEDI, Carlo Antonio
Francesco Raco
Nato a Milano il 5 maggio 1643 da Francesco Maria, senatore regio, e da Caterina Rumma. entrò come novizio nella Compagnia di Gesù il 30 luglio 1663 nella provincia [...] cinque volumi a Lisbona tra il 1711 e il 1719. In un periodo in cui ancora la disputa accesa intorno al probabilismo suscita scarsa eco in Italia, il C. si. propone come il campione delle idee teologico-morali della maggioranza dei suoi confratelli ...
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Scienziato e filosofo (Clermont, od. Clermont-Ferrand, 1623 - Parigi 1662). Il padre, Étienne (v.), magistrato e buon matematico, orientò Blaise, secondogenito, in un ambiente scientifico, quello del circolo [...] pratica con il primo modello di macchina calcolatrice (v. pascaline). Le origini e i primi studî del calcolo delle probabilità si fanno comunemente risalire a uno scambio di lettere tra Pascal e P. Fermat (1654), nelle quali si risolvono questioni ...
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CARAMUEL LOBKOWICZ, Juan (Giovanni)
Augusto De Ferrari
Nacque a Madrid il 23 maggio 1606 da Lorenzo e da Caterina Frisse Lobkowicz, discendente da una famiglia imparentata con la casa reale danese e [...] scettico: il concetto è per lui uno strumento puramente umano, che può fare affermazioni solo in base alla legge della probabilità; così la scienza non è che una costruzione della mente umana; non vi sono forme logiche predeterminate secondo cui sia ...
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CURLO, Paolo Giovanni Battista
Antonio Fiori
Nato a Taggia (Imperia) il 3 nov. 1712 da nobile famiglia genovese, vestì l'abito degli Scolopi il 27 ott. 1728 nella provincia di Liguria. Distintosi negli [...] , durante il pontificato di Benedetto XIV poté esprimere liberamente la propria avversione al molinismo, alla casistica, al probabilismo ed al lassismo. Sul problema fondamentale della grazia il C., pur polemizzando con i molinisti, cerca una linea ...
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ALBERTI (Alberto, De Albertis), Alberto
Pietro Pirri
Nacque a Pergine (Valsugana nel Trentino) il 29 luglio 1593 da Giuseppe, patrizio goriziano, e da Maddalena Ontertolera, trentina. Conseguito a Padova [...] , è diretta in generale contro taluni aspetti dell'eloquenza barocca. L'inedito Tractatus de opinione probabili gli dà un posto fra i teologi del probabilismo.
Dell'A, come direttore spirituale sono infine da ricordare i rapporti avuti, in qualità di ...
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DE FINETTI, Bruno
Giorgio Israel
Nacque a Innsbruck (Austria) il 13 giugno 1906 da Gualtiero e da Elvira Menestrina. italiani di cittadinanza austriaca. Si iscrisse nel 1923 al Politecnico di Milano, [...] che il grado di fiducia nel fatto che qualcosa di atteso (temuto, sperato o indifferente) si verifichi. In tal modo, la probabilità che viene attribuita al verificarsì di un evento non è altro che la misura del grado di fiducia nel suo verificarsi ...
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BENZI, Bernardino
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Venezia, da nobile famiglia originaria del Piemonte, il 16 luglio 1688. Prese l'abito della Compagnia di Gesù il 1° giugno 1705 nel noviziato di S. Ignazio [...] da Castelfranco e Felice da Venezia, fecero notare al domenicano Daniello Concina, già noto per la sua avversione al probabilismo e al lassismo, che in essa erano delle proposizioni da condannarsi. Il pugnace domenicano stampò subito contro il B ...
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BUCCERONI, Gennaro
Bartolomeo Genero
Nato a Napoli il 21 apr. 1841, Compì i primi studi nel collegio dei gesuiti a S. Sebastiano; nel 1856 entrò nella Compagnia di Gesù e, dopo il noviziato, studiò [...] del Bucceroni. D'impostazione tradizionale, essa si muove sulla scia scolastico-alfonsiana - con particolare difesa del probabilismo - nella linea dei compendi Gury-Ballerini-Palmieri, che fecero scuola in Europa e in America. Si cercherebbero ...
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probabilismo
s. m. [der. del lat. probabĭlis «probabile» (o meglio, coniato su probabilista, che ha datazione anteriore)]. – 1. In gnoseologia, teoria che afferma l’impossibilità di avere una conoscenza oggettivamente sicura della realtà,...
probabile
probàbile agg. [dal lat. probabĭlis, der. di probare «approvare»]. – 1. Propriam., che si può approvare. In partic.: a. Di fatto o avvenimento che, in base a serî motivi (i quali però non costituiscono vere prove e non danno quindi...