Filologo e storico della filosofia austriaco (Brno 1832 - Baden, Vienna, 1912). Fu dal 1873 prof. di filologia classica all'univ. di Vienna; dal 1909 socio straniero dei Lincei. La sua opera capitale è [...] a Stratone di Lampsaco. Sono da ricordare inoltre gli studî e le edizioni dei papiri ercolanesi di Filodemo, gli studî platonici, l'edizione della pseudoippocratea Apologia della medicina (2a ed., 1910). Una serie di scritti minori è raccolta in ...
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Storico della filosofia e filosofo polacco (Varsavia 1863 - Cracovia 1954). Fu professore nelle univ. di Kazan´, Cracovia, Ginevra, Losanna, Londra, Boston, Parigi e (dal 1919) in quella di Vilna. Come [...] pluralismo spiritualistico, che risente delle posizioni filosofiche di Leibniz e di Lotze, in cui ritornano temi platonici, come quello della reincarnazione delle anime. Influenzato inoltre dalle tesi del "messianesimo polacco", sostenne la dottrina ...
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ALBERTELLI, Pilo
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Nacque a Parma il 30 sett. 1907 da Guido, deputato socialista. Trasferitosi a Roma con il padre, che aveva potuto sottrarsi a stento alla violenza dei fascisti parmensi, fu discepolo [...] e frammenti, Bari 1939 (collezione Filosofi antichi e medievali di Laterza); Il problema morale nella filosofia di Platone, Roma 1939; Le antinornie dell'educazione, in Cultura magistrale, Enciclopedia dei maestri, Milano 1939. Lasciò inoltre alcuni ...
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COMMENDONE, Giovanni Francesco
Domenico Caccamo
Nacque a Venezia il 17 marzo 1524 da Antonio, di famiglia originaria del Bergamasco, medico e cultore di studi umanistici, e dalla nobile Laura Barbarigo, [...] Di applicazione precoce (a dieci anni componeva versi latini), studiò a Padova filosofia, leggendo con cura i testi platonici. Alla morte del padre, nel 1543, dovette affrontare gravi difficoltà, provvedendo ai familiari senza alcun soccorso da parte ...
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Filosofo (n. Costantinopoli 1355 circa - m. Mistrà 1450 circa). Nel 1393 si trasferì a Mistrà, presso l'antica Sparta, e vi rimase per molti anni a capo di una scuola filosofico-religiosa di schietta impronta [...] e religiose del suo pensiero, informato all'ideale di una società e di una spiritualità basate sui principî platonici e sulla sapienza ellenica. Accusato di sovvertire la religione rivelata, fu tacciato di ateismo da Giorgio Scolario, patriarca ...
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Filosofo e diplomatico (Gayhurst, Buckinghamshire, 1603 - Londra 1665), figlio di Everard. Nato cattolico, passato al protestantesimo (1630), tornò (1635) al cattolicesimo che difese in varî scritti (A [...] di medicina e in genere di filosofia naturale, inserendo nella tradizione peripatetica, alla quale si riallaccia, motivi platonici e accentuazioni più propriamente naturalistiche. Tra i suoi scritti: Observations upon religio medici, 1643; A treatise ...
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Pedagogista italiano (Catania 1879 - Cortina d'Ampezzo 1938). Insegnante per varî anni nelle scuole medie, poi (1911-22) prof. di pedagogia nell'univ. di Catania, in seguito (1923-24) tenne, per incarico [...] Rassegna di pedagogia e di politica scolastica (1912-13), Educazione nazionale (1919-33). Tra le sue opere: Studî platonici (1906); Saggi di propaganda politica e pedagogica (1910); Lezioni di didattica e ricordi di esperienza magistrale (1912, che ...
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Pensatore greco (n. 185 circa - m. 110 circa a. C.). Scolaro di Diogene di Seleucia, è il principale rappresentante (insieme a Posidonio che fu suo scolaro) di quello stoicismo eclettico che va sotto il [...] . Dei suoi scritti ci restano solo frammenti. Lo stoicismo di P. è caratterizzato dalla ripresa di motivi platonici (del Platone giovanile o "socratico") e aristotelici: P. crede nell'eternità del mondo, combatte la divinazione, rivendica il libero ...
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Filosofo (Londra 1671 - Napoli 1713), nipote del 1º conte di Shaftesbury (v.). Compiuti gli studî classici, dopo un viaggio in Francia e in Italia, entrò (1695) nel parlamento inglese nel gruppo dei whigs; [...] of men, manners, opinions, times (3 voll., 1711). n Nel pensiero di S. è presente la tradizione dei platonici di Cambridge per la generale visione della natura come un tutto vivente, organico, armonioso, sostanzialmente positivo, buono. Di qui ...
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DUODO, Pietro
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 3 maggio 1554, da Francesco di Pietro e da Chiara di Sebastiano Bernardo, adolescente si trasferi a Padova per perfezionarvi la sua istruzione sia seguendo [...] uscita del trattato del Tiepolo (che col D. condivide le stesse frequentazioni), la risultante non già d'una antitesi tra Platone e Aristotele, ma d'una loro possibile "collatio".
Comunque sia, gli spetti o meno la paternità della dissertazione, la ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...