Teoria critica della società
Giuseppe Bedeschi
La fondazione dell'Istituto per la Ricerca Sociale e la prima formulazione della 'teoria critica'
L'Istituto per la Ricerca Sociale fu fondato nel 1922, [...] tutte le filosofie empiristiche e illuministiche, e, naturalmente, quelle neoempiristiche e neoilluministiche.
Infatti sia nel moderno positivismo (in tutte le sue varianti), sia nel pragmatismo, la ragione, privata della propria autonomia, diventa ...
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Maurizio Ambrosini
Rom e Sinti
Un uomo saggio ride quando può. Sa bene che ci sarà molto da piangere nella vita
(Proverbio rom)
Rom e Sinti in Italia: minoranza senza territorio
di
La storia travagliata [...] mestieri, purché, naturalmente, non violassero le leggi.
Nuovi argomenti sorsero a sostegno del pregiudizio contro queste genti con il positivismo e con la sua pretesa di scientificità. Nel 1879, Cesare Lombroso, in una delle sue più celebri opere di ...
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(XIV, p. 361; App. I, p. 562; II, i, p. 877; V, ii, p. 142)
Il tema dell'e., nell'ambito dell'Enciclopedia Italiana, segue due linee principali presentando, da una parte, la storia delle e. d'arte e, dall'altra, [...] e non riuscì pienamente a ridefinirsi. In Francia, il Musée de l'homme (Parigi) si mantenne fedele alle premesse di stampo positivista di un museo generale dell'umanità, sintesi delle conoscenze dell'uomo sull'uomo, sviluppando l'idea di un 'museo ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] che la schematizzazione storico-religiosa individuabile nelle opere di Marx-Engels (una schematizzazione che risente molto dell'evoluzionismo-positivismo e che parte da forme elementarissime della vita religiosa, quali il feticismo e l'animismo, per ...
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Marxismo
Pietro Rossi
Il marxismo come scienza della società
Il marxismo nasce, negli scritti di Marx e di Engels degli anni quaranta dell'Ottocento, sotto forma di una scienza della società che intende [...] esso appariva difficilmente sostenibile. Con Tönnies e Durkheim aveva inizio, nella sociologia europea, il processo di distacco dal positivismo; e se la prima generazione dei sociologi d'oltreoceano - quella di Lester F. Ward, di William Graham ...
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CULTURA
GGiovanni Busino
Sergio Belardinelli
Maria Chiara Turci
Teoria della cultura
di Giovanni Busino
sommario: 1. Degli usi della nozione. 2. Il rinnovamento del concetto. 3. Dalla cultura alle [...] mondo della cultura, quindi della storia e della società, in netta antitesi con il mondo della natura. Se il positivismo di autori come Auguste Comte in Francia o Herbert Spencer in Inghilterra aveva subordinato le scienze storico-sociali a quelle ...
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L’Italia al femminile
Simonetta Soldani
Le molte incisioni e stampe popolari dedicate ai cortei festanti che tra il marzo e il novembre del 1860 mossero verso i luoghi deputati a sancire, con la forza [...] , Sul come e quanto le donne italiane possono contribuire a formare l’unità nazionale, «Il Tesoro delle Famiglie», novembre 1882, pp. 163-164.
N. Urbinati, Le civili libertà. Positivismo e liberalismo nell’Italia unita, Marsilio, Venezia 1990. ...
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Filosofia e società
Carlo Augusto Viano
I termini del problema
Se si considera la filosofia come una forma di sapere, simile alla matematica o alle scienze della natura, il rapporto con la società potrebbe [...] ben definita: più vaga per gli utilitaristi, che collocavano al primo posto la 'scienza della società', più netta per i positivisti che, anch'essi, pretendevano di costruire una scienza della società, ma davano un posto e una funzione precisi alla ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] oggi, Roma 1971-72.
Alle origini dell'antropologia, a cura di U. Fabietti, Torino 1980.
S. Puccini, Evoluzionismo e positivismo nell'antropologia italiana (1869-1911), in P. Clemente et al., L'antropologia italiana. Un secolo di storia, Roma 1985, pp ...
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positivismo
poṡitivismo s. m. [dal fr. positivisme, der. di positif «positivo»]. – 1. Complesso orientamento filosofico, sorto in Francia nella prima metà del 19° secolo e poi diffusosi in tutta Europa assumendo caratteristiche diverse in...
positivista
poṡitivista agg. e s. m. e f. [der. di positivismo] (pl. m. -i). – 1. Che, o chi, segue il positivismo, come dottrina filosofica e come orientamento metodologico: un filosofo p.; i p. francesi, inglesi. Come agg., con il sign....