CAMPEGGI, Antonio Maria
Gian Paolo Brizzi
Secondogenito del giureconsulto Giovanni Zaccaria e di Dorotea Teobaldi, figlia di Tommaso, consigliere del duca Galeazzo Sforza, il C. nacque alla fine del [...] il C. fu inviato a Roma per esprimere la devozione dei Bolognesi e rinnovare l'obbedienza del governo cittadino al nuovo pontefice Paolo III; il 21 aprile e il 2 giugno del 1547 partecipò alle inaugurazioni delle sessioni bolognesi del concilio di ...
Leggi Tutto
BENEDETTO VII, papa
Paolo Delogu
Fu eletto nella seconda metà del 974 in circostanze difficili e agitate. Un papa, Benedetto VI, era stato strangolato; il soglio papale era occupato da un usurpatore, [...] nel 979: ibid., 3798), il papa sanzionò la libera elezione dell'abbate, il divieto di intrusioni vescovili, la soggezione diretta al pontefice, indicata da un censo annuo di cinque soldi pagato dai monasteri a Roma. In alcuni casi giunse a vietare ai ...
Leggi Tutto
COLONNA, Stefano
Peter Partner
Appartenente al ramo di Palestrina della potente famiglia dei feudatari romani, nacque con ogni probabilità sullo scorcio del sec. XIV da Niccolò di Stefano e da Clarissa [...] nel 1431, poco dopo l'assunzione di Gabriele Condulmer al soglio di Pietro, dai Colonna nel tentativo di opporsi al nuovo pontefice ed alla linea politica da lui inaugurata. Una delle prime preoccupazioni di Eugenio IV era stata quella di esigere la ...
Leggi Tutto
DE FORNARI, Gabriele
Giovanni Nuti
Nacque da Nicolò a Genova nella seconda metà del secolo XV.
Nicolò fu una delle personalità più autorevoli nella Genova mercantile quattrocentesca: tra le tante cariche [...] la Repubblica genovese e il Papato.
In particolare, essi dovevano chiedere la conferma dei privilegi concessi a Genova dai pontefici, specialmente da Sisto IV e da Innocenzo VIII; dovevano ottenere che venisse allargato a tutta l'Africa il permesso ...
Leggi Tutto
GIOVANNI di Crescenzio
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Figlio di Crescenzio Nomentano, il dominatore di Roma che fu fatto uccidere da Ottone III nel 998, e di una non meglio conosciuta Teodora, fu patrizio [...] invece da escludersi un'investitura da parte imperiale. Comunque stiano le cose, è certo che i rapporti tra G. e i pontefici regnanti durante i suoi anni di governo non si informarono a una sudditanza del primo rispetto ai secondi. A differenza degli ...
Leggi Tutto
GIOVANNI IX, papa
Claudia Gnocchi
Figlio di Ramboaldo, non si conoscono né la data né il luogo della sua nascita, si sa però che era originario di Tivoli, presso Roma, e che fu ordinato sacerdote da [...] da Niccolò I a G. furono concordi nel condannare il patriarca di Costantinopoli. Secondo A. Lapôtre, al contrario, tutti i pontefici da Giovanni VIII a G. riconobbero il secondo patriarcato di Fozio (877-886) salvo Formoso e Marino I. Successivamente ...
Leggi Tutto
CORRER, Paolo
Giuseppe Gullino
Patrizio veneziano, nato nel 1380 da Filippo di Nicolò, del ramo a Castello, e da Chiara Venier di Francesco. La famiglia, che pure contava su prestigiose parentele nell'ambito [...] alla Repubblica veneta per chiedere la revoca di una legge che proibiva ai patrizi di accettare doni e impieghi da principi o pontefici; dopo di che ottenne l'investitura, in qualità di vicario, di un ampio patrimonio nelle Marche, al confine con la ...
Leggi Tutto
BARONCELLI-BANDINI, Giovanni
Guido Pampaloni
Nacque a Firenze da Piero di Bandino nei primi decenni del Trecento e forse, come alcuni indizi lascerebbero pensare, nel terzo decennio.
Suo padre (morto [...] di cambi presso la Camera, e in diverse occasioni lo troviamo cambiare, e spesso prestare del proprio, somme di denaro ai pontefici: notevole, ad esempio, è il prestito da lui fatto il 28 apr. 1373 alla Camera apostolica (7500 fiorini d'oro), subito ...
Leggi Tutto
CORRER, Angelo
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia il 2 dic. 1605 da Girolamo di Angelo e da Sofia Mocenigo.
Il padre (1584-1647) aveva ricoperto importanti magistrature; podestà e capitano a Rovigo, senatore, [...] crisi tra il papa Urbano VIII Barberini ed Odoardo Farnese a proposito del feudo di Castro, feudo farnesiano occupato dai pontefici nel 1641. Con il benestare francese si costituì una lega tra Venezia, Firenze e Modena in favore del Farnese; Venezia ...
Leggi Tutto
DELFINI (Delfino), Flaminio
Stefano Andretta
Nacque a Roma il 1° nov. 1552 da Mario e Properzia Miccinelli.
Le scarsissime notizie, le reticenze e i probabili occultamenti dei contemporanei e degli [...] con decisione il fenomeno dilagante del banditismo nello Stato pontificio: l'instabilità di governo per il rapido succedersi di quattro pontefici in un anno e mezzo, le carestie periodiche, la cacciata di vagabondi da Roma e la crisi di fiducia delle ...
Leggi Tutto
pontefice
pontéfice s. m. [dal lat. pontĭfex -fĭcis, che tradizionalmente si ritiene comp. di pons pontis «ponte» e tema di facĕre «fare»: inizialmente il termine designava forse colui che curava la costruzione del ponte sul Tevere]. – 1....
anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...