In istologia, tessuto che riveste le cavità sierose (pleura, pericardio, peritoneo ecc.) e che presenta alcuni caratteri in comune sia con i tessuti epiteliali, sia con gli endoteli. Embriologicamente [...] deriva dal mesoderma e rappresenta il rivestimento del celoma primitivo. Il termine m. fu proposto da A. Maksimov in considerazione della difficile classificazione di questi tessuti.
Per la neoplasia che si sviluppa dalle cellule dei foglietti di ...
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Organello delle cellule epiteliali provviste di flagelli o di ciglia, e di certi Protozoi, situato alla base del flagello (e perciò detto corpo basale), talora vicino al nucleo, o al suo interno, che si [...] riproduce formando nuovi flagelli. Si origina dalla divisione del primitivo centrosoma; è noto come nucleo cinetico perché con le formazioni associate (centrioli, rizoblasti ecc.), causa i movimenti del flagello. ...
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Acido uracil-6-carbossilico, prodotto intermedio nella biosintesi dei nucleotidi pirimidinici. In medicina, l’aumento dell’escrezione urinaria di acido o. (oroticoaciduria) può essere secondario alla somministrazione [...] di particolari farmaci o a un’iperproduzione (come si verifica, per es., nella citrullinemia e nella iperammoniemia), oppure primitivo: quest’ultima condizione rappresenta una malattia ereditaria dovuta a un’alterazione della biosintesi delle purine. ...
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amebe, foraminiferi, radiolari
Giuseppe M. Carpaneto
Microbi provenienti dalla notte profonda dei tempi geologici
Amebe, foraminiferi e radiolari sono organismi microscopici formati da una sola cellula, [...] come tutti i Protozoi, ma assai diversi tra loro. Le amebe rappresentano un modello di vita estremamente primitivo, mentre i minuscoli scheletri di foraminiferi e radiolari hanno dato origine, nel corso delle ere geologiche, alle grandi montagne del ...
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In genere, ripiegamento di un tessuto nell’interno di una cavità.
Biologia
In embriologia, processo di ripiegamento all’interno dell’embrione di un territorio cellulare situato all’esterno. Così, per [...] dell’endoblasto all’interno della cavità della blastula, con conseguente delimitazione di una nuova cavità, l’intestino primitivo o archenteron (➔ gastrula).
Medicina
I. intestinale Penetrazione di un tratto di intestino nel tratto immediatamente ...
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La cosmologia e la materia oscura dell'Universo
David N. Schramm
(Astronomy and Astrophysic Center University of Chicago Chicago, Illinois, USA)
La cosmologia è oggi guidata dall'esperimento e dall'osservazione [...] . In particolare verrà mostrato come le osservazioni e gli esperimenti abbiano stabilito che il nostro Universo emerge da uno stato primitivo caldo e denso; di solito ci si riferisce a questo come all'Universo del big bang. Dopo aver discusso i ...
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Degenerazione
Giulio Barsanti
Giorgio Bignami
Il termine degenerazione, letteralmente "modificazione del genere", "deviazione dal genere", può significare alterazione, trasformazione, o passaggio da [...] ). Qui per lo più si coniugavano, anzi, si confondevano il livello filogenetico - la nozione di arresto a una fase primitiva dell'evoluzione della specie umana, donde i termini di 'primitivismo' e di 'atavismo' - e quello dello sviluppo del singolo ...
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Argille e origine della vita
Alexander Graham Cairns-Smith
(Department of Chemistry, University of Glasgow Glasgow, Gran Bretagna)
L'origine della vita è materia interdisciplinare dagli ampi confini. [...] lungo con l'intensità della radiazione ultravioletta che il Sole le avrebbe fornito (Wayne, 1991). È più verosimile che l'atmosfera primitiva fosse dominata da diossido di carbonio e azoto, più simile quindi a quella di Marte e Venere che a quella di ...
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Altro nome della vitamina B6, detta anche adermina e in passato piridossina (2-metil-3-ossi-4,5-diossimetilpiridina). Abbonda nel lievito e nella pula di riso insieme con i suoi derivati piridossale, piridossammina [...] e, in soluzione acida, adsorbibile con terra da follone dalla quale successivamente può essere eluito con barite (da ciò il suo primitivo nome di fattore dell’eluato).
La carenza di p. è causa nel ratto di dermatite similpellagrosa; nel maiale e nel ...
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Uomo: origine ed evoluzione
Phillip V. Tobias
di Phillip V. Tobias
Uomo: origine ed evoluzione
sommario: 1. Definizione di uomo. 2. Le caratteristiche di Pongidae. 3. Le caratteristiche di Hominidae: [...] Copley, M. Heldan, A. R. Hughes, P. Faugust, C. Richards, A. Webb e J. Bunning).
Bibliografia
Blanc, A. C., Il sacro presso i primitivi, Roma 1945.
Blanc, A. C., Some evidence for the ideologies of early man, in Social life of early man (a cura di S ...
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primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...