GRASSI, Francesco
Andrea Merlotti
Nacque a Genova, intorno al 1750, da Giovan Battista. Mancano notizie su di lui fino al momento in cui si trasferì a Torino (circa 1780), dove intraprese la carriera [...] conte Prospero Balbo e Ferrero Ponziglione di compilare gli statuti. Nel luglio 1785 iniziò a leggere nella Società lo Spettatore piemontese, un giornale che aveva ideato sul modello dello Spectator di J. Addison. Si trattava al momento d'una sorta d ...
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Letterato (Pinerolo 1847 - Torino 1912); prese parte alla campagna garibaldina del 1866. È autore di novelle (I drammi delle Alpi, 1877) e di un breve romanzo (Il viaggio di un annoiato, 1875) assai vicini [...] temi e toni della Scapigliatura (particolarmente Boito e Tarchetti). Fondò e diresse (1874-78) a Torino la rivista Serate italiane. Letture per le famiglie. Si occupò anche di critica teatrale e per il teatro scrisse in dialetto piemontese. ...
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CASALIS, Goffredo
Isabella Ricci Massabò
Nacque a Saluzzo il 9 luglio 1781 da Bartolomeo e da Anna Enrico; di umili origini, orfano di padre a un anno (12 nov. 1782), fu avviato ben presto alla vita [...] Torino, Bibl. civ., Arch. Bosio, s. v. Casalis; A. Brofferio, in Il Messaggiere torinese, I, Alessandria 1839, p. 3; Gazzetta Piemontese, 14 marzo 1856; Il Diritto, 18 marzo 1856; P. Camosso, Vita di G. C., in Orazioni accademiche, Torino 1857, pp. 1 ...
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Scrittore e regista cinematografico (Torino 1906 - Tellaro, La Spezia, 1999); educato in un collegio di gesuiti, studiò lettere nell'università di Torino, dove frequentò il gruppo gobettiano. Esordì con [...] de Gracia (1987). La narrativa di S., che ha più di un addentellato col tardo romanticismo e col crepuscolarismo piemontese, ma che si giova soprattutto della lezione del saggismo contemporaneo, specie di quello di E. Cecchi, appare sollecitata da ...
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FEA, Leonardo
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Chieri (Torino) il 10 luglio 1810, gemello di Vincenzo Raffaele - che sarà orologiaio di vaglia, pur morendo a soli ventitré anni -, da Pietro e da Maddalena [...] storici sul poeta (Torino 1844, pp. 95-124), tema sul quale tornerà in seguito con cinque lunghe appendici ne La Gazzetta piemontese (12, 21 e 29 marzo, 4 e 10 apr. 1850).
Avevano frattanto visto la luce lavori di maggiore impegno: Considerazioni sul ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] Con i suoi 46.000 km2, la pianura è la più vasta e importante d’Italia. A occidente, il settore piemontese è inframmezzato da rilievi collinari. Il settore centrale corrisponde alle pianure lombarda ed emiliana, divise dal corso del Po e costeggiate ...
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DURANDO, Antonio Maria
Guido Fagioli Vercellone
Impropriamente noto con il titolo di conte di Villa, sebbene questo titolo spettasse solo al padre, cui premori, nacque a Torino il 9 ag. 1760 da Felice [...] Campori, ms. γ-R-1-5, vol. I, 1782-87, proveniente dagli archivi Balbo), nonché di importanti studi sulla letteratura dialettale piemontese, di cui anche suo padre si era occupato.
L'opera inedita del D. di cui maggiormente si lamenta la perdita è in ...
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Scrittore (Monastero Bormida 1881 - Roma 1966); professore di liceo a Torino, studioso di problemi scolastici e fautore di un rinnovamento educativo nel senso più alto, collaborò alle riviste pedagogiche [...] fu C. Pavese) in scuola di libertà; finché nel 1935 fu arrestato per antifascismo e condannato, con il gruppo piemontese di Giustizia e Libertà, a cinque anni di carcere. Frattanto aveva pubblicato un'ampia "cronaca familiare" di più generazioni ...
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Poeta italiano (Genova 1590 - ivi 1657). Notaio, ha raccolto in vita un clamoroso successo; la sua opera maggiore Cittara zeneize, scritta in genovese, è considerata un'opera poetica di eccezionale valore [...] della vita e all’ineluttabile destino dell’uomo. Uno civile e patriottico, ove il poeta si fa interprete dell’ideologia del ceto dirigente genovese, antimonarchico e antiaristocratico, e va contro l’invasione franco-piemontese della Repubblica. ...
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CALANDRA, Edoardo
Alessandra Briganti
Nacque a Torino da Claudio e da Malvina Ferrero l'11 sett. 1852 e, persa la madre, col fratello Davide venne educato dal padre, un avvocato appassionato di studi [...] 1953; A. Caiumi, E. C. e C. e Stendhal, in Colori e veleni, Napoli 1956, pp. 259-266; A. Romanò, La Scapigliatura piemontese, in Il secondo romanticismo lombardo e altri saggi sull'Ottocento italiano, Milano 1958, pp. 118-122; A. Borlenghi, E. C., in ...
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piemontese
piemontése agg. e s. m. e f. – Del Piemonte, regione storica e geografica dell’Italia settentr.; appartenente o relativo al Piemonte: la popolazione p.; le colline p.; i vini p.; dialetto p. (o, come s. m., il p.), quello parlato...
piemontesismo
s. m. [der. di piemontese]. – 1. Parola, locuzione, modo di dire tipico del dialetto piemontese. 2. Insieme di usanze e consuetudini tipiche dei piemontesi, o anche di caratteri e modi che vengono loro tradizionalmente attribuiti....