La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] le comunità cristiane79. Adolf von Harnack ne ha efficacemente rilevato le principali motivazioni80: era infatti la Chiesa degli apostoliPietro e Paolo, definiti da Ireneo di Lione come «i gloriosissimi fondatori della comunità romana»81; ed era la ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] che tutti i popoli retti dal governo della nostra clemenza pratichino la religione trasmessa ai romani dal divino apostoloPietro tale quale si manifesta fino al presente la religione che ha insegnato […] Ordiniamo che quelli che seguono questa ...
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Cesaropapismo
Gilbert Dagron
Il termine caesaro-papia comparve per la prima volta nel manuale di teologia protestante di Justus Henning Böhmer (1674-1749), per caratterizzare l'atteggiamento di un sovrano [...] si incontra negli scritti ufficiali, non annuncia la creazione di una Chiesa dissidente; Pier della Vigna è assimilato all'apostoloPietro solo da uno o due adulatori; che i retori ellenofoni della cerchia dell'imperatore abbiano paragonato la venuta ...
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SIRICIO, santo
Elena Cavalcanti
Nacque a Roma; il padre si chiamava Tiburzio. S. successe a Damaso poco dopo la morte di questi avvenuta l'11 dicembre 384, e il suo pontificato durò quindici anni. Fonte [...] porta il carico di tutti coloro che hanno problemi ("portamus onera omnium qui gravantur"), anzi è lo stesso apostoloPietro che, nella persona del suo successore, protegge e difende la sua eredità (ep. 1, proemio, ibid., col. 1133A). Il documento ...
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STEFANO II
Paolo Delogu
Figlio di un Costantino, apparteneva ad una famiglia nobile romana che aveva le case nella regione della via Lata (via del Corso). Non se ne conosce la data di nascita. Rimasto [...] si trovavano nel suburbio di Roma. Per persuadere meglio i Franchi, una delle lettere venne scritta in nome dello stesso apostoloPietro, che rivolgendosi ai re, ai grandi ed al popolo franco, come a suoi figli adottivi, chiedeva loro di liberare il ...
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LUCA di Armento (di Demenna), santo
Gianluca Borghese
Nacque nei primi decenni del secolo X da Giovanni e da Tedibia, esponenti del patriziato di Demenna, centro fortificato di Val Demone, regione nordorientale [...] Lucania, di nome Armento, dove cominciarono la costruzione di una chiesa dedicata alla Vergine e, ancora una volta, all'apostoloPietro, il nucleo di un nuovo centro di vita monastica. Qui furono raggiunti da un'altra incursione saracena, tra le ...
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CATALDO, santo
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Patrono di Taranto, nacque in Irlanda, nel Munster - forse a Canty, nella diocesi di Waterford -, nella prima metà del sec. VII, da famiglia assai religiosa, di agiate condizioni sociali. [...] dove avrebbe dovuto riportare "ad catholicae fidei firmitatem" il popolo di Taranto che, già un tempo convertito dall'apostoloPietro e dal suo discepolo Marco, era tornato allora agli antichi errori. Dopo un viaggio fortunoso, toccato il litorale ...
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CIRIACO
Gabriella Braga
È ricordato solo nelle lettere del Registro diGregorio Magno dal luglio 592 all'ottobre del 600. Non si conosce la sua famiglia e non è possibile stabilire di quale monastero [...] , duca di Sardegna. Per mezzo di C. e Felice, Gregorio inviò ad Hospiton, duca dei Barbaricini, la benedizione dell'apostoloPietro e gli raccomandò di agevolare l'opera di evangelizzazione dei suoi due inviati. Durante il soggiorno nell'isola C. e ...
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PIETRO, Santo
F. BiscontI
S. Manacorda
L'apostolo P., noto anche come Simone (At. 15, 14), nacque a Betsaida, presso il lago di Genesaret, ove svolgeva il mestiere di pescatore, insieme al fratello [...] . Affreschi e mosaici staccati del Medioevo romano, cat., Roma 1989b, pp. 45-64; A. Tomei, Le immagini di Pietro e Paolo dal ciclo apostolico del portico vaticano, ivi, pp. 141-146; A. Iacobini, Il mosaico del Triclinio Lateranense, ivi, pp. 189-196 ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] in Spagna (ma ciò è attestato solo dagli apocrifi Atti di Pietro della fine del sec. 2°) e poi ancora in Oriente ( il valore salvifico della morte e resurrezione di Gesù Cristo. Secondo l'Apostolo, ormai in Cristo Gesù "non c'è più giudeo né greco, ...
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apostolico
apostòlico agg. [dal lat. tardo apostolĭcus, gr. ἀποστολικός] (pl. m. -ci). – 1. Degli apostoli, che è a loro appartenente o attribuito, o è comunque fedele al loro insegnamento ed esempio: predicazione a.; simbolo a., il Credo;...
sampietrino
(o sanpietrino) s. m. [dal nome dell’apostolo e, rispettivam., della basilica e della piazza di S. Pietro a Roma]. – 1. Moneta di rame del valore di baiocchi 2 e 1/2, emessa in grande abbondanza da molte zecche dello stato della...