MONDRIAN, Piet (Pieter Cornelius Mondriaan)
Corrado MALTESE
Pittore, nato ad Amersfoort (Olanda), il 7 marzo 1872, morto a New York il 1° febbraio 1944. Studiò all'Accademia di Amsterdam, subendo l'influenza [...] del romanticismo olandese. Recatosi a Parigi (1910-11) fu attratto da Picasso, dalle cui opere ebbe lo stimolo a iniziare una progressiva astrazione dalla realtà visibile (es. Composizione, del 1911, fondazione Kröller-Müller, Wassenaar, Olanda), che ...
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Scrittore francese (Parigi 1881 - Sanary-sur-Mer, Var, 1969). Figlio di un pittore, visse per alcuni anni in Russia; tornato a Parigi nel 1903, frequentò i simbolisti, legandosi poi a G. Apollinaire, M. [...] Jacob (con i quali fondò la rivista Le festin d'Ésope), P. Picasso, A. Derain. Nella sua poesia seppe rielaborare in modo personale gli stimoli delle avanguardie novecentesche (Poèmes, 1905; Les féeries, 1907; Le calumet, 1910; Prikaz, 1919, dedicato ...
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Pittore (Barcellona 1893 - Palma di Maiorca 1983). Studiò alla Scuola di belle arti di Barcellona e con F. Galí; frequentò l'ambiente dadaista che ruotava intorno alla personalità di F. Picabia. Dopo un [...] , Stoccolma, Moderna Museet; Ritratto di fanciulla, 1918, Barcellona, Fundació Miró). In un primo soggiorno a Parigi (1919) incontrò Picasso e dopo il 1920 passò qui i suoi inverni, frequentando artisti e scrittori d'avanguardia (Jacob, Tzara, Breton ...
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Mercante d'arte, editore e scrittore (Isola della Riunione 1865 - Parigi 1939); ospitò nella sua galleria le opere dei pittori d'avanguardia, che egli andava man mano scoprendo con intuito eccezionalmente [...] a lui, tra l'altro, la prima grande mostra di Cézanne nel 1895, una mostra dei Nabis nel 1899, la prima mostra di Picasso nel 1901 e di Matisse nel 1904. L'attività editoriale di V. fu volta soprattutto al libro illustrato, per cui si valse dei più ...
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Editore d'arte e collezionista francese (Argostoli 1889 - Parigi 1970) di origine greca. Dopo gli studî alla Sorbona, entrò nel 1924 nelle Éditions Morancé, dove svolse un ruolo preponderante nella pubblicazione [...] , e due riviste letterarie (14 e L'usage de la parole). La sua impresa più imponente fu il catalogo ragionato dell'opera di Picasso, iniziato nel 1932 e giunto, alla sua morte, al 22º volume (la pubblicazione fino al 33º vol., 1978, fu curata da M ...
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Finanziere e collezionista d'arte lituano naturalizzato statunitense (Mitau, Lituania, 1899 - Wash ington 1981). Emigrato negli USA nel 1905, raggiunse negli anni Venti una notevole posizione nel campo [...] finanziario. Il suo interesse per l'arte moderna lo portò a raccogliere opere di G. Rouault, M. Chagall, H. Matisse, P. Picasso, H. Arp, R. Magritte, M. Rothko, F. Bacon, G. Sutherland, ecc. Nel 1966 donò allo stato la sua collezione (4000 dipinti e ...
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Pittore italiano (Firenze 1888 - Meudon 1971). Autodidatta, si formò studiando in particolare la pittura toscana del 14º e 15º sec.; frequentò, senza aderirvi, il gruppo futurista fiorentino (1911-13) [...] e nel 1914, a Parigi con A. Palazzeschi, fu in contatto con G. Apollinaire, M. Jacob, F. Léger, P. Picasso: a questo periodo risalgono nature morte e composizioni estremamente semplificate e i primi quadri astratti (1915), costruiti con colori vivaci ...
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Museo di arte moderna e contemporanea con sede a Washington che raccoglie le opere appartenute al mecenate J.H. Hirshhorn (1899-1981) e da lui donate allo Stato nel 1966. La collezione - ca. 4.000 dipinti [...] e 2.000 sculture - si compone di opere di M. Chagall, H. Matisse, P. Picasso, R. Magritte, F. Bacon e altri. Il museo, inaugurato nel 1974, è ospitato in un edificio di forma circolare progettato dall'architetto G. Bunshaft (1909-1990) e circondato ...
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Pittore (Laval 1844 - Parigi 1910). Impiegato del dazio dal 1870, nel 1893 lasciò l'impiego per dedicarsi completamente alla pittura dando, nello stesso tempo, lezioni di disegno e di musica per aumentare [...] le sue magre entrate. Espose agli Indépendants (dal 1886); rivelato al pubblico da G. Apollinaire, fu amico di Picasso e dei maggiori pittori d'avanguardia che videro nella sua arte una "ingenua" reazione all'Impressionismo da un lato e all'arte " ...
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Scultore e pittore francese (Dun-sur-Meuse 1920 - Doulcon, Meuse, 2006). Negli anni 1947-48 eseguì gli affreschi della chiesa di S. Giacomo a Montrouge. Dal 1949, trasferitosi a Choisy-le-Roi, si dedicò [...] quasi esclusivamente alla scultura; dopo aver conosciuto H. G. Adam e aver subito l'influenza di Picasso e Brâncuşi, si volse dapprima all'astrattismo. In seguito recuperò anche il linguaggio figurativo. Spesso le sue sculture, anche di grandi ...
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picassiano
agg. e s. m. (f. –a). – Relativo al pittore spagn. Pablo Picasso (1881-1973), con riferimento alle sue opere, al suo stile e al suo modo di dipingere: le Tauromachie p.; una collezione di ceramiche p.; la deformazione p. della figura...
orfismo
s. m. [der. del nome di Orfeo, il mitico cantore greco che, secondo la tradizione, avrebbe fondato il movimento]. – 1. Orientamento religioso della civiltà greca, di origini antiche (miticamente riferito a Orfeo, ma già presente nel...