Astronomia
Posizione che un astro ha sulla sfera celeste e che è espressa mediante le sue coordinate. Si chiama: l. apparente, se la determinazione delle coordinate è fatta correggendole soltanto l’effetto [...] temi principali e le verità fondamentali della coscienza di fede dei riformatori: per es. la giustificazione, la grazia, il peccato, la fede.
Secondo la definizione cattolica, di tipo formale, le fonti a cui attingere e su cui fondare le affermazioni ...
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Etica
Carlo Augusto Viano
Il termine e le origini
'Etica' è parola di derivazione greca (da ἔθοϚ, che significa 'costume', 'carattere') equivalente al termine di derivazione latina 'morale' (da mores, [...] della natura. Solo dopo un lungo travaglio la cultura cristiana smise di vedere nella natura un'espressione del disordine e del peccato, come aveva fatto Agostino, e vi scorse un momento anteriore a quello della grazia. Così la virtù dei pagani, nell ...
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Rousseau, Jean-Jacques
Paolo Casini
Il teorico del contratto sociale
Il filosofo svizzero Jean-Jacques Rousseau fu uno dei massimi protagonisti dell’Illuminismo. La sua teoria politica propose una riforma [...] Emilio o dell’educazione, pubblicati entrambi nel 1762. L’arcivescovo di Parigi condannò questi scritti perché negavano il peccato originale e il primato della religione rivelata. Il parlamento di Parigi decretò l’arresto dell’autore e la messa ...
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Con tale termine (in tedesco Entmythologisierung) R. Bultmann (v. App. III, 1, p. 271) ha indicato - per la prima volta in uno scritto programmatico (Offenbarung und Heilsgeschehen) pubblicato a Monaco [...] per questo, è destinato a finire nell'insignificanza e nello scacco. Il Nuovo Testamento parla, mitologicamente, di vita nel peccato, per contrapporre a essa la vita nella fede e solo a quest'ultima riconosce la possibilità di superare la finitezza ...
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HILLEL di Samuel da Verona (Hillel ben Šemu'el ben Eli'ezer mi-Verona)
Mauro Zonta
Filosofo, talmudista, medico e traduttore ebreo italiano, attivo nel secolo XIII. Le notizie sicure sulla famiglia e [...] parla nella seconda lettera a Maestro Gaio), e dedicati rispettivamente alla conoscenza divina e al libero arbitrio, al perché il peccato originale abbia reso l'uomo mortale, e alla questione se la credenza nella caduta degli angeli sia fondata: essi ...
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Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate che presentano un ordine, realizzano dei tipi e si formano secondo leggi.
Ecologia
Protezione della natura
Per protezione [...] ); stato di n. elevata, in cui avrebbe anche doni soprannaturali (grazia santificante e predestinazione alla gloria). In seguito al peccato, Adamo ha potuto trasmettere soltanto lo stato di n. decaduta, quello in cui, perduti i doni soprannaturali e ...
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libertà La facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo.
Diritto
Dal punto di vista giuridico, per l. si intende in linea di massima il diritto di ogni individuo di [...] una sorta di tensione: da una parte, infatti, si sostiene che senza la l. dell’uomo non sarebbe concepibile il peccato, e dunque non avrebbe senso la redenzione, dall’altra si afferma che il concetto di l. deve congiungersi strettamente a quello ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] sopportare, i culti di musulmani ed ebrei, accettando le diversità che Dio stesso non sopprimeva. D'altra parte era non peccato, ma "semplice negazione", quella di chi non aveva accolto la fede, della quale non aveva potuto ascoltare l'annuncio. Agli ...
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Conservatorismo
Noel O'Sullivan
Definizione di conservatorismo: il conservatorismo come difesa di una 'politica limitata'
Volendo dare una definizione di conservatorismo, possiamo attribuire a questo [...] rilevanza alla capacità dell'uomo di commettere deliberatamente il male, che si spiega con la 'caduta' causata dal peccato di Adamo. È proprio questo pessimismo a caratterizzare la tradizione reazionaria francese che fa capo a Joseph de Maistre ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Egidio Romano
Gian Carlo Garfagnini
Egidio Romano fu uno dei più brillanti e influenti intellettuali e uomini di Chiesa tra la fine del Duecento e gli inizi del Trecento. Il suo De regimine principum [...] essenziali di un governante cristiano, chiamato cioè da Dio a occupare un ruolo fondamentale in una società umana nata dopo il peccato di Adamo e la perdita del paradiso terrestre. L’influenza del De civitate Dei di Agostino e della sua filosofia ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...