La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] , una dentro l'altra.
Geometria della luce in atto
Una delle fonti di Grossatesta fu senza dubbio il Timeo di Platone, parzialmente tradotto in latino e commentato da Calcidio alla fine del IV sec.; fra i testi scientifici egli conosceva inoltre ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] di un nome, si accede più facilmente alla comprensione della cosa a cui esso si riferisce. L'eredità della tradizione (neo)platonica si sovrappone a quella biblica, poiché fu Adamo a imporre alle cose un nome in grado di esprimerne l'essenza. La ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] il suo principale testo scientifico, la Nova de universis philosophia, più un trattato sulla fisica che non sulla filosofia platonica. Tuttavia, dopo che nel 1592 papa Clemente VIII (1592-1605) chiamò Patrizi a tenere la nuova cattedra di filosofia ...
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Statista, poeta e filosofo inglese (Eyton-on-Severn 1583 - Londra 1648). Volontario nell'esercito del principe d'Orange (1614), ambasciatore a Parigi (1619) , diede importanti contributi alla storia del [...] sono diverse e progressive realizzazioni. Per questo aspetto del suo pensiero (che peraltro riprende temi già del platonismo rinascimentale) H. è stato considerato tra coloro che hanno avviato una problematica "deistica"; vi si riconnettono anche ...
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Medioevo: la scienza siriaca. La tradizione della logica aristotelica
Henri Hugonnard-Roche
La tradizione della logica aristotelica
Della letteratura siriaca profana, scientifica o filosofica, ci [...] es., gli Eraclidi da Eracle) o di colui che ha generato un individuo (come Eracle per Illo) o del luogo di nascita (Platone di Atene) o di ciò che sta sopra la specie ('animale' genere di 'uomo'). Si possono inoltre ricordare: la divisione relativa ...
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Scienza greco-romana. Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Jim R. Hankinson
Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Con le sue riflessioni sui limiti della conoscenza umana, [...] , o le loro proprietà costitutive, e pensano che lo spazio e la materia in esso contenuti siano continui e densi; i platonici e i pitagorici generano il mondo da numeri, linee e piani, il limite e l’illimitato. Tutti producono eziologie in accordo ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Qualita primarie e qualita secondarie
M. Ruisi
Qualità primarie e qualità secondarie
Il dibattito sulle qualità aristoteliche
Il problema della [...] negativamente. Il Medioevo oscillò fra una posizione fiduciosamente aristotelica e una posizione dubbiosamente platonica, mentre il Seicento adottò un platonismo modificato» (Hall 1973, p. 68).
La concezione matematica della realtà, che derivava dal ...
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Scienza greco-romana. Epistemologia e teorie della Natura nell'eta ellenistica
David Sedley
Epistemologia e teorie della Natura nell'età ellenistica
La filosofia ellenistica
Nel IV sec. a.C. Aristotele [...] (il cui termine è convenzionalmente fissato al 30 a.C., data dell’inizio dell’Impero romano) l’Accademia fondata da Platone, benché essa abbia effettivamente cessato di esistere come istituzione dopo gli anni Ottanta del I sec. a.C. L’effettiva ...
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Il Rinascimento. Continuita, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Gianfranco Fioravanti
Continuità, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Il sistema delle scienze aristoteliche tra XV [...]
‒ 1976: Schmitt, Charles B., L'introduction de la philosophie platonicienne dans l'enseignement des universités à la Renaissance, in: Platon et Aristote à la Renaissance, Paris, Vrin, 1976, pp. 93-104.
‒ 1983a: Schmitt, Charles B., Aristotle and the ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] i finalismi della fisica aristotelica di Simplicio; ricorre al Kant critico di Leibniz e della sua concezione "negativa" o "platonica" dell'empiria e dell'esperienza sensibile in genere. Il risultato a cui Della Volpe perviene per questa strada è, in ...
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platonia
platònia s. f. [lat. scient. Platonia, der. del nome gr., Πλάτων, del filosofo Platone]. – Genere di piante guttifere, con due specie, del Brasile: sono grandi alberi con foglie coriacee, fiori vistosi, rosei, solitarî, che danno...
platonico1
platònico1 agg. [dal lat. Platonĭcus, gr. Πλατωνικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Appartenente o relativo al filosofo greco Platone (428-348 a. C.), alle sue dottrine, ai suoi principî e alle sue opere (v. platonismo): la filosofia p.;...