ZACCARIA, santo
Paolo Delogu
Di origine greca, figlio di Policronio, apparteneva probabilmente ad una delle numerose famiglie che si trasferirono dall'Oriente a Roma tra la fine del VII secolo ed i [...] imperatore Leone III circa dieci anni prima. Gli orizzonti politici e pastorali di Z. non furono comunque limitati attribuita a Gregorio II, è conservata negli atti del secondo conciliodiNicea (787), editi in I.D. Mansi, Sacrorum conciliorum nova ...
Leggi Tutto
SIMPLICIO, santo
Maria Cristina Pennacchio
Di S., originario di Tivoli e figlio di un certo Castino secondo il Liber pontificalis, non si hanno notizie riguardanti il periodo precedente l'elezione papale, [...] della figura di Pietro. La prima espressione della preoccupazione di S. per l'evidente aspirazione di Costantinopoli ad però ai canoni del conciliodiNicea in cui si riconosceva la preminenza delle sedi di Antiochia e Alessandria. Papa ...
Leggi Tutto
SERGIO III
Claudia Gnocchi
Figlio di Benedetto. Romano di origine. Queste sono le scarse notizie sulla provenienza di S. che si trovano nel Liber pontificalis. La data della nascita è sconosciuta. Probabilmente [...] trasferito, nell'891, dalla diocesi di Porto a Roma, contravvenendo al XV canone del conciliodiNicea, del 325, che proibiva il il Saggio, quando questi, dopo la morte delle prime tre mogli, decise di sposarsi per la quarta volta. A S., ...
Leggi Tutto
STEFANO V
Ilaria Bonaccorsi
Nato in data sconosciuta da un non meglio identificato Adriano, era comunque membro di una nobile famiglia romana originaria della "regio" della "Via Lata". S. venne educato [...] la sua elezione era contraria al XV canone del conciliodiNicea (che proibiva ai vescovi il passaggio da una sede all'altra). S. ribatté alle accuse in modo assai aspro, sostenendo in primo luogo che le calunnie contro Marino erano unicamente opera ...
Leggi Tutto
PIETRO Crisologo, santo
Francesca Fiori
PIETRO Crisologo, santo. – Primo metropolita dell’Emilia, attestato nei decenni centrali del V secolo; venne così denominato a partire dal IX secolo per la raffinata [...] dopo che divenne imperatore Valentiniano III, e poco prima del 431, quando Ravenna fu elevata al rango -104; Patrologia, III, Dal ConciliodiNicea (325) al Conciliodi Calcedonia (451). I padri latini, a cura di A. Di Berardino, Torino 1978 (rist. ...
Leggi Tutto
eresie
Emanuela Prinzivalli
Dottrine che si contrappongono a quella ufficiale della Chiesa cattolica
Il termine eresia deriva dal greco e significa "scelta". Col tempo passò a indicare alcuni gruppi [...] in forza della sua condizione diprima fra le creature divine, è in grado di essere mediatore fra Dio e la creazione, l'intermediario cioè tra Dio e il mondo.
Il ConciliodiNicea
La ricerca di una formulazione dottrinale soddisfacente per sanare ...
Leggi Tutto
Cardinale, teologo e umanista (Trebisonda 1403 - Ravenna 1472), fattosi monaco basiliano nel 1423, cambiò in B. il nome battesimale di Basilio; fu al servizio di Giovanni VIII di Costantinopoli (1426) [...] di Teodoro IIPorfirogenito; arcivescovo diNicea nel 1437, partecipò al conciliodi Ferrara-Firenze (1438-39) per l'unione della Chiesa greca con quella latina, in qualità di biblioteca di codici greci, donata a Venezia (1468), costituì il primo e ...
Leggi Tutto
(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] ricerca di nuovi equilibri
Rispetto all'evoluzione della tarda età moderna e della prima metà del 20° secolo, il Concilio Vaticano sul tema del dogma trinitario alla luce del Simbolo di fede diNicea-Costantinopoli e l'insegnamento dei Padri del 4° ...
Leggi Tutto
Cattolicesimo
Jean Daniélou
di Jean Daniélou
Cattolicesimo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ritorno al Vangelo: a) i mistici; b) gli scrittori; c) gli esegeti. 3. I dialoghi: a) il laicismo; b) la religiosità; [...] i principi, ma non li ha sviluppati. Su di esso si è espresso il primo Sinodo che è seguito al Vaticano II. Ma si può ritenere che sarà oggetto di un insegnamento pubblico della Chiesa, sia in un Concilio, sia in una definizione del Sommo Pontefice ...
Leggi Tutto
ANASTASIO Bibliotecario
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p.440, 8-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (Epistolae, pp. 423, 12 e 426, 7), non il greco, come [...] linguae periti", cui Adriano affidò la revisione degli atti del concilio costantinopoliano dell'867, che gli erano stati recapitati da una legazione giunta a Roma alla fine di febbraio o ai primidi marzo dell'869 (Lib. Pont., II, p. 179, 20; per ...
Leggi Tutto
sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
termine
tèrmine s. m. [dal lat. termĭnus «limite, confine»]. – 1. a. Sinon. letter. o raro di confine, come limite di paesi e regioni, poderi e altri spazî territoriali. È usato per lo più al plur.: presso del Carnaro Ch’Italia chiude e suoi...