peccato
Emanuela Prinzivalli
La violazione delle norme divine
Il termine peccato, rispetto ad altre parole di significato analogo – quali colpa, delitto, trasgressione, errore –, ha un’accezione religiosa [...] volere. Si riteneva inoltre che il Battesimo lavasse tutti i peccati.
Gradualmente si venne sviluppando anche la dottrina della penitenza per chi avesse peccato dopo il Battesimo, mentre in un primo tempo chi si fosse macchiato di apostasia, omicidio ...
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Dottore della Chiesa, vescovo e patrono di Milano (Treviri 333 o 340 - Milano 397). È una delle massime figure di vescovo del 4° secolo. Governatore imperiale, fu proclamato vescovo di Milano (374) e divenne [...] miele ad A. bambino, senza pungerlo (paliotto d'oro nella stessa Basilica ambrosiana, del 9° sec.); il flagello, allusivo alla penitenza imposta a Teodosio. La più antica effigie del Santo - senza nimbo e senza attributi - è quella, in mosaico, nella ...
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GIULIO III, papa
Giampiero Brunelli
Giovan Maria Ciocchi Del Monte nacque a Roma, il 10 sett. 1487, da Vincenzo e da Cristofora Saracini. Il padre esercitava la professione di avvocato concistoriale. [...] dal concilio negli stessi giorni. Alla fine di novembre 1551 (quando l'assemblea si era concentrata sui sacramenti della penitenza e dell'unzione degli infermi e su aspetti secondari della riforma della Chiesa) erano presenti a Trento due delegazioni ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] del mondo dalla Chiesa, ma altri, come il vescovo di Padova, Carlo Agostini, esortarono piuttosto alla preghiera, alla penitenza e alla carità e spesso evitarono, come Schuster, appelli mobilitanti e auspici di vittoria118. La punizione di Dio ...
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Innocenzo I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Anastasio. Secondo il Liber pontificalis nacque ad Albano e il padre si chiamava, come lui, Innocenzo. Girolamo, invece, lo definisce "filius" [...] non vi sia pericolo di morte, e il potere del presbitero di giudicare la gravità del peccato e il pentimento del singolo penitente (ep. 25, 7, 10); l'interpretazione di Giacomo 5, 24 concernente l'unzione degli infermi ad opera dei presbiteri, che I ...
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GLIRIČIĆ, Alberto (de' Gliricis, Ivan Albert Gliričić, Duimi, Duymi, Duymic o Doymi)
Fiamma Satta
Nacque intorno al 1510 a Cattaro, dominio veneto (oggi Kotor, nel Montenegro). L'appellativo Duymic (poi [...] del Gliričić.
Dal giugno del 1547 partecipò al periodo bolognese del concilio, intervenendo, nella decima sessione, al dibattito sulla penitenza, sul purgatorio e sulle indulgenze. Il pensiero del G. in questa circostanza fu in linea con la teologia ...
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BEZERRA de la Quadra, Giovanni
Giuseppe Scichilone
Nato in Estremadura nella prima metà del sec. XVI e abbracciata ancor giovane la carriera ecclesiastica, entrò a far parte del tribunale dell'Inquisizione [...] . per aver fatto condannare un familiare del S. Uffizio, reo di resistenza agli ufficiali regi, e fu condannato a fare pubblica penitenza e a pagare 200 ducati. Filippo II, che pur apprezzava l'opera del suo collaboratore, approvava la sentenza del S ...
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BARTOLOMEO da Vicenza
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Di questo vescovo vicentino, celebre predicatore e teologo, sono scarse le notizie biografiche. Nato a Vicenza verosimilmente l'8 sett. 1200, non sembra appartenesse, come vuole [...] redditi protetti dalla Santa Sede, come avviene per i beni ecclesiastici. La milizia si differenziava dai fratelli della penitenza, perché, mentre questi ultimi ripudiavano l'uso delle armi, i cavalieri di Gesù Cristo dovevano servirsene per la ...
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CINQUANTA, Benedetto
Magda Vigilante
Nato probabilmente a Milano, non se ne conosce la data di nascita, che il Doglio fa risalire al 1580 senza specificare la fonte da cui ha appreso la notizia. Rivestì [...] il teatro edificante: l'intento moralistico di rappresentare il luttuoso avvenimento della peste per incitare gli uomini alla penitenza e alla preghiera si avvale infatti di un vasto, popolare affresco della Milano secentesca, che rimane impresso ...
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AMBROGIO MARIANO di S. Benedetto (al secolo Ambrogio Mariano d'Azaro)
Paolo Prodi
Sulla sua vita prima dell'ingresso nel Carmelo, avvenuto a età avanzata, non possediamo una documentazione diretta e [...] e come tale confermato anche nel 1590 e nel 1591. Dopo venticinque anni di professione religiosa trascorsi nella preghiera, nella penitenza e nell'attività incessante in favore della riforma si spense nel 1594 nel convento di Madrid. A. fu il primo ...
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penitenza
penitènza (ant. penitènzia) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Pentimento, senso di rincrescimento per un errore fatto (o per una serie di errori), per una decisione presa, per un...
penitente
penitènte agg. e s. m. e f. [dal lat. paenĭtens (o poenĭtens) -entis, part. pres. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Come agg., che si pente dei proprî errori, delle proprie colpe: a questa etade è necessario d’essere p. del fallo...