Per reduplicazione espressiva (o raddoppiamento espressivo) si intende un fenomeno morfologico e sintattico che consiste nella ripetizione (solitamente totale) di un’unità lessicale; è usata soprattutto [...] bello bello «molto bello», lungo lungo «molto lungo» o pianopiano «molto piano»; va segnalato che alcune lingue, come il turco, ottengono la reduplicazione di parole rispetto alla ripetizione in sequenza di intere clausole: entra, entra!; scappa, ...
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Il valore iterativo (o frequentativo) esprime, in genere rispetto a un verbo (ma anche a nomi o aggettivi deverbali; ➔ deverbali, nomi), un’azione o un processo che si attua in modo ripetuto. Il valore [...] direzione contraria e, più raramente, intensificazione.
Sul piano formale, l’espressione del valore iterativo può avvenire viene moltiplicato, con lo scopo di codificare una sequenza di eventi considerati però come indipendenti e completamente ...
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Come concetto naturale, la causa è una relazione tra due eventi del mondo fenomenico, e in ciò si differenzia dal motivo, che interessa invece l’ambito delle azioni umane (➔ finalità, espressione della). [...] ha valore di sfondo, quella posposta di primo piano, e contiene il focus (➔ tematica, struttura).
non è ritenuto responsabile dell’effetto.
La relazione di causa nella sequenza ammette due forme principali. Nella prima, l’espressione della causa ...
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I prefissi sono ➔ affissi (tecnicamente morfi legati), cioè elementi che non possono occorrere da soli, che si aggiungono alla parte iniziale di una parola (tecnicamente, un lessema). Tale processo di [...] con affissi), occupano esclusivamente la posizione iniziale e, su un piano diverso, per il fatto di essere noti e impiegati dalla dei casi, le parole prefissate hanno un solo prefisso. La sequenza di due prefissi è piuttosto infrequente (per es., pre- ...
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Con il termine anacoluto (dal lat. tardo anacoluthon, gr. anakólouthon (skhēma), composto da an- privativo e akólouthos «seguace») si indica generalmente la frattura di una sequenza sintattica mediante [...] esprimere la preminenza del soggetto logico, ponendolo in primo piano, ad apertura di frase, e poi subordinandovi [...] come si nota dagli esempi elencati, la frattura della normale sequenza sintattica, e quindi la mancata coesione – quali che siano ...
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La contrazione è un fenomeno fonologico di fusione di vocali adiacenti, che nel caso estremo porta all’➔elisione di una delle due. La fusione infatti può lasciare tracce nella vocale risultante, come nella [...] grafico, in quanto non vi è alcuna possibilità, sul piano della pronuncia, di distinguerli reciprocamente nel plurale» (Serianni 1989 termina in [i] tonica, si viene a creare una sequenza di vocali identiche, soggette a contrazione: restii [resˈtiː]. ...
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Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] il suo autentico valore dalla rete dei rapporti che intesse con tutti gli altri segni del codice lingua inglese, sia sul piano del sistema sia sul piano dei suoi usi concreti, ne discende che il segno scatola non può né in teoria né di fatto avere lo ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] illusorio in quanto entrambe in realtà operano tenendo conto dei due piani. Per questo oggi si tende spesso a riunire le due dei verbi, il significato dei tempi verbali, la sequenza stessa del discorso, oltre all’organizzazione delle parole nella ...
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In linguistica, mezzo morfologico molto usato, che può consistere nella ripetizione della parola (it. pianopiano), o in quella della radice più o meno mutilata (lat. mur-mur-are) o della prima consonante [...] atone, e non ammettendo l’italiano normale una sequenza di vocale tonica breve + consonante di grado ‹a mmé llo dìči›; c) vogliono dopo di loro il r. i seguenti bisillabi piani: come, contra (non contro), dove, ove, qualche, sopra. In questi casi però ...
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linguistica Prova di c. Nella teoria linguistica di L. Hjelmslev, prova tendente a verificare se la sostituzione di un elemento sul piano dell’espressione comporta una differenza sul piano del contenuto, [...] di trasmissione complessiva. Il protocollo di comunicazione, però, deve prevedere un metodo per la ricostruzione esatta della sequenza dei pacchetti in modo da ricomporre il messaggio originario. Questo metodo si è rivelato il più efficiente ed ...
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piano2
piano2 s. m. [lat. planum «pianura» (propr. neutro sostantivato dell’agg. planus: v. la voce prec.); nel sign. 7 ricalca il fr. plan] (pl. ant. le piànora). – 1. Superficie piana, generalm. orizzontale, ma anche verticale o variamente...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...