redenzione (ridenzione)
Lucia Onder
Il termine, evocando l'idea del riscatto degli schiavi, indica nella religione cristiana il " riscatto " dell'uomo dalla schiavitù del peccato originale operato da [...] Cristo attraverso l'incarnazione e la morte sulla croce, il " ricompramento " (redemptio) dell'uomo (Buti) a cui è legata la salvezza dei giusti. In Pd VII 57 Tu dici: " Ben discerno ciò ch'i' odo; / ma ...
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. È nella dottrina cattolica il privilegio, tutto proprio della Vergine Maria, "di essere stata, fin dal primo istante del suo concepimento, in vista dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, [...] . Non si tratta pertanto di modificare il corso della generazione umana, ma di rompere ogni solidarietà dell'uomo con Adamo nel peccato; al qual fine è necessario e sufficiente un decreto per cui Dio eccettua l'anima di Maria dalla legge comune del ...
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tentazione
Luigi Blasucci
Il vocabolo è attestato due volte nell'opera dantesca, nel senso morale e scritturale di " azione diretta a corrompere, a indurre al peccato con allettamenti ", largamente [...] diffuso nell'uso linguistico del tempo e rispondente a uno dei significati specifici del verbo ‛ tentare ' (v.): Vn XXXIX 6 io, volendo che cotale desiderio malvagio e vana tentazione paresse distrutto... ...
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punire
Lucia Onder
Per " castigare ", riferito a Pisa che i vicini a... punir son lenti (If XXXIII 81); ugualmente in Fiore CLIII 8 sie certano che non è peccato / punir la lor malattia, e, nella forma [...] complemento oggetto astratto in Pd VII 21 Secondo mio infallibile avviso, / come giusta vendetta [la giusta punizione del peccato originale avvenuta col sacrificio di Cristo] giustamente / punita fosse, t'ha in pensier miro; in contesto figurato, in ...
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pecca
Alessandro Niccoli
Solo nella Commedia e nel Detto, sempre in rima.
Nel lessico di D. ha senso più grave che non nella lingua moderna, giacché non vale " difetto " o " mancanza ", ma " peccato [...] ", secondo il significato che questo vocabolo ha nel linguaggio teologico.
È usato a proposito di tutte e tre le categorie di peccati note alla teologia morale. A due di esse si allude in If XXXIV 115, dove Cristo è definito come l'uom che nacque e ...
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taglio
Guido Favati
Attestato solo nella Commedia, indica la parte affilata di una lama: cfr. Pg XXXI 42 quando scoppia de la propria gota / l'accusa del peccato, in nostra corte / rivolge sé contra [...] 'l taglio la rota.
In Pg XXXI 3 è contrapposto a punta; in If XXVIII 38, dove i seminatori di discordia si lamentano che un diavolo è qua dietro che n' accisma / sì crudelmente, al taglio de la spada / ...
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rivenire [rivegno, I singol. indic. pres.; rivene, III singol. ind. Pres.]
Vale " ritornare ": la corte del cielo, ond'io rivegno (Pd X 70); l'anima disfrancata dal peccato in sua dignità mai non rivene, [...] / se non rïempie, dove colpa vòta (VII 82); v. anche Vn, XIV 8 (al participio passato), e Fiore CXCVI 14.
L'infinito sostantivato, col senso di " ritorno ", in Vn IX 5 so che lo suo rivenire non sarà a ...
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rimbeccare
Federigo Tollemache
. Ricorre al traslato in Pg XXII 49 la colpa che rimbecca [" idest, adversatur et occurit a becco a becco ", Benvenuto] / per dritta opposizione alcun peccato, / con esso [...] insieme qui suo verde secca. In senso proprio significa " dare o darsi col becco "; qui ha il valore di" contrapporsi " (ma cfr. l'Ottimo: " la prodigalitade rimbecca, cioè gitta, quanto l'avarizia tiene ...
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incontinenza (incontenenza) e incontinenti
Andrea Ciotti
Nella prospettiva etica della Commedia, e in particolare nell'ordinamento della prima e della seconda cantica, trova posto la trattazione relativa [...] non manca di una precisa linea di coerenza logica e morale, fondato com'è sui presupposti di un rapporto uomo-Dio e peccato-pena di per sé sufficientemente esplicito, almeno per ciò che attiene alla gravità della colpa, per violenza o per frode tale ...
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offensione
Latinismo, esclusivo della Commedia. È in particolare l'offesa fatta a Dio (Pg XVII 82 quale offensione / si purga qui nel giro dove semo?), cioè il " peccato ", la " colpa ", significato [...] che è costante in Iacopone (Peccator, chi t'ha fidato 35; Fede, Spene e caritade 14), in Chiaro (La mia vita 16), in Bonagiunta (Tal è la fiamma 31) e in altri; v. anche OFFENDERE; Offesa.
Con il valore ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...
pecca
pècca s. f. [der. di peccare]. – 1. Vizio, difetto: una giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono ... qualche magagna, qualche p. nascosta la doveva avere (Manzoni); anche riferito a cosa: un vino senza pecche (o senza...