Profitto
Nicolò De Vecchi
di Nicolò De Vecchi
Profitto
Introduzione
In termini generali il profitto è definibile come una forma di reddito che può presentarsi in un'economia priva di un piano o di [...] risorse naturali e coloro che prestano fondi liquidi hanno interesse ad allearsi con il capitalista nell'ottenimento del plusvalore, il contrasto di classe tra capitalisti e lavoratori costituisce l'essenza stessa del capitalismo. Infatti esso non si ...
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Socialismo
IIring Fetscher
di Iring Fetscher
Socialismo
sommario: 1. Significato del termine. 2. Valori fondamentali del socialismo democratico. 3. La critica socialista della società industriale capitalistica. [...] essi si trovano nella stessa situazione di quei percettori di salari, i quali come già in passato anziché produrre plusvalore siano al servizio diretto di persone benestanti e badino al loro comfort privato (in qualità di cuochi, autisti, giardinieri ...
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Fenomeno economico e sociale per cui in determinati periodi larghi strati della popolazione sono colpiti dalla miseria in conseguenza di un complesso di fattori di varia natura (quali penuria di risorse [...] indotto i capitalisti a comprimere costantemente i salari a livello di sussistenza per assicurarsi margini costanti di plusvalore. Questa previsione del marxismo, insieme alle altre che formano il nucleo del ‘socialismo scientifico’, fu contestata da ...
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Rivoluzione
RRoger Garaudy
di Roger Garaudy
Rivoluzione
sommario: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione non si definisce per i mezzi che impiega: a) la rivoluzione non si definisce per la violenza; b) [...] di produzione era una condizione necessaria del socialismo, non ne era però la condizione sufficiente. Il fatto di prelevare il plusvalore non a livello delle imprese, ma a livello nazionale e attraverso lo Stato, non pone fine né al lavoro salariato ...
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Economia
Sergio Ricossa
di Sergio Ricossa
Economia
sommario: 1. Tra scienza e politica: contenuti e metodi. 2. Dalla contabilità aziendale alla contabilità nazionale. 3. Lo sviluppo economico. 4. Le [...] moralità dei redditi non da lavoro, bollati da Marx (v., 1867, vol. I, capp. 4 e 5) come Mehrwert o ‛plusvalore', di cui i capitalisti si appropriavano sfruttando i lavoratori; ma la trovata di Marx era soltanto un portare alle estreme conseguenze un ...
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Economia
In economia, il termine ha più significati: il valore in denaro di beni; i beni stessi in cui il denaro è investito o, più comunemente, l’insieme dei beni destinati a impieghi produttivi per ottenere [...] di quanto ne incorporano. Il c. variabile compra la forza-lavoro che, oltre a riprodurre il proprio valore, crea il plusvalore, fonte del profitto.
C. Menger definì il c. come il potere di acquisto disponibile per investimenti produttivi, concezione ...
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Distribuzione della ricchezza e del reddito
Alberto Quadrio Curzio
Introduzione
I problemi della distribuzione del reddito e della ricchezza sono da sempre rilevanti nella scienza economica in termini [...] il capitale costante (ammortamento annuo del capitale fisso più le materie prime); W è il capitale variabile (o salari annui); P è il plusvalore; Y´=P+K+W è il prodotto nazionale lordo e Y=P+W quello netto. Le grandezze K e W sono definite in termini ...
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Tempo libero
Maria Carmen Belloni
Definizione e terminologia
Un primo problema che pone lo studio del tempo libero è quello della sua definizione. Sotto il profilo concettuale e terminologico si riscontrano [...] , pur nell'ambito del paradigma marxista, è incentrato invece sulla relazione tra il tempo libero e la formazione del plusvalore. L'analisi di Pierre Naville (v., 1967) può considerarsi emblematica di un modo di affrontare il tempo libero all ...
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ECONOMIA E SOCIETÀ
Richard Swedberg e George Dalton
Sociologia economica
di Richard Swedberg
Introduzione
Intorno al 1800 il concetto di 'economia' divenne estremamente importante nell'ambito della [...] del suo sistema si trova l'individuo, che appartiene a una specifica classe sociale e produce plusvalore con il suo lavoro. Di questo plusvalore si appropria quindi la classe dirigente, che in diversi modi domina le altre classi. Al macrolivello ...
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plusvalore
plusvalóre s. m. [comp. del lat. plus «più» e dell’ital. valore, calco del ted. Mehrwert, che è stato tradotto talora anche con più valore]. – 1. Lo stesso che plusvalenza. 2. Nel pensiero marxiano, grandezza che esprime la valorizzazione...
plus
avv., lat. – Latinismo usato talora (anche per imitazione dell’uso ingl. e ted.) invece dell’equivalente ital. più per indicare un’eccedenza, un incremento o sim., o per indicare il segno di +; con funzione aggettivale entra inoltre in...