Edward Gibbon. Costantino nella History of the Decline and Fall of the Roman Empire
Heinrich Schlange-Schöningen
The History of the Decline and Fall of the Roman Empire di Edward Gibbon, pubblicata [...] romano, la politica religiosa di Costantino portò a conseguenze diverse: mentre la diffusione della religione cristiana tra i popoligermanici trasmetteva loro «le lezioni della fede e dell’umanità» («the lessons of faith and of humanity»)110, la ...
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L'uomo medievale
Chiara Frugoni
Il Medioevo
Medioevo è una parola formata da due vocaboli di origine latina e significa "età di mezzo". Per lungo tempo si è pensato che fosse un'età 'buia' compresa [...] perse la sua forza e venne sopraffatto, oltre che da grandi difficoltà economiche e sociali, anche dall'arrivo di alcuni popoligermanici, che provenivano dal nord e dall'est dell'Europa in cerca di terre dove stabilirsi. I Romani, e prima di ...
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storiche, eta
storiche, età
Epoche, periodi di durata secolare nei quali viene divisa la storia dell’umanità. Solitamente se ne individuano quattro: l’Età antica, quella medievale, quella moderna e [...] l’esistenza di quattro distinte fasi. La prima è quella tardoantica (5°-6° sec.), caratterizzata dall’irruzione dei popoligermanici nell’Europa mediterranea, dall’incontro tra la loro civiltà e quella romana, e dalla formazione dei regni romano ...
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Alto Medioevo
V.H. Elbern
Si definisce A. il periodo compreso tra la fine della Tarda Antichità romana e la formazione di un insieme di organismi statali a base etnica nei territori dell'Europa centrale [...] all'incoronazione di Carlo Magno (800). Altri considerano l'invasione degli Unni nel 375 e il successivo migrare dei popoligermanici come il vero elemento generatore dei cambiamenti nel quadro europeo-mediterraneo e ne fissano la data al sacco di ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Germani
Horst Wolfang Böhme
I germani
L’etnonimo Germani è riferito a diverse popolazioni e tribù dell’Europa [...] progressiva e costante “germanizzazione” si sarebbe spinta verso sud e ovest.
La formazione e la diffusione del popologermanico sembrano invece essere più cautamente da considerare un processo estremamente complesso e finora non del tutto chiarito ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Franchi
Marco Ricci
I franchi
Il nome Franchi (dal germanico antico frekkr, fri, “coraggioso”, “ardito”) compare [...] caratterizzazione dal punto di vista etnico. Nel corredo maschile l’elemento più caratteristico di distinzione rispetto agli altri popoligermanici rimane la presenza della francisca (l’ascia da lancio), mentre le altre armi quali gli scudi, le lance ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I barbari
Alessandra Melucco Vaccaro
I barbari
Il termine deriva dal greco βάρβαρος (“straniero”); analogamente al [...] ricavato fondendo monete dei tributi imperiali; ciò è riscontrabile tra V e VII sec. d.C. nelle zone di insediamento di numerosi popoligermanici e di Unni e Avari: nel caso di questi ultimi, ad esempio, tra il 558 e il 623 il tributo passa da 60 ...
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DRAGONETTI, Giacinto
Luigi Cepparrone
Nato a L'Aquila nel 1738 dal marchese Gianfilippo, studiò a Roma nel collegio "Nazareno", dove si mise in mostra come scrittore di eleganti versi italiani e latini. [...] questo diritto all'usufrutto e non il diritto di proprietà, che rimase come prima al sovrano. Non a caso i feudi furono introdotti dai popoligermanici in cui si praticava il potere monarchico e non si conosceva il diritto di proprietà, essendo essi ...
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Tematiche delle emigrazioni
Matteo Sanfilippo
Le emigrazioni internazionali hanno una storia lunga, che conosce un’improvvisa accelerazione durante l’Ottocento a causa della congiuntura socio-economica [...] mondo classico ha poi inizio con uno dei movimenti migratori più celebri della storia: le grandi invasioni dei popoligermanici, arabi e slavi. Alle prime invasioni barbariche si aggiungono nuovi flussi, in particolare quello scandinavo che diffonde ...
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La fine del mondo antico
Andrea Giardina
Nel 476 d.C. l’imperatore romano d’Occidente Romolo, detto già dai contemporanei, per la sua giovane età, Augustolo, il «piccolo Augusto», fu deposto e relegato [...] la cesura epocale con l’avvento dell’islam, lo storico belga era infatti costretto a negare che i popoligermanici avessero recato apporti culturali nuovi e significativi all’Europa occidentale: convergendo nella cultura dei romani, quella dei ...
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popolo no-global
(popolo no global, Popolo No Global), loc. s.le m. I contestatori della globalizzazione. ◆ Gli anarchici, tutti in nero, un migliaio, tanti venuti dalle terre basche di Spagna e Francia, dalla Germania, sono spuntati come...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...