Con questa parola s'indicava in Roma l'adozione di una persona sui iuris, cioè l'aggregazione a una famiglia in qualità di filius familias di un pater familias, il quale traeva seco necessariamente nella [...] ai fondamenti dell'istituto, anche l'arrogazione da parte di donne in solacium amissorum liberorum (Cod., VIII, 47 de adopt., 5, costituzione dioclezianea interpolata).
Nel diritto giustinianeo, in cui, come per l'adozione, vengono imposti numerosi ...
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GAIO
PietroDeFrancisci
. Giurista romano vissuto tra Adriano e Commodo. Contemporaneo a un dipresso di Pomponio, sembra che alla pari di questo non abbia rivestito pubblici uffici; la sua attività [...] Lipsia 1912, p. 201 segg.; P. Bonfante, Storia del diritto romano, 3ª ed., Milano 1923, I, p. 388 segg.; P. P. Zanzucchi, Vocabolario delle Istituzioni di Gaio, Milano s.a.; P. deFrancisci, Storia del diritto romano, II, i, Roma 1929, p. 361 segg. ...
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. È il principio caratteristico e originale della magistratura romana nel periodo repubblicano, secondo il quale ciascuno dei magistrati costituenti il collegium è investito della somma dei poteri spettanti [...] territorio del governo mìlitare.
Bibl.: Th. Mommsen, Röm. Staatsrecht, I, 3ª ed., Lipsia 1887, p. 27 segg.; P. Bonfante, Storia del diritto romano, I, 3ª ed., Milano 1923, p. 87 segg.; P. DeFrancisci, Storia del diritto romano, I, Roma 1926, p. 156. ...
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Funzionario romano incaricato della vigilanza sulle finanze cittadine e del controllo dei conti relativi. In seguito alle tristi condizioni delle finanze locali, sia in Italia sia nelle provincie, gl'imperatori [...] segg.; A. v. Premerstein, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV, col. 1646 segg.; Cagnat, in Daremberg e Saglio, Dictionnaire des antiquités grecques et romaines, I, ii, p. 1538 segg.; Mancini in E. De Ruggiero, Dizionario epigrafico, II, p. 1242 segg. ...
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. Magistrato cittadino introdotto nella prima metà del sec. IV per difendere i plebei delle città dagli abusi commessi contro di essi dagli honorati (coloro che avevano o avevano avuto cariche) soprattutto per quanto riguardava la riscossione delle imposte. Il defensor, che i testi greci chiamano ἔκδικος, compare in Egitto già nel 336 (Pap. Oxyrh. VI, 901); le sue funzioni furono nel 368 regolate con ...
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Nato a Parma nel 1866, studiò in quella università sotto la guida di Giuseppe Brini; nel 1891 fu nominato professore nella stessa università e dal 1897 tenne la cattedra di storia del diritto romano nell'università di Bologna, dove insegnò sino alla sua morte avvenuta il 25 giugno 1926. Temperamento di umanista, non lasciò inesplorato nessun campo dell'antichità classica in quanto la conoscenza di ...
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Giurista romano del periodo repubblicano, pretore nell'anno 66 a. C. per la quaestio ambitus. Egli avrebbe rinunciato, secondo la tradizione, a brigare per il consolato per dedicarsi esclusivamente agli studî giuridici, grazie ai quali godette presso i suoi contemporanei di altissima autorità. Lunghi periodi passò nell'isola di Cercina (Piccola Sirte), dove avrebbe scritto molte opere. Morì tra il ...
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Giurista romano, scolaro di Cassio Longino, amico di Plinio il giovane, collega di Nerazio nel consiglio di Traiano, attivissimo come avvocato e consulente, ma poco incline alle dispute scolastiche; morì [...] , p. 359 segg.; O. Lenel, Palingenesia iuris civilis, I, Lipsia 1889, p. 59; P. Bonfante, Storia del diritto romano, 3ª ed., I, Milano 1923, p. 383; P. DeFrancisci, Storia e dottrina dei cosiddetti contratti innominati, I, Pavia 1913, p. 115, n. 2. ...
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Giurista romano dell'epoca augustea, console nell'anno 5 d. C., morto nell'anno 22. Sostenitore del nuovo regime, godette grande fama presso i contemporanei, scarsa invece presso i giuristi posteriori, [...] povero di originalità. Stando a Pomponio (Dig., I, 2, De origine iuris, 2, 47, 48) egli sarebbe stato il Coniectanea, in almeno nove libri, un libro De officio senatorio, e almeno sette libri De iure pontificio.
Bibl.: P. Krüger, Geschichte der ...
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Giurista romano, la cui attività si svolse sotto Adriano e Antonino Pio; morì prima del 175, come si deduce da Gellio (Noctes Atticae, XX, 1, composte attorno a quell'anno). Scolaro di Salvio Giuliano, [...] in Dig., XXX, 39, pr.; è dubbio invece se sia stato scritto da lui anche un commento speciale alla lex Julia de adulteriis. È in fama di scrittore oscuro.
Bibl.: P. Krüger, Geschichte der Quellen u. Litteratur des römischen Rechts, 2ª ed., Monaco ...
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pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di costruzione: p. viva, roccia allo stato...
dedipietrizzato
(de dipietrizzato), p. pass. e agg. Che rifiuta la presenza, le posizioni politiche o l’imposizione centralista della candidatura di Antonio Di Pietro, esponente politico del centrosinistra. ◆ E ha ancora più torto [Francesco]...