. Generalità. - Problema centrale nell'a. e. è quello delle relazioni esistenti tra a. statica e dinamica. Peraltro questi termini, come accade anche in altri casi e in altre discipline, in cui s'impiegano [...] la tendenza verso crisi sempre più gravi (giacché in ogni periodo di boom ci si solleva dal trend, gonfiando e realizzando il plusvalore, ma in ogni crisi il trend viene di nuovo toccato, e perciò ogni crisi è più grave della precedente), da cui il ...
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Economia
Sergio Ricossa
di Sergio Ricossa
Economia
sommario: 1. Tra scienza e politica: contenuti e metodi. 2. Dalla contabilità aziendale alla contabilità nazionale. 3. Lo sviluppo economico. 4. Le [...] moralità dei redditi non da lavoro, bollati da Marx (v., 1867, vol. I, capp. 4 e 5) come Mehrwert o ‛plusvalore', di cui i capitalisti si appropriavano sfruttando i lavoratori; ma la trovata di Marx era soltanto un portare alle estreme conseguenze un ...
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distribuzione del reddito
Riccardo Vannini
Modalità attraverso cui il reddito si ripartisce tra i membri della società. La d. del r. dipende da un insieme di circostanze eterogenee. Per es., la struttura [...] tra le classi sociali. La lotta tra classi fu, invece, centrale negli studi di Marx, il quale introdusse il concetto di ‘saggio di plusvalore’, ovvero una misura dello sfruttamento dei lavoratori da parte dei capitalisti. Ogni qualvolta il saggio di ...
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Economia
Attività che provvede alla collocazione sul mercato delle merci e dei servizi, e quindi l’insieme dei punti di vendita che ne assicurano agli acquirenti la disponibilità.
Nell’ingegneria gestionale [...] reali stazionari e profitti decrescenti. La concezione conflittuale si accentua nella visione marxista, imperniata sul concetto di plusvalore (➔). Con il marginalismo (➔) l’analisi della d. si identifica con il processo di determinazione dei prezzi ...
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MARI, Enzo (App. IV, ii, p. 394)
Designer, grafico, illustratore e artista. Ha raggiunto fama internazionale nel settore del design, in cui si è distinto per la sperimentalità della sua ricerca formale [...] (1978); Dov'è l'artigianato (1981); Le libertà della manifattura (1994). Vedi tav. f.t.
Bibl.: J. Capella, Il design o è plusvalore culturale o non è design. Dialogo con Enzo Mari, in Domus, 1977, 791, pp. 60-67; R. Pedio, Enzo Mari designer, Bari ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera di Karl Marx prende forma negli anni Quaranta e giunge ai suoi esiti maturi [...] per il capitalista. E questa è la forma che assume, nel modo di produzione capitalistico, lo sfruttamento. Il plusvalore generato nel processo di produzione rende conto del processo di accumulazione e di sviluppo capitalistico.
Ora, la condizione che ...
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Prezzi
Gianni Vaggi
Definizione e concetti correlati
Per 'prezzo' si intende il valore di un bene, cioè la quantità di altri beni che è possibile acquistare con un'unità del bene stesso. Il prezzo di [...] lavoro e quindi il monte salari per unità di prodotto nei due settori; s₁ e s₂ rappresentano il plusvalore nei settori 1 e 2; il plusvalore è dato dalla differenza fra la quantità di tempo lavorato e quella pagata ai lavoratori nei due settori. La ...
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Federalismo
Lucio Levi
Introduzione
Il federalismo, nato come teoria di una forma di governo, per risolvere i problemi di un caso isolato, la formazione degli Stati Uniti d'America, e poi di altre società [...] aspetto della proprietà che deve essere abolito, per eliminare i rapporti di forza dalla società. L'abolizione del plusvalore consiste dunque nell'assegnare il possesso dei mezzi di produzione agli individui o ai gruppi che li impiegano. Eliminato ...
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classica, economia
Scuola che ha dominato il pensiero economico a partire, convenzionalmente, dalla pubblicazione dell’opera La ricchezza delle nazioni (An inquiry into the nature and causes of the wealth [...] produzione. K. Marx (➔) apportò ulteriori cambiamenti a questa teoria, in particolare riguardo alla distinzione tra valore e plusvalore, in ciò inserendosi pienamente nella tradizione classica. J.B. Say è invece ricordato soprattutto per la legge che ...
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Retribuzione del lavoratore subordinato, in particolare dell’operaio.
Definizione e tipologie
Nel linguaggio economico, a differenza che nel linguaggio giuridico e comune, s. è la remunerazione del lavoro [...] di quel periodo che gli economisti classici formularono le loro pessimistiche teorie del s. e che K. Marx elaborò la sua teoria sul plusvalore (➔). Il s. naturale, per A. Smith e D. Ricardo (o il s. necessario, secondo J.S. Mill), è infatti il minimo ...
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plusvalore
plusvalóre s. m. [comp. del lat. plus «più» e dell’ital. valore, calco del ted. Mehrwert, che è stato tradotto talora anche con più valore]. – 1. Lo stesso che plusvalenza. 2. Nel pensiero marxiano, grandezza che esprime la valorizzazione...
plus
avv., lat. – Latinismo usato talora (anche per imitazione dell’uso ingl. e ted.) invece dell’equivalente ital. più per indicare un’eccedenza, un incremento o sim., o per indicare il segno di +; con funzione aggettivale entra inoltre in...