I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] va ben al di là del contatto diretto con l’Italia e che affonda invece le radici in una pratica antica e consolidata Le stanze quadre tutte. L’edificio molto grande. Sale bellissime»; «mare, isole, Livorno, Pisa»; «e poi botteghe, chiese, piazze») ...
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DELLA VALLE, Pietro
Claudia Micocci
Nacque a Roma l'11 apr. 1586 da Giovanna Alberini e da Pompeo, la cui nobile famiglia vantava origini medievali (di essa il D. scrisse una Storia oggi perduta).
Il [...] a Mascat, risalì la penisola arabica, visitò Antiochia e riprese il mare ad Alessandretta per giungere a Napoli il 6 febbr. 1626. Rientrò in ambiente romano, oltre che per il sorgere di difficoltà pratiche insormontabili. Già in una lettera del 17 ...
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CORAZZINI, Sergio
Paolo Petroni
Nonostante si trovi spesso indicato come anno di nascita il 1887, i documenti confermano che il C. venne alla luce in una casa della vecchia Roma, al n. 17 di via in [...] nonsenza prima aver sottratto dalla cartella, tutta ingombra dipratiche d'ufficio, un foglietto che egli ripiegava di Spleen e La finestra aperta sul mare rivelano anch'essì la sapienza acquistata di cui si è parlato a proposito della revisione di ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] pratici o settoriali. Galileo è insomma il primo che unisce al genio matematico e all’ampiezza di ’è qua venuta. Son forse qui intorno voragini o meati nel fondo del mare, per le quali la Terra attragga e rinfonda l’acqua, respirando quasi immensa ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] periodo scolastico. La pratica didattica del ripetere a memoria ha fatto conservare il ricordo a molti studenti di interi versi delle ermo colle», «E il naufragar m’è dolce in questo mare», ecc.), come ne ha impresso nella memoria la scansione ritmica ...
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BUZZATI TRAVERSO, Dino
Marcello Carlino
Nacque a Belluno, in località San Pellegrino, il 16 ott. 1906. La famiglia, di origini bellunesi, apparteneva all'alta borghesia ed aveva una ricca tradizione [...] Proust; ama, per contro, Maupassant, Tolstoi e quanti hanno praticato forme narrative solide e tradizionali, ottocentesche; il mitico Omero, il creatore per antonomasia.di avventure e di emozioni, resta il suo idolo.
Terminati gli studi liceali, dopo ...
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Giovanni Pascoli nacque a San Mauro di Romagna nel 1855 e morì a Bologna nel 1912. Alla ricca produzione poetica in italiano, spesso scandita in più edizioni delle stesse raccolte (Myricae 1891, 1892, [...] risolve, nel corso della lettura e della sua pratica intertestuale, su un piano di superiore, non discreta, continuità. Così, che rusticale di Rigo e Rosa dei Poemetti con inserzione di tratti anche antigrammaticali (come «a me mi sembra un mare», “ ...
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GRANDE, Adriano
Massimiliano Manganelli
Nacque a Genova il 1° luglio 1897, figlio di Romolo, un sarto piemontese immigrato in Liguria, e di Salvina Seghezze. Non condusse studi regolari, pertanto la [...] anno, apparvero un nuovo volume di versi, Strada al mare (Firenze) - dove il G. dimostra di avere appreso la lezione delle " di ispirazione naïf, manifestamente debitore della pratica artistica di un autore come H. Rousseau il Doganiere. Di tale ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] . 110-111)
o il complemento dal verbo:
(20) Tra cielo e mare (un rigo di carmino
recide intorno le acque marezzate)
parlano (Myricae, “I puffini dell’Adriatico”, vv. 1-3)
La pratica dell’iperbato in Pascoli porta dunque a nuove forme, come l’iperbato ...
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La litote (dal gr. litótēs «attenuazione, diminuzione, semplicità», reso in latino col termine deminutio «diminuzione») è una figura retorica (➔ retorica) che consiste nell’attenuare ciò che si enuncia [...] l’originario intento comunicativo.
Questo aspetto pratico e inferenziale della litote fu visto con D’Annunzio con un cumulo di diverse figure
Tal chiaritate
il giorno e la notte commisti
sul letto del mare
non lieti non tristi
effondono ...
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mare magnum
locuz. lat. (propr. «mare grande»), usata in ital. come s. m. – Espressione (in gr. ἡ μεγάλη ϑάλασσα) con cui gli antichi designavano (usandolo come nome proprio) il mare che secondo le loro concezioni geografiche circondava tutto...
marea
marèa s. f. [der. di mare]. – 1. a. Fenomeno consistente nel periodico alzarsi (flusso) e abbassarsi (riflusso) del livello dei mari e degli oceani, provocato dall’attrazione gravitazionale della Luna e del Sole sulle masse d’acqua della...