(gr. Πυϑία) Antica sacerdotessa che a Delfi dava i responsi dell’oracolo di Apollo Pizio; le era prescritta la verginità. Ricevuta la richiesta degli interroganti, la p., penetrata nell’adito del tempio, [...] sedendo sull’aureo tripode cadeva in estasi e pronunciava parole sconnesse che il sacerdote addetto parafrasava in versi ...
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Due Pitagorici di Siracusa, protagonisti di un famoso aneddoto, tramandato da Aristosseno attratraverso Giamblico (De vit. Pyth., 33, p. 162, 10 N). Per una scommessa fra i cortigiani di Dionisio il giovane, che volevano accertarsi se il legame della fedele amicizia non fosse spezzato nemmeno dal pericolo, Finzia è arrestato su falsa accusa e condannato a morte. Ottiene una dilazione all'esecuzione ...
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Nell'antica Grecia gli esegeti sono, in tempi più antichi, gl'"interpreti" del diritto divino. Si distinguono: i Πυϑόχρηστοι (interpreti degli oracoli della Pizia) scelti dall'oracolo delfico tra alcuni [...] eletti dal popolo; gli esegeti degli Eupatridi e quelli degli Eumolpidi, appartenenti a queste due famiglie e custodi delle norme del rituale e del diritto sacro ad esse affidati. Gli esegeti dei misteri ...
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Sono gli eroi di una leggenda cavalleresca e insieme religiosa, probabilmente d'origine orientale. Vi si celebra la virtù del sacrifizio ispirato dall'amicizia. Amis e Amile formano una delle coppie di [...] amici famosi, quali Damone e Pizia, Oreste e Pilade, Eurialo e Niso, ecc. Erano di uguale nobiltà, concepiti nella stessa ora, nati nello stesso giorno, in due paesi della Francia lontani fra loro. I genitori, essendo stati avvertiti miracolosamente ...
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È oggi un semplice villaggio del nomos di Ftiotide e Focide (A. T., 82-83) sul fianco meridionale del Parnaso (1085 ab. nel 1928), sorto nel 1892 con l'antico nome in occasione degli scavi per i quali [...] prassi generale di un oracolo, v. oracolo; per Delfi, nel periodo Apollineo, che è quello che coincide con l'epoca classica, la Pizia si asside sul tripode posto sopra la fessura della roccia, nella quale l'acqua della fonte Cassotis si perde per un ...
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(gr. ᾿Απόλλων) Divinità della religione greca, figlio di Zeus e di Leto (Latona). La sfera nella quale esercita la sua sovranità è costituita principalmente dalla musica, dalla medicina, dalla mantica; [...] luogo del suo culto oracolare. I mitografi e le testimonianze parlano di un serpente maschio, Pitone, da cui il nome della Pizia, ma secondo l’Inno omerico A. uccide invece un serpente femmina (Delfine). Il nome del luogo, Δελϕοί, è connesso con ...
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CREUSA (Κρέουσα, Κρέοισα, Creūsa)
B. Conticello
1°. - Figlia di Eretteo, re di Atene, e di Prassitea; madre di Ion, che generò - in seguito a violenza subita per parte di Apollo - in una grotta delle [...] un sacello ad Apollo.
Il fanciullo da C. abbandonato, fu salvato da Hermes, inviato da Apollo, e condotto a Delfi presso la Pizia che lo allevò nel santuario. Il mito fu scelto da Euripide, a soggetto di una sua tragedia intitolata Ion. C. sposò poi ...
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SIBILLA
Alberto PINCHERLE
Nicola TURCHI
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. La Sibilla (l'etimologia del nome è sconosciuta) è una vergine, giovane ma talora pensata anche come decrepita, la quale quando viene ispirata e quasi posseduta [...] unica nella sua concezione, la Sibilla ha avuto varie specificazioni locali, e questa è un'altra qualità che la distingue dalla Pizia. Le manifestazioni della Sibilla sono quasi sempre associate a una fonte sacra o a un antro. Varrone fissa a 10 il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La prassi rituale tra gesti e parole
Marcello Carastro
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella cultura greca la vita religiosa è profondamente [...] profeta/profetessa, "colui/colei che parla per", insomma il portavoce.
A Delfi il soffio di Apollo penetra nel corpo della Pizia come se essa fosse uno strumento musicale, ma non si tratta di una semplice metafora, come tiene a sottolineare Plutarco ...
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Tiranno di Atarneo in Troade (metà del 4º sec. a. C.). Eunuco, fu in un primo tempo servo di Eubulo, signore di Atarneo e Asso. Poi, liberato, fu ad Atene alla scuola di Platone e amico del giovane Aristotele [...] si rifugiò Aristotele (con Senocrate) quando dovette allontanarsi da Atene (347); il filosofo ne sposò la nipote e figlia adottiva, Pizia, e fu poi forse per consiglio di E. che Filippo II di Macedonia invitò Aristotele a recarsi a Pella per educare ...
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pizia
pìzia (meno com. pìtia) s. f. [dal lat. Pythia, gr. Πυϑία]. – Nell’antica Grecia, la vergine sacerdotessa che, a Delfi, ricevute le richieste degli interroganti, entrava nell’adito del tempio e recitava in stato di estasi i responsi...