L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] impressioni negative dei contemporanei. C'era chi parlava di una Canossa, in cui l'Austria dell'Ottocento veniva a far penitenza, in sacco e cenere, del suo giuseppinismo del Settecento. Altri parlavano di un concordato di tipo medievale, di "un ...
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CARNESECCHI, Pietro
Antonio Rotondò
Nacque a Firenze il 24 dic. 1508, da Andrea e da Ginevra Tani.
Entrambi, prima della loro unione, erano vedovi con figli: vedovo di Caterina Capponi Andrea, vedova [...] Pole Onorato Toffetti: Estratto, pp. 205-206). Preesistenti dubbi del C., già affiorati a Napoli, sul sacramento della penitenza e sul purgatorio, si mutarono in piena convinzione attraverso la lettura dei riformatori d'Oltralpe (Lutero Butzer). Col ...
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CHIERICATI (Chieregati, Chericati, Chierigato, Cheregato, Cherigatti, Clericatus), Francesco
Anna Foa
Nacque a Vicenza negli anni intorno al 1480 da Belpietro, della famiglia vicentina dei conti Chiericati, [...] , non volle entrarvi, spaventato dalle fosche leggende che si narravano. Vi entrarono invece due membri del suo seguito; "... la maior penitentia la fu mia, a doversi expectare quasi per dieci iorni, ne li quali ne manchò gran parte de la victuaglia ...
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Marcello I, santo
Angelo Di Berardino
Il Liber pontificalis, unica fonte su di lui, lo dice di origine romana, ma nella sua prima redazione lo dichiara figlio di un Marcello (I, pp. 72-3), nella seconda [...] di un certo Eraclio, che si opporrà ad Eusebio, successore di Marcello. I "miseri" (ibid., nr. 40, v. 2) non vogliono fare penitenza. Il ricordo era ancora forte al tempo di Damaso, se egli ne parla ben due volte; la sua famiglia era stata testimone ...
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GEBIZONE
Irene Scaravelli
Monaco benedettino, era già abate del monastero dei Ss. Alessio e Bonifacio sull'Aventino, in Roma, il 10 ott. 1072, quando in tale veste sottoscrisse un documento in favore [...] a Roma per rispondere e fare atto di pentimento per le sue azioni nefande: l'assassinio del fratello, la simulazione di una penitenza e il tentativo di contrarre nuove nozze. Una più importante e delicata missione attendeva G. di lì a poco. Nei primi ...
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FARNESE, Francesca (al secolo Isabella)
Stefano Andretta
Nacque a Parma il 6 genn. 1593 dal duca Mario del ramo farnesiano di Latera e da Camilla Meli Lupi dei marchesi di Soragna. Affidata alla nonna [...] genn. 1609) fu in balia di ripensamenti, tentazioni, malinconie e disturbi fisici che le impedirono spesso le pratiche di penitenza e di vita comune.
Da professa, comunque con un rango distinguibile e spesso arrogantemente riaffermato, la F. continuò ...
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GERINI, Francesco
Laura Rossi Galanti
Nacque a Firenze il 28 marzo 1522 da Giovanni di Antonio e da Violante di Galeazzo Sassetti.
La sua famiglia, ascritta al quartiere di S. Giovanni - gonfalone della [...] di San Gimignano, col quale si concedeva la remissione di tutti i peccati anche per coloro che non erano potuti andare in penitenza a Roma, in occasione del grande giubileo del 1575.
A San Gimignano il G. conobbe e frequentò fra Felice Peretti, dell ...
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BONTEMPI, Sebastiano
Victor Ivo Comparato
Nacque verso l'anno 1447 (egli stesso nel, 1497 si definì "de cinquanta anni maturo") probabilmente a Perugia. È cosa incerta se egli appartenesse o meno alla [...] dello stesso autore, è conservata nella Biblioteca Comunale di Perugia: Incomença la legenda de beata Colomba vergene suora de la penitentia de santo Domenico confessore de lordine de le frate predicatore, ms. D. 62, di ff. 87, cartaceo, della prima ...
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BERNARDO da Bologna (al secolo Floriano Toselli)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bologna il 17 dic. 1699, da Bartolomeo e da Teodora Castelli. Dopo aver studiato nel collegio Panolini di Bologna, vestì [...] pp. 152 s.), ma poi inclina ad accettare la dottrina che il solo atto di attrizione sia sufficiente, nel sacramento della penitenza, ad ottenere la remissione dei peccati (IV, pp. 200-203). Nel terzo volume (De Christi Ecelesia et de Romano Pontefice ...
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CENTURIONE, Agostino
Charmarie Jenkins Blaisdell
Figlio minore di Luciano, del ramo degli Oltramarini, nacque intorno all'anno 1506 in una delle famiglie più antiche e più rinomate di Genova, ben nota [...] messa, perché nessuno dei suoi conoscenti la prendeva sul serio e che, mentre continuava a digiunare il venerdì, non faceva più penitenza né diceva le preghiere come l'Ave Maria. Ammise di avere attaccato più di una volta la condotta e la morale del ...
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penitenza
penitènza (ant. penitènzia) s. f. [dal lat. paenitentia (o poenitentia), der. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Pentimento, senso di rincrescimento per un errore fatto (o per una serie di errori), per una decisione presa, per un...
penitente
penitènte agg. e s. m. e f. [dal lat. paenĭtens (o poenĭtens) -entis, part. pres. di paenitere «pentirsi»]. – 1. a. Come agg., che si pente dei proprî errori, delle proprie colpe: a questa etade è necessario d’essere p. del fallo...