vergogna /ver'goɲa/ s. f. [lat. verecundia "ritegno"]. - 1. a. [turbamento e disagio che si prova per un comportamento sentito come sconveniente, riprovevole, ecc., anche con le prep. di, per: provare [...] v. (per una colpa, di un peccato)] ≈ ‖ mortificazione (per), pentimento (per), rossore (per). b. [senso dell'inopportunità, coscienza dell'immoralità di un'azione, di un comportamento: essere senza v.; non avere v.] ≈ pudore, riguardo, ritegno, (lett ...
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fortuna s. f. [lat. fortūna, der. di fors fortis "caso, sorte"]. - 1. [ciò che rende imprevedibili o ineluttabili alcuni eventi umani] ≈ caso, destino, fato, sorte, (lett.) ventura. ● Espressioni: buona [...] . ↔ malauguratamente, purtroppo, sfortunatamente. b. [con valore esclamativo: f. che non gli ho dato retta] ≈ meno male. ↔ peccato. c. [ricca somma: ha ereditato una bella f.] ≈ averi, beni, capitale, mezzi, patrimonio, ricchezza, sostanze. ↔ (fam ...
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mancanza /man'kantsa/ s. f. [der. di mancare]. - 1. a. [il fatto di essere privo di qualcosa: m. di viveri; m. di tempo] ≈ assenza, carenza, difetto, insufficienza, penuria, (non com.) pochezza, ristrettezza, [...] adempimento di un impegno, di un dovere e sim.: ho perdonato le sue m.] ≈ colpa, errore, fallo, manchevolezza, sbaglio. ‖ peccato. b. [caratteristica di ciò che è difettoso: ognuno di noi ha le proprie m.; m. di stile] ≈ carenza, deficienza, difetto ...
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dolore /do'lore/ s. m. [lat. dolor -ōris, der. di dolēre "sentir dolore"]. - 1. [qualunque sensazione di sofferenza provocata da un male fisico, con le prep. di, in o anche assol.: d. di testa; avere un [...] ); bevono con compunzione lagrime spremute dagli occhi altrui (I. Nievo); sapete che cosa è la contrizione? è l’odio del peccato commesso con la ferma volontà di emendarsi (C. Boito). Se infine il dispiacere è dovuto alle aspettative disattese, si ...
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Fabio Rossi
sbaglio. Finestra di approfondimento
Giusto e sbagliato - S. e i termini ad esso connessi (sbagliare,sbagliato) richiamano i concetti di «giusto» o «ingiusto» nelle sfere logica e morale, [...] s. possono avere, in taluni contesti, accezione morale. Un errore morale più lieve può essere detto mancanza, uno più grave peccato: non andare a trovare la nonna in ospedale è stata una mancanza. Equivoco e fraintendimento sono in genere riservati a ...
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vizio /'vitsjo/ s. m. [dal lat. vitium]. - 1. [incapacità del bene, e abitudine e pratica del male: percorrere la strada del v.] ≈ abiezione, colpa, depravazione, errore, peccato, perdizione. ↔ (lett.) [...] difettoso, anche con la prep. di: manufatto con qualche v. (di lavorazione)] ≈ difetto, imperfezione, magagna, menda, neo, pecca. b. [con riferimento a grammatica, ortografia, ecc., l'essere scorretto, con la prep. di: v. di scrittura] ≈ errore ...
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colpa /'kolpa/ s. f. [lat. cūlpa]. - 1. a. (giur.) [azione che contravviene a una disposizione della legge o a un precetto della morale e la responsabilità che ne deriva: commettere una c.; essere in c.] [...] , reato, Ⓖ sbaglio, Ⓖ torto. ‖ dolo. ↔ innocenza. b. (teol.) [mancata osservanza di un precetto religioso] ≈ Ⓖ caduta, Ⓖ macchia, peccato. ↔ innocenza. 2. [ciò che, o più raram. chi, ha provocato, anche se involontariamente, effetti spiacevoli o ...
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traviare [der. di via², col pref. tra-] (io travìo, ecc.). - ■ v. tr. [allontanare dal retto cammino dell'onestà, trascinare al male: si è lasciato t. da cattive compagnie] ≈ corrompere, (lett.) disviare, [...] . 2. (fig.) [volgersi al male] ≈ e ↔ [→ TRAVIARSI]. ■ traviarsi v. intr. pron. [volgersi al male: peccato che si sia traviato così] ≈ corrompersi, guastarsi, perdersi, sbandarsi, smarrirsi, sviarsi, traviare. ↑ degenerare, depravarsi, pervertirsi ...
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purificare [dal lat. purificare, comp. di purus "puro" e -ficare] (io purìfico, tu purìfichi, ecc.). - ■ v. tr. 1. [liberare da impurità, da scorie e sim. una sostanza: p. un metallo, l'acqua inquinata] [...] libero da una colpa, una vergogna e sim., con la prep. da del secondo arg.: p. l'animo dal peccato] ≈ lavare, liberare, purgare, (non com.) rimondare. ↔ corrompere, macchiare, sporcare. 3. (relig.) [compiere riti per rendere una persona, una cosa ...
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sollecitare [dal lat. sollicitare "agitare fortemente"] (io sollécito, ecc.). - ■ v. tr. 1. [fare pressione presso altri perché facciano una certa cosa al più presto, chiedere insistentemente qualcosa [...] [suscitare in altri un comportamento, un atteggiamento e sim., con la prep. a del secondo arg.: s. qualcuno al peccato] ≈ incitare, indurre, muovere, spingere. ↔ dissuadere, distogliere. b. [dare stimoli, anche con la prep. di del secondo arg.: s. l ...
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Nel linguaggio teologico, parola, atto o desiderio contrari alla legge divina: un’offesa a Dio, nel rifiuto del suo amore, che ferisce la dignità dell’uomo.
Nella manualistica teologica, soprattutto cattolica, si distingue il p. attuale, ossia...
veniale, peccato Nella teologia morale cattolica, trasgressione di una legge di importanza secondaria; è sempre un’offesa a Dio, ma, a differenza del peccato mortale, cui si contrappone, non priva l’anima della grazia ed è emendato con una pena...