mondare [lat. tardo mundare, der. dell'agg. mundus "mondo, pulito"] (io móndo, ecc.). - ■ v. tr. 1. (tosc., lett.) a. [togliere la buccia a frutti e sim.] ≈ nettare, spulare. ⇓ pelare, sbucciare, sgusciare. [...] ≈ (pop.) capare, pulire, ripulire. 2. (fig., lett.) [rendere mondo in senso spirituale, con la prep. da del secondo arg.: m. l'anima dal peccato] ≈ purgare, purificare, redimere. ↔ macchiare, sporcare. ■ mondarsi v. rifl. [liberarsi dalle colpe, dal ...
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perdizione /perdi'tsjone/ s. f. [dal lat. tardo, eccles., perditio -onis, der. di perdĕre "perdere"]. - 1. (non com.) [danno irreparabile] ≈ rovina. ▲ Locuz. prep.: in perdizione ≈ alla (o in) malora, [...] in rovina. 2. (fig.) a. [condizione di vita viziosa, depravata: vivere nella p.] ≈ corruzione, depravazione, dissolutezza, peccato, vizio. ↔ onestà, rettitudine, virtù. b. (teol.) [l'essere dannato] ≈ dannazione. ↔ redenzione, salvazione. ...
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limbo s. m. [dal lat. limbus "lembo"]. - 1. (teol.) [il luogo e lo stato in cui, per i cattolici, si trovano dopo la vita coloro che sono morti col solo peccato originale, come, per es., i bambini morti [...] senza il battesimo]. 2. (fig.) [situazione o condizione non ben definita, incerta e sim.: non si sa nulla, siamo ancora nel l.] ≈ aleatorietà, incertezza. ‖ indecisione, sospensione, vaghezza. ↔ certezza ...
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fede /'fede/ (poet. fé /fe/) s. f. [lat. fĭdes]. - 1. a. [credenza piena e fiduciosa che si fonda su intima convinzione o sull'autorità altrui più che su prove positive, anche con la prep. in: avere f. [...] lo più, in idee e sim.: sono il suo devoto amico e sono rimasto qui per assisterla (I. Svevo); votato alla lotta col peccato (G. Verga). Fidato e fido, sinon. di leale, si riferiscono a chi non tradisce mai la fiducia altrui, a una persona costante ...
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dolore /do'lore/ s. m. [lat. dolor -ōris, der. di dolēre "sentir dolore"]. - 1. [qualunque sensazione di sofferenza provocata da un male fisico, con le prep. di, in o anche assol.: d. di testa; avere un [...] ); bevono con compunzione lagrime spremute dagli occhi altrui (I. Nievo); sapete che cosa è la contrizione? è l’odio del peccato commesso con la ferma volontà di emendarsi (C. Boito). Se infine il dispiacere è dovuto alle aspettative disattese, si ...
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purificare [dal lat. purificare, comp. di purus "puro" e -ficare] (io purìfico, tu purìfichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [liberare da impurità, da scorie e sim. una sostanza: p. un metallo, l'acqua inquinata] [...] libero da una colpa, una vergogna e sim., con la prep. da del secondo arg.: p. l'animo dal peccato] ≈ lavare, liberare, purgare, (non com.) rimondare. ↔ corrompere, macchiare, sporcare. 3. (relig.) [compiere riti per rendere una persona, una cosa ...
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mortale [dal lat. mortalis, der. di mors mortis "morte"]. - ■ agg. 1. a. [che è soggetto a morte: gli uomini sono m.] ≈ (lett.) perituro. ↔ eterno, immortale, (lett.) imperituro. b. (estens.) [che è proprio [...] noia m.] ≈ atroce, insopportabile, intollerabile, (lett.) mortifero, spaventoso, terribile, tremendo. ↔ sopportabile, tollerabile. 3. (teol.) [di peccato che è causa di dannazione eterna] ≈ capitale. ↔ veniale. ■ s. m. e f. [essere umano] ≈ ⇓ donna ...
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redenzione /reden'tsjone/ s. f. [dal lat. redemptio-onis, der. di redimĕre "riscattare"]. - 1. [il redimere, il redimersi o il venire redento: lottare per la r. di un popolo oppresso] ≈ affrancamento, [...] asservimento, assoggettamento, schiavizzazione, sottomissione. 2. (teol.) [nel cristianesimo, opera compiuta da Cristo a favore dell'umanità per liberarla dal peccato di Adamo e riconciliarla con Dio] ≈ salvazione, salvezza. ↔ dannazione, perdizione. ...
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religione /reli'dʒone/ s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare "legare", con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. - 1. (relig.) a. [complesso di credenze [...] ; monachesimo; nirvana; nume; ofiolatria; olocausto; oracolo; orfismo; pantheon; paradiso; peccato; pellegrinaggio; penitenza; perfezione; pietismo; possessione; precetto; predestinazione; preghiera; processione; profanazione; profezia; provvidenza ...
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Nel linguaggio teologico, parola, atto o desiderio contrari alla legge divina: un’offesa a Dio, nel rifiuto del suo amore, che ferisce la dignità dell’uomo.
Nella manualistica teologica, soprattutto cattolica, si distingue il p. attuale, ossia...
veniale, peccato Nella teologia morale cattolica, trasgressione di una legge di importanza secondaria; è sempre un’offesa a Dio, ma, a differenza del peccato mortale, cui si contrappone, non priva l’anima della grazia ed è emendato con una pena...