Prete romano (m. Roma 752), successe a Zaccaria, ma morì tre giorni dopo l'elezione, prima ancora d'aver ricevuto l'ordinazione; considerandosi questa in quei tempi come il vero inizio del pontificato, [...] S. non fu dai contemporanei considerato papa. È incluso invece nella lista ufficiale dell'Annuario pontificio, e questo provoca delle oscillazioni nella numerazione dei successivi pontefici di questo nome. ...
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FACCHETTI (Fachetti, Fachetto), Pietro
Antonella Ferri
Nacque a Mantova da Giacomo Antonio tra il 1535 e il 1539. Pittore e incisore, si formò nella città natale presso la bottega dei Costa. Intorno [...] all'ottavo decennio del sec. XVI si trasferì definitivamente a Roma, ove visse fino alla morte operando al servizio dei pontefici e della nobiltà romana e curando in questa città gli acquisti di opere d'arte per il duca di Mantova Vincenzo Gonzaga.
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BARGELLINI, Niccolò Pietro
Gaspare De Caro
Nacque a Bologna intorno al 1630 da Ippolito. Si addottorò in diritto civile e canonico nello Studio bolognese e intraprese la carriera ecclesiastica, trasferendosi [...] quello che si considerò un inganno tramato dalla corte francese e dai vescovi ribelli ai danni della Chiesa. Lo stesso pontefice non nascose la propria intenzione di negare al B. il cappello cardinalizio, che, secondo l'usanza, si concedeva ai nunzi ...
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Silvestro III
Papa (m. 1062-1063). Vescovo di Sabina e alleato della fazione dei Crescenzi, fu eletto papa (1045) quando Benedetto IX fu costretto da una sommossa a lasciare Roma, dopo aver indicato [...] come successore Gregorio VI. L’intricata situazione venne risolta dall’imperatore Enrico III, che nel corso del sinodo di Sutri (1046) depose tutti e tre i pontefici. S. fu esiliato in monastero, ma riottenne poi la cattedra vescovile di Sabina. ...
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Ecclesiastico (Firenze 1682 - Roma 1761). Domenicano, priore (1729) del convento di S. Marco a Firenze, fu chiamato a Roma nel 1732 come teologo del cardinale Neri Corsini, vi divenne "teologo Casanatense", [...] ) e infine cardinale (1759). Autore di un famoso lavoro, Dell'origine del dominio e della sovranità temporale dei romani pontefici (1742), contrappose a quella di C. Fleury una sua Storia ecclesiastica in 21 volumi (1747-62; ripubblicata più volte ...
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GUALTIERI, Pietro Paolo
Valentina Gallo
Nacque ad Arezzo nel 1501; non si hanno notizie sulla famiglia di origine né sui suoi primi anni di vita e sugli studi, condotti in Toscana.
Dopo aver preso gli [...] che in più di un caso il G. ebbe modo di osservare all'opera.
Egli fu infatti al seguito di Paolo III quando il pontefice si recò a Nizza fra il marzo e il luglio 1538, tentando la pacificazione fra Francesco I e Carlo V in funzione antiottomana (cc ...
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Stefano Papa
Stefano
Papa (m. Roma 752). Prete romano, successe a Zaccaria, ma morì tre giorni dopo l’elezione, prima ancora di avere ricevuto l’ordinazione; essendo questa considerata all’epoca come [...] il vero inizio del pontificato, S. non fu considerato papa dai contemporanei. È incluso invece nella lista ufficiale dell’Annuario pontificio, e questo provoca delle oscillazioni nella numerazione dei successivi pontefici con questo nome. ...
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Damaso I, santo
Papa (n. 305 ca.-m. 384). Probabilmente romano, successe a Liberio nel 366 ma lottò a lungo per imporsi (378) contro il partito che aveva eletto antipapa il diacono Ursino. Rifacendosi [...] l’autorità del papa derivava direttamente da Cristo e il suo pontificato fu una tappa importante per l’evoluzione del ruolo dei pontefici romani. Con l’aiuto di s. Ambrogio combatté l’arianesimo. Eresse a Roma la basilica di S. Lorenzo in Damaso e un ...
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Teologo e scrittore (m. 235), sul quale tutte le fonti antiche si dimostrano molto incerte. Secondo la ricostruzione tradizionale, di cultura greca, forse discepolo di s. Ireneo, esponente della teologia [...] deciso di papa Callisto e contro questo si propose come antipapa, conservando la sua opposizione anche con i successivi pontefici Urbano I (222) e Ponziano (230). Deportato in Sardegna da Massimino il Trace (235) assieme a papa Ponziano (con ...
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Pietro Filargo o Filargis (Kare, Creta, 1340 circa - Bologna 1410), francescano, professore presso l'università di Parigi, poi di Pavia, consigliere di Gian Galeazzo Visconti, per il quale ottenne dall'imperatore [...] 1405. Fu uno dei protagonisti del concilio di Pisa, che per mettere fine allo scisma d'Occidente depose i due pontefici, romano e avignonese, e lo elesse (26 giugno 1409), istituendo così una terza obbedienza; nelle cronotassi ufficiali è considerato ...
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pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....
anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...