Studioso di finanza italiano (Pavia 1884 - ivi 1956), prof. nelle univ. di Catania (1914-20) e di Pavia (dal 1920), dove diresse (dal 1929) l'istituto di finanza; fondatore dell'Istituto nazionale di finanza [...] (1940) e della Rivista di diritto finanziario e scienza delle finanze, che diresse (1937-44); socio nazionale dei Lincei (1952). Ha validamente promosso in Italia lo studio del diritto finanziario. Opere ...
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Industriale italiano (Pavia 1860 - ivi 1916); cavaliere del lavoro (1912). Impiantò (1900) la prima grande fonderia di ghisa sorta in Italia, specializzata in radiatori e impianti di riscaldamento a termosifone. [...] Il figlio Vittorio (Pavia 1898 - Gambolò 1975), anch'egli cav. del lavoro dal 1935, sviluppò l'industria paterna indirizzandola alla costruzione di macchine da cucire, i cui primi esemplari furono lanciati sul mercato nel 1925, e avviando, dal 1960, ...
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Patriota (Montalbano Ionico 1772 - Pavia 1810); a Napoli si accostò al gruppo dei giacobini e alle idee filosofiche del Condillac (che ispirarono più tardi il suo saggio L'analisi della sensibilità, 1801), [...] l'incarico di scrivere le Vite dei famosi capitani d'Italia (1804-05) e una cattedra nella Scuola militare di Pavia. Le sue idee democratiche, ribadite nei Discorsi letterari e filosofici (1809), finirono per alienargli le simpatie del governo. Morì ...
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Pittore italiano (Pavia 1837 - Milano 1878), fratello del matematico Luigi. Studiò prima a Pavia presso G. Trécourt, poi a Venezia (1852-59), e a Milano con G. Bertini. Le sue prime opere, fino al Marco [...] Polo davanti al Gran Can dei Tartari (1863, Roma, Gall. naz. d'arte mod.), non si scostano dalla maniera storica allora dominante. Il suo linguaggio pittorico più maturo e originale cominciò con I cugini ...
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pavano
agg. – Forma settentr., oggi non più in uso, per padovano. In partic., dialetto p. (o, come s. m., il pavano), l’antico dialetto rustico parlato nelle campagne circostanti Padova; analogam., letteratura p., la letteratura fiorita in...
pavere
pavére v. tr. e intr. [dal lat. pavere], poet. – Temere, aver paura di qualche cosa; si trova usato solo nella 3a pers. sing. dell’indic. pres.: perdona Tu ancora, al corpo no che nulla pave, A l’alma sì (T. Tasso); Su questa nave,...