Che una parola sia considerata un neologismo non è peccato: bisogna vedere, però, se è formata correttamente, se è trasparente nel significato, se ha una sua necessità, se è adoperata da cerchie potenzialmente [...] estendibili di parlanti e scriventi. Il ...
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Peccato, scommessa persa (speriamo che il monte premi sia basso). Si dice dissuadére, come anche persuadére. I verbi che riprendono i composti latini con suadére ne rispettano l’accentazione originaria. [...] Dissuadére e, per venire alla concreta forma d ...
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La lingua italiana, a differenza, per esempio, dello spagnolo, non prevede la possibilità di formare un regolare plurale dell'articolo indeterminativo: a un perro / unos perros non corrisponde in italiano [...] un cane / uni cani). Peccato, verrebbe da dir ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...
Nel linguaggio teologico, parola, atto o desiderio contrari alla legge divina: un’offesa a Dio, nel rifiuto del suo amore, che ferisce la dignità dell’uomo.
Nella manualistica teologica, soprattutto cattolica, si distingue il p. attuale, ossia...
veniale, peccato Nella teologia morale cattolica, trasgressione di una legge di importanza secondaria; è sempre un’offesa a Dio, ma, a differenza del peccato mortale, cui si contrappone, non priva l’anima della grazia ed è emendato con una pena...