festa
Cecilia Gatto Trocchi
Celebrazione solenne
Dal latino festus dies ("giorno solenne"), la festa è un periodo di tempo dedicato a celebrazioni particolari, a riti e a liturgie ben distinti dalla [...] e ogni figura della danza costituiscono un incantesimo o una preghiera. Si spera in un buon raccolto, in una ricca di distribuzione dei beni alimentari in eccesso e dell'uso di cibi rituali: i dolci dei morti, il cenone di Natale, le pizze rustiche ...
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La più importante azione sacra delle Chiese cattolica, ortodossa e anglicana, celebrata dal sacerdote con la comunità dei fedeli.
La m. nel cristianesimo cattolico
Nella dottrina cattolica (istruzione [...] ).
La struttura della m. con il popolo nel suo svolgimento rituale si articola in tre parti: a) riti d’introduzione, b tramandato dagli evangelisti: preparazione del pane e del vino, preghiera eucaristica, frazione del pane, comunione dei fedeli.
La ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] : a) attribuisce dei nomi (per es. offerta, sacrificio, preghiera, salvatore, mito, ecc.); b) designa i fenomeni; c) economico fra religione e cultura o religione e società (Morte e pianto rituale nel mondo antico, 1958; Sud e magia, 1959; La terra ...
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Magia
Gilbert Lewis
Evoluzione del concetto
Il termine 'magia', di uso corrente, ha una lunga storia e ha assunto connotazioni diverse nel corso del tempo. Lo scetticismo nei confronti dei poteri o [...] viene attribuito un potere coercitivo, mentre la preghiera assume la forma di una richiesta o di Bateson, G., Naven, Stanford, Cal., 1958 (tr. it.: Naven. Un rituale di travestimento in Nuova Guinea, Torino 1988).
Boas, F., Kwakiutl ethnography ( ...
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Sciamanesimo
Roberte N. Hamayon
Introduzione
Lo sciamanesimo deve il suo nome a un tipo di operatore religioso, lo sciamano (termine derivato dal tunguso, una lingua siberiana), che sfugge a ogni definizione [...] di tutti si paga con la morte di alcuni. Al termine del rituale lo sciamano dà l'esempio e la garanzia di questo risarcimento agli società basate sulla caccia. L'allevatore venera con la preghiera gli antenati da cui discende e dipende, e offre ...
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La scienza presso le civilta precolombiane. Il corpo umano nella cultura andina
Constance Classen
Il corpo umano nella cultura andina
Nell'era precolombiana, sulle Ande vivevano gruppi etnici diversi [...] sottoposti.
L'udito e il suono tendevano ad avere lo scopo rituale d'integrare l'esperienza, come la mescolanza di voci in una canzone o di strumenti diversi in una musica; la preghiera, invece, era finalizzata a unire l'umano con il divino. Proprio ...
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Sacrificio
Enrico Comba
Il sacrificio consiste in un atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un'entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, [...] nell'opera di É. Durkheim per quanto riguarda l'importanza dei rituali collettivi nel promuovere e ricreare la coesione della comunità e nella spiritualizzate: l'ascetismo, l'abnegazione, la preghiera, la condotta morale e la pratica cultuale ...
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Esumazione
Claudia Mattalucci
Esumazione è l'atto di esumare (dal latino exhumare, "trarre fuori dall'humus, dalla terra") cioè di estrarre dalla tomba, o dalla terra, il cadavere che vi era stato deposto. [...] viene aperta e il capo della cerimonia pronuncia una preghiera con la quale chiede la benedizione degli antenati. Vengono 1982), le cui cerimonie funebri sono costituite da tre sequenze rituali: la prima è quella che va dalla morte alla sepoltura, ...
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Ex voto
Alessandro Campus
Ex voto è una locuzione latina derivata dall'ellissi di ex voto suscepto, "secondo la promessa fatta", e indica una formula apposta su oggetti offerti nei santuari per ringraziare [...] sia reso in qualche modo 'diverso', o attraverso un rituale, come per es. le processioni durante le quali vengono , bambini che cadono dalle scale, incidenti sul lavoro. Che la preghiera sia stata esaudita è facile immaginarlo: se non vi è una ...
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mihrab
‹miràb› s. m. [adattam. dell’arabo miḥrāb]. – 1. La nicchia posta in una delle pareti interne della moschea, per indicare la qibla, cioè la direzione della Mecca verso la quale deve esser rivolto il viso da chi compie la preghiera rituale:...
imam
imàm s. m. [dall’arabo imām, propr. «colui che sta davanti agli altri»]. – Nel mondo islamico: 1. Il sovrano della monarchia universale musulmana, ossia il califfo dei musulmani ortodossi o sunniti. Presso i musulmani sciiti, il titolo...