patrilinearità Principio di reclutamento e di organizzazione di gruppi di discendenza che segue la linea di parentela maschile. La p. è presente nella maggior parte delle culture del mondo; più raro è [...] il principio che segue la linea di parentela femminile (matrilinearità) ...
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Società di aborigeni australiani della regione nord-occidentale. Erano cacciatori-raccoglitori suddivisi in orde locali. L’organizzazione sociale si basava sulla patrilinearità e l’esogamia. Assursero [...] a notorietà nella letteratura antropologica dopo gli studi compiuti da A.R. Radcliffe-Brown sul loro particolare sistema di parentela e sul sistema di scambio matrimoniale diretto delle donne tra due gruppi ...
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virilocalità In etnologia, modello di residenza post-matrimoniale in cui la coppia va a vivere presso i parenti del marito, non necessariamente nell’abitazione del padre di quest’ultimo (patrilocalità). [...] Non sempre quindi la v. implica la patrilinearità (come mostra il caso degli Ndembu dello Zambia, che praticano insieme la matrilinearità e la v.). ...
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Gruppo etnico della Nuova Guinea, stanziato lungo il tratto intermedio del fiume Sepik. Gli I. praticano l’orticoltura, la pesca e la caccia. G. Bateson, che li ha studiati a partire da uno specifico rituale [...] di ampie dimensioni. La vita sociale è regolata dalla divisione in metà iniziatiche suddivise in classi di età e in due metà totemiche composte da fratrie e clan. La patrilinearità si combina con la centralità rituale di alcuni legami matrilineari. ...
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(o BaSotho, o BaSuto) Popolazione bantu meridionale, stanziata nella Repubblica Sudafricana e in Lesotho. L’origine della società S., oggi culturalmente e linguisticamente omogenea, risale agli anni 1817-20, [...] militarmente organizzati dal famoso capo Moshesh. I S., specialmente il gruppo meridionale, sono stati influenzati dalla cultura nguni: hanno un’economia agricolo-pastorale, clan e tribù sono ordinati a classi di età, con predominante patrilinearità. ...
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Storico e antropologo (Basilea 1815 - ivi 1887). Autore di opere sulla cultura, la religione e il diritto di Roma (tra le altre: Geschichte der Römer, 1857, in collaborazione con F. D. Gerlach), B. entrò [...] da K. Marx e F. Engels. Al matriarcato e alla matrilinearità sono visti infine da B. succedere il patriarcato e la patrilinearità, e tra di essi è da lui vista sussistere una dialettica coincidente con quella tra Oriente e Occidente, luna e sole ...
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Evoluzione culturale umana, processi della
Pietro Scarduelli
Introduzione
Nella seconda metà dell'Ottocento il paradigma evoluzionistico si afferma in diversi ambiti disciplinari, dalla biologia alla [...] ', formata "da famiglie nucleari [...] non imparentate fra loro" e priva delle caratteristiche della banda patrilineare, e cioè patrilinearità, patrilocalità ed esogamia (v. Steward, 1955; tr. it., pp. 193-194).
Elman Service (v., 1962, p. 47 ...
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Coltivatori, società di
Robert L. Carneiro
L'avvento dell'agricoltura
Per i primi tre milioni di anni della sua storia l'umanità si nutrì esclusivamente di prodotti selvatici. Poi, circa 10.000 anni [...] più semplice di gruppo di parentela unilineare è il lignaggio, che può essere o patrilineare o matrilineare. Lignaggi patrilineari semplici si trovano, per esempio, fra gli Yanomami. Ogni membro di un lignaggio yanomamö traccia la propria discendenza ...
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matrilinearita
matrilinearità s. f. [der. di matrilineare]. – In antropologia sociale, sistema di discendenza per linea materna, nel quale cioè i figli ereditano la posizione sociale e il possesso dei beni dalla madre anziché dal padre (come...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...