ALGARDI, Alessandro
Antonia Nava Cellini
Nacque da famiglia "non ignobile frà l'altre di Bologna" (Bellori) in questa città il 27 nove 1595; il padre Giuseppe era mercante di seta. Avviato allo studio [...] la maggior parte di sicura datazione, varia, a seconda dell'opinione degli studiosi, sia la costituzione del gruppo primitivo sia l'ulteriore cronologia. Il Mons. Odoardo Santarelli nel battistero di S. Maria Maggiore, che da alcuni è considerato ...
Leggi Tutto
GAETA
M.T. Gigliozzi
(lat. Caieta)
Città del Lazio meridionale, storicamente appartenente alla Terra di Lavoro, G. si estende su un promontorio che divide il golfo omonimo da quello di Terracina.Il [...] dalla terraferma attraverso un breve istmo; i ripidi pendii, accentuati dall'altura di monte Orlando, resero il primitivo nucleo una piazzaforte naturale, in seguito fortificata dalla cinta muraria.La città, che in età romana dipendeva politicamente ...
Leggi Tutto
Vedi PERGE dell'anno: 1965 - 1996
PERGE (Πέργη)
A. M. Mansel
A. Bisi
Una delle più importanti città della Pamphylia, situata 18 km ad E di Antalya (Adalia) presso l'attuale paese di Murtana. Essendo [...] col fiume Kestros (Aksu) che distava da essa 7 km, divenne in breve tempo una fiorente città.
Il suo nucleo primitivo deve essere ricercato sull'acropoli che presenta la forma di una terrazza abbastanza allungata alta circa 50 m. In seguito la città ...
Leggi Tutto
Comune della Lombardia (181,67 km2 con 1.406.242 ab. nel 2020), capoluogo di regione e città metropolitana, è la seconda città in Italia, dopo Roma, e costituisce la massima concentrazione delle forme [...] erano triplicati e nel 1927 erano 230.000. A tale data, il settore tessile, che pure aveva dato il primitivo slancio all’industria milanese, era sopravanzato dalla chimica, dalle costruzioni e impianti, ma soprattutto dalla meccanica, che, con poco ...
Leggi Tutto
ROSHEIM
R. Lehni
Città della Francia nordorientale, situata in Alsazia (dip. Bas-Rhin).
Storia e urbanistica
Le prime notizie certe sull'insediamento di R. risalgono al 1051, quando papa Leone IX (1049-1054) [...] (Will, 1965, p. 215): a questa data doveva già essere in via di formazione, raccolto intorno alla chiesa stessa, il primitivo nucleo della città, che si sviluppò poi nel secolo successivo sotto la protezione degli Hohenstaufen, e che fu cinto da mura ...
Leggi Tutto
Nel periodo dal 1937 al 1948 nel campo dell'arredamento, la schematicità strutturale del primo "razionalismo" è, come era prevedibile, del tutto scaduta. Era logico, d'altra parte, che il razionalismo [...] dal bisogno di restituire alla casa quel tanto di intimità e, dove necessario, proprio di ricchezza che il razionalismo primitivo aveva, non negato, ma praticamente obliterato.
Delle tre direzioni nuove, la prima, e forse la più coerente dal punto ...
Leggi Tutto
BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] alla Οὐενετία interna, mentre Bellunum è ricordata da Plinio il Vecchio tra i Venetorum oppida (Nat. Hist., 3, 130). Il primitivo nucleo urbano, sorto nell'età del Ferro nell'area di Caverzano, si spostò più a S, occupando la zona attuale nella ...
Leggi Tutto
VATICANA COPPA CON JOCKEY, Pittore della (Vatican Jockey cup)
E. Paribeni
Ceramografo attico operante intorno al 520 a. C. ai primordî della tecnica a figure rosse.
Gli vengono assegnate da J. D. Beazley [...] intravvedere una personalità di notevole inventiva e indipendenza. Negli angusti limiti delle pareti di una coppa di tipo primitivo, tra gli enormi occhi incurvati egli tratteggia delicate figure rese con seguo fluido e scorrevole senza insistenze o ...
Leggi Tutto
YORK (Eburācum dei Latini; Caer Ebrauc dei Celti; A. T., 47-48) e Yorkshire
Marina EMILIANI SALINARI
F. G. RENDALL
Léopold Albert CONSTANS
Luigi Villari
*
Città dell'Inghilterra nord-orientale, [...] sul luogo di un edificio romanico del quale restano avanzi nella cripta. Dapprima si costruì il transetto, nel più puro gotico primitivo; poi le navate, di larghezza e altezza insolite, in uno stile più ornato; il coro con la torre centrale e quella ...
Leggi Tutto
DISEGNO
C. A. Petrucci
R. Bianchi Bandinelli
Base del d. è la linea, la quale non esiste né in natura né nel senso. L'occhio infatti percepisce macchie di diverso colore e di diversa intensità luminosa [...] ai riflessi più spontanei, ma non per questo meno misteriosi (donde il valore magico del d. per l'uomo primitivo), della intelligenza umana. La rappresentazione grafica delle forme per mezzo di linee di contorno è infatti manifestazione del tutto ...
Leggi Tutto
primitivo1
primitivo1 agg. [dal lat. primitivus «primo», der. dell’avv. primĭtus «in primo luogo», der. di primus «primo»]. – 1. Che è relativo a, o proprio di, un periodo di tempo anteriore a quello attuale: egli in se stesso faccendo della...
primitivo2
primitivo2 s. m. [dall’aggettivo prec., con riferimento alla maturazione precoce]. – Vitigno pugliese da vino rosso, detto anche primativo, coltivato spec. nelle province di Brindisi e Taranto: ha grappoli cilindrici, di colore...