FRANCESCO di Stefano, detto Pesellino
Alessandra Uguccioni
Nacque a Firenze intorno al 1422 dal pittore Stefano di Francesco e da Nanna, figlia maggiore del pittore Giuliano d'Arrigo, detto il Pesello. [...] dei ss. Cosma e Damiano si conservano al Louvre. Come asserisce Berenson (1932), F. dovette preferire la pitturadi predelle e cassoni, genere in cui riuscì a conservare una freschezza e una delicatezza particolari. Alla luce dell'attribuzione ...
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GORDIGIANI, Michele
Marco Pierini
Nacque a Firenze il 29 maggio 1835 dal musicista Luigi e da Anna Giuliani, figlia del celebre chitarrista e compositore Mauro. Giovanissimo apprese i primi rudimenti [...] ritratti il G. si cimentò, sebbene più raramente, in altri tipi di composizione, dal paesaggio alla pitturadi storia fino a quella digenere, frequentata con soggetti facili e di sicura presa sul pubblico, come la Servetta e l'Abbandonata, esposta ...
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Pittore (Genova 1667 - ivi 1749). Fu dapprima ritrattista (ma non rimane nessun suo ritratto sicuro); si volse poi alla pitturadigenere, prediligendo scene di monasteri e conventi di frati, aspetti della [...] dando al soggetto digenere un tono drammatico e di s. Antonio (Milano, museo Poldi Pezzoli), il Furto sacrilego (Siziano, Pavia, S. Maria di Campomorto). Grande importanza ebbe il suo influsso, esercitato attraverso l'allievo S. Ricci, sulla pittura ...
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Pittore italiano (Castel di Sangro 1840 - Napoli 1906). Allievo a Napoli di F. Palizzi, si perfezionò a Roma; esordì con quadri storici, ma si volse poi di preferenza alla pitturadigenere (Lettura in [...] nell'Erede (1881, Roma, Gall. naz. d'arte mod.) ed eseguì anche pitture sacre (Crocefisso, 1897, basilica di S. Pelino, presso Corfinio). I suoi dipinti, nonostante la crudezza di taluni temi, per la serietà con cui sono trattati si distaccano dal ...
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Pittore (Città di Castello 1787 - Cortona 1840). Studiò a Roma con V. Camuccini e ne seguì dapprima la maniera. Acquistò poi notorietà con la pitturadigenere "storico prospettico" (soggetti tratti dalla [...] vita quotidiana di frati e monache inseriti in interni abilmente costruiti). Il fratello Giuseppe (Città di Castello 1800 - Roma 1839), scultore, si formò al seguito di A. Canova e T. Minardi. ...
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Pittore (Milano 1827 - ivi 1890), allievo di L. Sabatelli; dopo aver partecipato (1849) alla difesa di Roma, riparò in Svizzera. Partecipò in seguito alla spedizione di Crimea, dalla quale trasse numerosi [...] nel 1859. Sull'esempio del fratello Domenico (v.), dopo aver esordito con acquerelli di argomento settecentesco, si dedicò alla pitturadigenere, patriottica, acquistando ben presto grandissima popolarità (La difesa del Vascello; Porta S. Pancrazio ...
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Pittore (Nežin 1779 - Safonkovo, Tver´, 1847), uno dei fondatori della pitturadigenere in Russia. A Pietroburgo si formò studiando all'Ermitage la pittura olandese ma fu anche attento alla pittura francese, [...] Russo) e caricaturista per giornali e riviste satiriche; dopo il 1820, ritiratosi nella tenuta di Sofonkovo, si dedicò alla rappresentazione di scene e motivi contadini (San Pietroburgo, Museo Russo: Pastorello addormentato, 1824; Mosca, galleria ...
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Pittore e illustratore (Ennis presso Limerick, Irlanda, 1786 - Londra 1863). Studiò a Londra e dapprima si dedicò al paesaggio e all'acquarello; si occupò successivamente di illustrazioni di libri per [...] tardi, dal 1806, sull'esempio di D. Wilkie, alla pitturadigenere, prediligendo scene di vita infantile, trattate con sincerità e con garbato umorismo. Verso il 1840 ritornò alla illustrazione (famosa quella del romanzo di Goldsmith, The Vicar of ...
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Pittore (Düsseldorf 1792 - Monaco di Baviera 1871), allievo del padre, l'incisore Karl Ernst Christoph (1755-1828). Inizialmente influenzato da F. Kobell, è tra i più significativi esponenti della pittura [...] digenere a Monaco; dipinse soprattutto scene militari e battaglie. Accompagnò re Ottone in Grecia nel 1833, registrando l' invito dello zar eseguì (1839) una celebre serie delle battaglie della campagna di Russia del 1812 (conservata all'Ermitage). ...
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Pittore (Haarlem 1804 - ivi 1862), nipote e allievo di Cornelis; le sue prime opere risentono dell'arte di J. A. D. Ingres e J. L. David; si occupò di preferenza dipitturadigenere e di ritratto con [...] fare sciolto e naturale (Adriaan van der Haap, 1835, e Il circolo Muiden, 1852, entrambi ad Amsterdam, Rijksmuseum). Fondò l'associazione "Arti et Amicitiae". Fu maestro di J. Israëls, e (1830-50) direttore dell'Accademia di Amsterdam. ...
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genere
gènere s. m. [dal lat. genus -nĕris, affine a gignĕre «generare» e alle voci gr. γένος «genere, stirpe», γένεσις «origine», γίγνομαι «nascere»]. – 1. Nel suo sign. più ampio, termine indicante una nozione che comprende in sé più specie...
genio1
gènio1 s. m. [dal lat. Genius, nome proprio della divinità tutelare, e fig. (come nome comune, genius) «inclinazione, disposizione»]. – 1. a. Nella mitologia pagana, lo spirito, buono o cattivo, che presiedeva al destino degli uomini...